Tu che corri
Sai bene dove andare
al primo sguardo
Le stelle sono luci di una stanza che
Ha dentro una sua storia già
Immagino la nostra casa
Con i colori dell'alba----
Mia interpretazione del brano, non l'originale
Adoro Aaron e la sua musica .
In questo brano è ho voluto crearci una storia sopraBuona lettura💚
C'era una volta una coppia che viveva in una piccola città di campagna. Lui, Leandro, era un uomo riflessivo, sempre in bilico tra il desiderio di cambiamento e la paura di lasciare ciò che conosceva. La sua vita era un mosaico di domande e incertezze, pezzi che cercava di mettere insieme senza mai trovare il giusto incastro. Lei, Aurora, era il suo opposto: una sognatrice con i piedi ben piantati a terra, capace di correre verso il futuro senza esitazioni, guidata da una sicurezza innata che affascinava Leandro.
Ogni mattina, si svegliava con un sorriso e uno scopo, sapendo esattamente cosa voleva dalla vita e come ottenerlo. Per Leandro, lei era come una stella polare, una guida luminosa nelle notti più buie. Le stelle, per lei, non erano solo punti luminosi nel cielo notturno, ma luci di una stanza speciale, una stanza che custodiva una storia già scritta. Questa visione confortava lui, facendogli credere che, forse, il loro destino fosse già tracciato e che doveva solo avere il coraggio di seguirlo.
Leandro si perdeva spesso nei suoi pensieri, immaginando la loro casa. Questa casa, nei suoi sogni, era sempre immersa nei colori dell'alba, con una luce dorata che filtrava dalle finestre, creando un'atmosfera di pace e rinascita. La casa era dolce e calda come la maglietta bianca che indossava ogni mattina, un regalo di Silvia fatto l'anno prima. Quella maglietta rappresentava un legame speciale, un filo invisibile che li univa anche nei momenti di incertezza.
Ogni tanto, però, si sentiva sospeso, incerto sul futuro. Cambiare città? Fare colazione in un bar diverso? Queste erano domande che lo tormentavano nelle notti in cui tutto sembrava uguale, e il tempo si allungava come un elastico troppo teso. Aurora, con la sua dolce ironia, lo prendeva in giro quando lo vedeva piangere o sognare ad occhi aperti. Lei sapeva che quei sogni erano importanti per lui, anche se spesso se li dimenticava al risveglio.
Nonostante le sue incertezze, Leandro sentiva che il vento della vita lo avrebbe portato lontano, forse in luoghi freddi e sconosciuti. Ogni volta che confessava le sue paure ad Aurora, lei sorrideva e gli diceva: "Stavolta no. Non sarà così". Questo semplice incoraggiamento aveva il potere di tranquillizzare Leandro, facendogli credere che, forse, il futuro non sarebbe stato così spaventoso.
La ragazza aveva un dono speciale: riusciva a rendere tutto più semplice. Quando arrossiva, diventava piccola e tenera, e lui sapeva che lei odiava chiunque negasse l'amore con i pregiudizi. Aurora era forte e coraggiosa, e anche se Leandro si era sentito un peso per lei, sapeva che lei aveva amato ogni parte di lui, senza riserve. Col tempo, il loro amore aveva resistito a tutto, anche ai silenzi che il ragazzo a volte aveva rotto con il rumore delle sue insicurezze.
Loro sognavano una vita insieme, senza giorni che li separassero. Sognavano che il buio della notte fosse solo un ricordo lontano, senza più una storia da raccontare. Lui continuava a immaginare quella casa, sempre illuminata dai colori dell'alba, un luogo in cui i loro sogni si sarebbero finalmente realizzati.
Un giorno, decisero di fare una passeggiata lungo la campagna, un rituale che avevano mantenuto sin dal primo giorno in cui si erano incontrati. Il mare era calmo, e il sole stava sorgendo, tingendo il cielo di sfumature rosate e dorate. Aurora prese la mano di Leandro e lo guardò negli occhi, un sorriso sereno sul volto. "Vedi, Leo" disse dolcemente, "la nostra casa esiste già. È qui, nei nostri cuori. Ogni passo che facciamo insieme, ogni alba che condividiamo, costruisce un pezzetto di quel sogno. Non importa dove andremo o cosa faremo, finché siamo insieme."
Quelle parole risuonarono profondamente dentro di lui. Si rese conto che la loro casa non era un luogo fisico, ma uno stato d'animo, una connessione indissolubile che li univa ovunque andassero. Era come se un peso enorme fosse stato sollevato dalle sue spalle. Sentiva che finalmente poteva lasciarsi andare, permettendo al vento della vita di portarlo dove voleva, senza paura del freddo o dell'ignoto.
Da quel momento, continuarono a costruire la loro vita insieme, mattone dopo mattone, sogno dopo sogno. Ogni alba portava con sé nuove speranze e nuove avventure. E anche se il futuro era incerto, sapevano che, finché si avevano l'un l'altra, tutto sarebbe andato bene. La loro casa, con i colori dell'alba, non era solo un sogno, ma una realtà che vivevano ogni giorno, illuminata dall'amore e dalla speranza che li aveva uniti.
Mi trovate su ig come @/aaronxsun 💚
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I colori dell'alba-one shot
Teen Fiction⚠️ interpretazione frutto della mia immaginazione del brano "i colori dell'alba" di aaron cenere. I personaggi sono quelli del brano ma con due nomi diversi "immagino la nostra casa con i colori dell'alba"💚