𝑴𝒐𝒎 𝒂𝒏𝒅 𝑫𝒂𝒅.

172 25 30
                                    

Le luci soffuse della stanza di Jungkook gettavano una calda ombra sui due corpi distesi sul letto, avvolti da un silenzio avvolgente che parlava d'intimità e complicità

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Le luci soffuse della stanza di Jungkook gettavano una calda ombra sui due corpi distesi sul letto, avvolti da un silenzio avvolgente che parlava d'intimità e complicità. Le lenzuola, morbide come seta, sembravano essere un'estensione naturale della loro pelle, mentre Taehyung, con un lieve sorriso che increspava le labbra, affondava le dita nei capelli corvini dell'amato. Gli occhi del maggiore, scuri e profondi come la notte, si perdevano in quelli di Taehyung, trovandovi un rifugio sicuro, lontano dalle ombre del passato.

Si stringevano l'un l'altro, come se il mondo esterno non esistesse, come se nulla potesse scalfire quel momento di perfetta beatitudine. Il respiro di Taehyung, lento e costante, si mescolava a quello di Jungkook, creando una sinfonia silenziosa che cullava i loro cuori. Le mani di Taehyung scivolavano lungo la schiena di Jungkook con delicatezza, tracciando linee invisibili di conforto e amore, mentre l'altro chiudeva gli occhi, abbandonandosi completamente a quella dolce sensazione.

«Taehyung, mi sei mancato così tanto...», sussurrò Jungkook, la sua voce intrisa di un'emozione palpabile, come se ogni parola fosse un peso che si era finalmente deciso a lasciare andare.

Il rosa lo guardò, il cuore stretto in una morsa. Non era solo il desiderio a riempirlo, ma anche una profonda amarezza per tutto il tempo che avevano passato lontani, per tutte le volte in cui il loro amore era stato messo alla prova dalle circostanze. Sentiva l'amore di Jungkook, ma percepiva anche il dolore che ancora aleggiava tra loro, come un'ombra che non riuscivano a dissipare completamente.

«Jungkook...», iniziò a dire, con un filo di voce, ma fu subito interrotto.

«Shh, non dire nulla», lo ammonì Jungkook con dolcezza, portando un dito alle sue labbra per fermare quelle parole. I suoi occhi tradivano una dolcezza infinita, ma anche un'ombra di tristezza. «Volevo solo che lo sapessi, perché non riesco più a tenerlo dentro. Ogni giorno lontano da te è stato un tormento...»

Taehyung sospirò, sentendo il peso di quelle parole farsi strada dentro di lui. Avrebbe voluto dire tante cose, avrebbe voluto rassicurare Jungkook, ma in quel momento tutto ciò che riusciva a fare era stringerlo a sé, cercando di trasmettergli tutto l'amore e il conforto che sentiva.

Ma l'idillio fu interrotto da un suono stridente, sgradevole, che irruppe come un coltello nell'atmosfera ovattata della stanza. Il telefono del CEO, abbandonato sul comodino, vibrava insistentemente. Il giovane trasalì, come se fosse stato svegliato bruscamente da un sogno. Il suo volto, fino a un attimo prima sereno, si oscurò in una smorfia di fastidio. «Aspetta un attimo», mormorò, distogliendo a malincuore lo sguardo da Taehyung.

Si alzò dal letto con movimenti lenti, come se ogni passo lo allontanasse dalla sicurezza di quel rifugio fatto di calore e carezze. Afferrò il telefono con un certo malumore, riconoscendo il numero che appariva sullo schermo. L'espressione del suo viso cambiò ancora, passando da una lieve irritazione a un'indifferenza fredda, quasi glaciale. Con un respiro profondo, rispose alla chiamata, cercando di mascherare il disprezzo che si faceva strada nel suo cuore.

𝑀𝓎 𝐿𝒾𝒻𝑒 𝒲𝒾𝓉𝒽𝑜𝓊𝓉 𝒴𝑜𝓊[kooktae]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora