Prologo

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Camminavo, danzando e cantando per il vialetto di ritorno a casa; come sempre d'altronde.

Era la mia natura: cantare e ballare faceva parte di me. Appena sentivo una melodia, un semplice susseguirsi di note, non riuscivo a stare ferma, dovevo fare mio il movimento e l'emozione di quella musica.

Tutto il mio mondo, il mio essere e il mio pensare era scritto su cinque linee allineate, unite da alcune note caotiche che erano i giorni della mia vita e non su fogli bianchi e ordinati, scritti da sinistra verso destra.

Andava tutto bene. Avevo imparato ad accettare la morte di mia madre e la quasi assenza di mio padre. Avevo imparato a cavarmela da sola, a riuscire a vivere senza essere dipendente da qualcuno, senza amare qualcuno.

Fino a quando non vidi lui e tutto il mio mondo venne sconvolto.

Ricordo ogni singolo particolare di quella mattina, di quando l'avevo visto la prima volta, di quando avevo iniziato ad odiarlo perchè avevo paura che potesse essere più bravo di me, di come avevo iniziato piano piano a sciogliermi da quel ghiaccio che avevo intorno, grazie a lui.

Era perfetto, ma non voglio annoiarvi con i dettagli; se no che senso avrebbe scrivere un'intera storia su tutto quello che mi è capitato. Perché mi era capitato proprio di tutto. Odio, invidia, gelosia. Affetto, fiducia, amore. Non so cosa aggiungere, so solo che dentro a tutto questo, ci sono stati i sentimenti più buoni e cattivi che un animo umano può provare.

E sì, anche l'amore. Tanto amore. Finalmente.

Forse è la cosa più bella di questo stato d'animo. Il fatto che ti brucia dentro la pelle senza che te ne accorga e quando arriva dentro, esplode e tu non puoi farci niente. Però è anche brutto da una parte. Insomma chi sopporterebbe ansie, farfalle nello stomaco, nervosismi e agitazioni, sudori freddi e rossori sulle guance che si manifestano proprio nel momento meno adatto? Eppure quanti lo fanno... in cambio il premio è grande. Una felicità da condividere e da vivere.

Perché ogni cosa può essere sbagliata: un gesto, una parola, tutto. Tranne il fatto di saper amare senza condizioni e limiti, perché quella ... É la cosa più profonda dell'animo umano. E sì, anche la più fottuttamente bella.

Per raccontare questa storia devo tornare indietro nel tempo, per spiegare il cambiamento che è avvenuto in me stessa, che forse è stata la cosa migliore della mia vita.

Bene, cominciamo.

Così iniziò il Noi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora