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Il vento del mattino smuoveva le foglie degli alberi a circondare il castello di Mihawk.

Era un normale mattino, mi allenavo con Mihawk, non che uno dei sette signori della guerra.

Non mi stavo concentrando, avevo altro nella mente. Una persona.

"Zoro ti vedo distratto,va tutto bene?"la voce seria di Mihawk mi smuove i pensieri, riportandomi al presente

"A-no, si sto bene" le parole non uscirono composte della mia bocca, non ricordavo neanche in cosa mi stavo allenando.

"Zoro" la voce seria del maestro di spada mando segnali di avvertimento al mio cervello di difendersi dal uomo.
"Torna nelle tue stanze, quando sarai più riposato torna" detto questo il mestro di spada si allontano riponendo la sua spada dal manico dorato nella sua fodera.

L'ombra di quella persona rinasceva nei mie pensieri,Dentro di me, bruciava un urgenza di vedere quella persona, parlargli, toccarla.

La voglia di inseguirlo, non era mai spenta.
Ma ogni volta che mi avvicinavo, lui sembrava ogni passo più lontano.

Sostai i capelli dalla fronte, come per scacciare quei pensieri severi, e mi infilai nella mie camere.

Mi infilai dei semplici vestiti.

Li raggomitolata in una sedia, si trovava Perona. "Stai bene vestito così" esclamo con la sua solità allegria negli occhi.

Gli feci un mezzo sorriso compiaciuto.

"I tuoi occhi però sono  di una sfumatura di malinconia..."

Perona non aveva tutti i torti, zoro aveva gli occhi pieni di malinconia, accennata anche dalle occhiaie marcate soto gli occhi.

La serà prima l'ombra del ragazzo non era uscita dai suoi pensieri.

"Bhe, mi vui dire cosà ti prende"

***

'Perona, vai a vedere cosa zoro'

Queste erano le parole dette da Mihawk.

Zoro negli ultimi giorni era stranamente distratto.

Perona si dirigeva a lunghi passi alla stanza dello spadaccino.

"Bhe mi vui dire cosà ti prende" disse perona mentre si alzava dalla sedia.

Zoro abbassò gli occhi.

Bastardo. Alza lo sguardo.

Sei uno spadaccino, dovresti essere forto.

"Bhe" Perona aveva già perso la pazienza, avrebbe ucciso chiunquesia l'uomo o donna che a reso così zoro.

Mihawk aveva parlato di un certo... doflamingo, un pazzo assassino senza emozioni.

Avrebbe chiamato questo, doflamingo, per fare una vista a l'uomo che ha reso così zoro.

"Lascia stare Perona, non capiresti" il ragazzo con i capelli verdi inzio a parlare.

"Non fare il bambino" Perona disse cercando di imitare Mihawk, ma senza successo, la sua voce non era così prefonda come il draculino.

"Non sto facendo il bambino!" Era riuscita a far arrabbiare il verde, bhe almeno non era giù di morale.

"Allora dimmi chi è, senza palle" un sorrisetto malizioso apparve sulla pelle bianca come un fantasma sul volto di Perona.

"Senza palle! Tu sei un senza palle! Se non voglio parlare di luffy sono cazzi mie!" Urlo lo spadaccino contro la ragazza dai capelli rosa.

Solo dopo si accorse del suo fatale errore
"Merda" sussulto il più giovane.

"A, adesso è chiaro. Il giovane dal cappello di paglia" Perona sembrava soddisfatta.

Zoro abbasso lo sguardo.

***

"A, adesso è chiaro. Il giovane dal cappello di paglia" zoro anche con lo sguardo abbassato poteva vadere la soddisfazione negli occhi di Perona.

"Qualcuno si è innamorato" innamorato!?
Le guance di zoro diventarono di un rosso acceso, che faceva contrasto alla pelle abronzata.

"Horohorohoro" rise la ragazza

"Cosa!?" Zoro alzo lo sguardo e urlo contro la ragazza presa dalle risate

"Horohorohoro... gurda che non c'è nessun problema zoro, l'amore viene per tutti" la ragazza si asciugo una lacrima per aver riso troppo.

"Tsk, anche se avessi ragione, non ricambierebbe comunque" lo spadaccino si allontano dalla ragazza, il volto era persuaso di tristezza

"Perchè dici questo?" La ragazza si avvicino al verdognolo usando il suo frutto del mare, il verde nascondeva il viso gurdando altrove.

"... insomma, chi amerebbe uno stupido spadaccino che non fa altro che ferirsi e dormire.
Hai mai visto come gurda Nami, di certo preferiscie lei, per lui sono solo il suo migliore amico, non che primo ufficiale" la voce dello spadaccino era un miscuglio di rabbia e teistezza.

"Magari... se fossi come nami, magari accetterebbe pure i mie sentimenti.
Ma sono un uomo, l'amore tra due sessi iguali non è percepibile, tsk, insomma, ma che penso di fare". Pian piano si era spostato dalla ragazza, portando le mani alla faccia.

"Non dire così zoro, hai sempre una possibilità, magari prova i tuoi stessi sentimenti, e poi, che c'è di male nel rischiare? Dici tanto di essere fortissimo ma ti fai abbattere dai sentimenti." La ragazza cerco di essere il più dolce possibile

"Insomma zoro, non è importante se tu fossiuomo o donna, se lo ami davvero ricambiera"  forse perona non aveva tutti i torti, magari luffy avrebbe ricambiato i sentimenti che da tanto nascondeva.

"Pff, per essere una che vive con un uomo senza nessun segno di emozione te la sai cavare". Disse in tono scherzo zoro

"Lo prendo come un grazie. Comunque adesso vado a riferire tutto a Mihawk" disse la ragzza facendo la linguaccia al più giovane.

Zoro si allarmo e si girò di scatto, per vedere che la ragazza si stava già allontanando.

"COSÀ!? Aspetta, perona, dai su, PERONA!" Erano urla in vano, tanto ormai Mihawk era già a conoscenza di tutto, prima che perona disse a zoro che gli avrebbe detto il motivo del perchè era così distratto.

Il draculino a passi leggeri si allontano dalla porta degli alloggi di zoro, e con un mezzo sorriso stampato in faccia, si sbrigo per andare nelle sue stanze, prima che Perona si accorgesse che non fosse mai stato li.

I segreti del cuore (zolu)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora