LOUISE
Ammetto di non aver seguito granché la lezione, avvolta dal buonissimo profumo e quei due occhi scuri così magnetici. Durante la ricreazione era uscito ed era rientrato poco prima dell'inizio delle lezioni. Taciturno, serio, solitario, ascoltava la lezione, prendeva appunti... un bel ragazzo tanto quanto misterioso a tratti strano. Terminate le lezioni era letteralmente scappato.
《Ho una fame pazzesca! E le lezioni mi hanno già stufato!》disse Matt facendo una smorfia.
《Scappo che non voglio perdere l'autobus! Condividere l'auto con mia mamma è proprio una meraviglia!》aggiunse il mio amico.
《Non lamentarti! Tu almeno l'auto ce l'hai, se pur a metà! Io dipendo da mia zia e dai miei cugini e...》
《A proposito di cugini, vedi di uscire velocemente che Ale ti aspetta fuori e sai quanto non gli piaccia aspettare!》disse Margherita entrando nella mia aula, mentre Matt uscì velocemente salutando con la mano.
《Aspetta me? Perché tu hai intenzione di seguirci a piedi?!?》aggiunsi con ironia.
《No, simpaticona!! Oggi riparto con gli allenamenti di atletica e sai quanto mi piacciono! Dopo mi passa a prendere Leo quindi ci vediamo a casa!》urlò uscendo dall'aula. Non mi rimase che avviarmi verso l'uscita. Arrivata fuori mi guardai intorno e vidi Ale appoggiato all'auto con una sigaretta tra le labbra mentre parlava con un altro ragazzo. 'Uffa, non poteva venire Leo a prendermi?! La mia solita fortuna!' pensai avvicinandomi.
《Finalmente, cuginetta!》disse squadrandomi.
《Ehi, amico, non mi avevi detto di avere una cugina così sexy!》aggiunse il suo amico leccandosi le labbra.
《Fai il bravo》 disse Ale avvicinandosi a me.
《Ecco, fai il bravo e smamma che sono di fretta!》
《La gattina ha gli artigli, interessante!》disse a bassa voce girandomi intorno, Ale sorrise malizioso prima di parlare.
《In realtà mi sono offerto di dargli un passaggio quindi accomodati cuginetta e andiamo...!》
Io nella stessa macchina con loro due?! Mai!!
《Mi sono dimenticata che devo passare in biblioteca prima di rientrare, quindi grazie di essere passato ma tornerò con l'autobus! Ciao》dissi scappando via.
《Ma che cazzo!! Ti ho aspettata fino ad ora e tu scappi!! Questa me la paghi!!》urlò Ale prima di sgommare via con l'auto.
Non dovevo andare in biblioteca ma non volevo salire in macchina con quei due. Feci un bel respiro e iniziai a girovagare. Camminavo ormai da un bel po'. Lo stomaco brontolava, avevo fame. Più avanti vidi un'insegna 'HALABI'S MARKET'. Non lo conoscevo, ma forse avrei trovato qualcosa da mangiare. Entrai, nel market c'erano pochi clienti, passeggiai tra le corsie e presi quelli che sembravano essere degli snack, per poi avviarmi in cassa. Cominciai a cercare il portafogli nello zaino quando un'onda di profumo al sandalo mi invase. Mi bloccai. Guardai in alto. Quegli occhi. Rimasi immobile per alcuni istanti.
《Prego》 disse lui facendomi segno di avvicinarmi.
《Sì, eccomi, cioè ecco, prendo questi!》dissi velocemente, ero nervosa e non ne capivo il motivo.
Lui mi guardò, poi scansionò ed imbustò le varie barrette. Guardavo i suoi gesti, lenti, sicuri.
《Comunque io sono Louise, piacere! Siamo nella stessa classe! Questa mattina ci siamo visti, eravamo vicini di banco, ti ricordi?!? Credo fossi tu! Almeno credo!》cominciai a sparlare sempre più nervosa.
Lui si limitò a guardarmi.
《Otto euro e venti centesimi, per favore》disse con grande calma. La sua voce era bassa, sensuale. Ma quegli occhi.
《Sì, ecco a te!》dissi porgendo una banconota da dieci euro.
Mi diede il resto e mi consegnò la busta limitandosi ad un semplice 'grazie' continuando a guardarmi.
Non avrei ottenuto altre parole da 'Mr. loquacità' quindi sorrisi e mi voltai avviandomi verso l'uscita.
《Buona giornata, Louise》le sue parole arrivarono dritte, mi fermai un istante per il solito brivido alla schiena, prima di uscire e dirigermi alla fermata dell'autobus con due occhi color della notte impressi nella mente.IBRAHIM
Cercavo di ascoltare la professoressa appuntando i concetti principali nonostante l'avvolgente profumo di vaniglia, nonostante quegli occhi così luminosi e misteriosi. Appena suonò la ricreazione uscii dall'aula, necessitavo di un caffè e di aria. Terminate le lezioni, feci il mio zaino e mi avviai velocemente all'uscita, non volevo far aspettare la mia sorellina. Una volta uscito la vidi parlare con alcune sue compagne di classe. Mi avvicinai.
《Hana, saluta le tue amiche, dobbiamo andare》 le dissi dolcemente, attirando su di me gli sguardi delle ragazze.
《Fratellone sto parlando con le mie amiche, non puoi aspettare o andare a parlare con qualcuno??!?》
《No, Hana, dobbiamo andare! Nostra madre ti sta aspettando per pranzo e io devo andare al market perché nostro padre ha un impegno nel pomeriggio》aggiunse.
《Sexy e anche responsabile! Wow!》disse a bassa voce una delle amiche.
《Ok! Ma sappi che sei un gran guastafeste!》disse Hana, risposi con un sorriso per poi avviarmi insieme a lei verso il parcheggio.《Mi raccomando Ibrahim fai attenzione alla cassa, ricorda di rifornire gli scaffali della terza corsia...》
《Tranquillo padre, so cosa fare, non è la prima volta!》tentai di rassicurarlo.
《Tornerò presto così che tu possa andare a studiare》
Mio padre ci teneva che io studiassi e questo lo apprezzavo molto.
Mi occupai di rifornire la corsia come si era raccomandato mio padre, poi mi sedetti in cassa con l'Amleto di Shakespeare che chiudevo ogni qual volta arrivava un cliente.
I miei occhi erano persi tra le pagine quando sentii un profumo a me conosciuto avvolgere i miei sensi.
Alzai lo sguardo e rimasi abbagliato da quegli occhi, luminosi e misteriosi. Lei mi guardava in silenzio. I nostri occhi come due calamite. Distolsi lo sguardo cercando di non pensare al suo profumo, ai suoi occhi. Mentre facevo il conto lei iniziò a sparlare... Louise, questo il suo nome, questo mi rimase in presso. Forse si aspettava che ricambiassi la sua loquacità, ma non lo feci. Le consegnai il resto e mi limitai a fissarla, quegli occhi mi affascinavano, mi chiamavano ed io ero curioso di capire cosa si nascondesse oltre l'apparenza. Lei prese la busta, accennò un sorriso e si avviò verso l'uscita.
《Buona giornata, Louise》le dissi di getto, volevo sapesse che l'avevo ascoltata, che l'avevo notata.
Una volta uscita, ripresi il mio amato libro cullandomi ancora un po' nel dolce profumo alla vaniglia.
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PROMESSA - luce
RomanceUn passo dopo l'altro, i suoi piedi che toccavano il nudo asfalto e ad ogni passo sembravano bruciare, ogni passo era come fuoco che sentiva espandersi in ogni sua fibra... nonostante la pioggia scrosciante. Lo sguardo alto, dritto davanti a sé come...