DOLCE E PERMALOSA

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《Lou sei pronta? Leo ci dà un passaggio!》urlò Margherita. Non risposi. Volevo solo dormire. Entrò in camera.
《Marghe, tutto bene? Che succede?》chiese.
《Sto male, la testa mi scoppia! Credo di aver preso troppo freddo ieri sera!》dissi.
《Mi dispiace! Forse hai la febbre! Aspetta, vado a chiamare mia mamma!》disse.
Poco dopo arrivò mia zia. Mi fece provare la febbre: 39! 《Hai la febbre altissima! Ti prendo una tachipirina!》disse.
《Lou, mi dispiace! Devo andare a scuola, ti chiamo dopo!》disse Marghe.
《Salutami gli altri e...》dissi.
《Tranquilla!》mi disse lei facendomi l'occhiolino.
Poco dopo tornò mia zia con un bicchiere d'acqua e una tachipirina 1000.
《Prendi questa! Ti renderà un po' intontita ma abbasserà la febbre!》disse.
Feci come disse.
《Zia puoi abbassare un po' la tapparella? La luce mi dà fastidio!》chiesi. Fece ciò che le avevo chiesto. La luce aveva lasciato posto ad un'amabile penombra.
《Grazie!》le dissi.
《Tesoro io devo fare un salto in clinica da Mauro, ma torno presto e per qualsiasi cosa chiamami, ok ?》disse.
《Va bene! A dopo》dissi, prima di chiudere gli occhi e addormentarmi.
Una notifica del cellulare mi svegliò.
Mi voltai verso il comodino in legno. Presi il cellulare. Alcuni messaggi di Matt. Mi chiedeva come stavo, diceva che gli mancavo e che qualcuno aveva chiesto di me. Sorrisi. Speravo fossi lui.
《Lolly sono tornata》disse mia zia entrando in camera.
《Come stai tesoro??》chiese come se nulla fosse. Come se la discussione della sera precedente non fosse mai avvenuta.
《Un po' rintontita》dissi.
Mi fece provare di nuovo la febbre:38!
《È scesa, molto bene!》disse lei.
《Riposati cara, vado a preparati una tazza di tè e qualche biscottino alla cannella!》aggiunse per poi uscire.
Strinsi il mio cuscino e chiusi gli occhi.
Un forte suono, una musica rock mi svegliò. Mi guardai intorno disorientata. Guardai il piccolo comodino di fianco al letto. Il cellulare lampeggiava. Guardai. Il suo nome. Mi stava chiamando. Sbloccai subito la chiamata. Avevo voglia di sentirlo.
《Pronto》dissi con voce flebile.
《Ciao Lulu!》pronunciò. La sua voce, una carezza all'anima.
《Ibra...》 sussurai.
《Ti ricordi di me! Buon segno! 》disse ridendo.
Aveva la voce un po' ovattata, parlava a bassa voce.
《Dove sei?》dissi.
《Sono in un certo stanzino, ti ricorda niente?! 》disse. Il solo pensiero mi fece star bene.
《Ma... le lezioni?》chiesi.
《Lou avevo voglia di sentirti e ho improvvisato una scusa... ero preoccupato! 》disse.
Mi aveva pensato. Si era preoccupato. Io, invece, mi sentivo una merda pensando alle ultime ore. I miei occhi divennero lucidi.
《Comunque, come stai? Hai ancora la febbre?》chiese.
《Io... io...》provai a parlare, la mia voce tremava.
《Lulu che succede? Non stai bene??》chiese preoccupato.
Dovevo tornare in me. Forza Louise.
《Sì, tutto... bene... è la febbre》dissi.
《Non prendermi in giro! Sento che c'è qualcosa che non va!》disse lui.
《Mi manchi》lo dissi di getto, senza pensare.
《Anche tu piccola Lulu!》disse. Mi sciolsi un po'.
《Le lezioni stanno per terminare, dammi una mezz'ora e sono da te!》disse.
Cosa?? Voleva venire qui?? No, no, no!! Avrebbe potuto incontrare Ale. Sarebbe stato un casino.
《No!》dissi velocemente.
《No?? Non vuoi che venga? Non vuoi vedermi??》chiese con tono deluso.
《Sì, ti vorrei vedere... ma ti potrei attaccare la febbre e poi mia zia...》dissi.
《Basta Louise, ho già deciso! A dopo!》disse.
《Ibra...》
Aveva già riattaccato.
Fissai il soffitto per qualche minuto. Ibra stava arrivando. Ero felice e preoccupata allo stesso tempo. Ed ero un disastro. Spettinata, sudata... mi alzai barcollando un po'. Presi una maxi t-shirt e andai in bagno. Lavai i denti e il viso. Tolsi la felpa, con non poca fatica, mi lavai velocemente... poi indossai la maglietta che arrivava a metà coscia. Cercai di pettinarmi, ma erano un casino così li raccolsi in uno chignon alto. La testa tornò a pulsare. Tornai in camera.
《Tesoro, non ti devi alzare, rischi di cadere, sei debole!》disse mia zia.
《Dovevo andare in bagno》le dissi tornando a letto.
《Ti ho portato del tè e alcuni biscotti, mangia qualcosa》disse.
《Tra poco, ora voglio riposare》
Lei annuì e lascio la mia camera.
《Louise? Louise?》mi chiamò mia zia entrando in camera.
Mi sollevai, la guardai.
《Di sotto c'è un tuo amico》disse.
《Cosa? Chi?》dissi, per poi ricordarmi la chiamata di Ibra.
《Dice di essere un tuo compagno di classe, ti ha portato gli appunti delle lezioni e ti vorrebbe fare un saluto...》aggiunse.
《Ah, ok...》dissi.
《È quel bel ragazzo che ti ha portata a casa...》disse facendo l'occhiolino.
《Fallo salire, vorrei ringraziarlo per gli appunti》le dissi.
Lei scomparve. Mi sedetti sul letto. Il mio cuore prese a battere forte. Attesi.
《Vieni caro...》disse mia zia aprendo la porta. Entrò. Dietro di lei spuntò lui, il motivo del mio battito accelerato. Lo fissai.
Indossava una tuta nera. I suoi capelli scompigliati, selvaggi, i suoi occhi dritti su di me. Le sue labbra da baciare. In mano aveva un paio di quaderni.
《Grazie signora》le disse lui entrando.
《Posso offrirti del tè?》chiese mia zia.
《No, grazie mille, mi tratterò solo pochi minuti》le rispose lui con grande educazione.
《D'accordo, allora vi lascio》disse lei chiudendo la porta alle sue spalle.
《Ciao dolce Lulu》disse lui appoggiando i quaderni sulla scrivania. Non dissi nulla. Corsi ad abbracciarlo. Ne avevo bisogno. Dimenticai di avere la febbre, di essere nella mia camera, di indossare una misera t-shirt. Lo abbracciai. Lui ricambiò. Mi strinse forte.
《Ciao piccola!!》sussurrò al mio orecchio. Persi un battito.
Mi scostai leggermente. Baciò la mia fronte.
《Scotti!》disse, riportandomi poi a letto. Mi misi a sedere con le gambe incrociate, coprendo le mie gambe nude con il lenzuolo. Lui prese la sedia vicino alla scrivania, l'appoggiò a fianco del letto, si mise a sedere.
《Come fai ad essere bella anche da ammalata?》disse lui sorridendomi.
《Non è vero, sono un disastro!》mugolai io.
《Impossibile Lulu, ai miei occhi sei sempre bellissima!》disse. Abbassai lo sguardo dall'imbarazzo.
《Ora mi vuoi dire cos'hai?? I tuoi occhi sono più spenti del solito》aggiunse.
Come faccio a dirti che ho litigato con i miei zii perché mi nascondono chissà cosa sulla mia vita che è una completa menzogna, che ho dormito al freddo come una cretina, per poi essere toccata da mio cugino/non cugino e che ora mi sento terribilmente in colpa nei tuoi riguardi?!?!?!?
Decisi per una mezza verità.
《Ieri sera ho litigato con i miei zii...》dissi.
《Mi dispiace Lulu, vuoi dirmi com'è andata?》chiese lui.
《Eravamo a cena, tutti insieme, stavamo mangiando e tutto era ok, poi mia zia ha fatto un'illusione a Myriam, io allora ho chiesto...》
《Chi è Myriam?》mi chiese.
《La sorella di mia zia... la mia mamma biologica...》dissi, la mia voce tremò.
《Lulu se non vuoi... non sentirti in obbligo》aggiunse lui prendendo la mia mano. Era così dolce, premuroso.
《Ero molto piccola quando sono stata affidata ai miei zii perché la mia mamma biologica non era in grado di occuparsi di me e io non ho ricordi, solo pochi flash! Ho chiesto di lei, vorrei solo sapere qualcosa di lei... non so neppure se sia ancora viva! Niente!》dissi.
Lui mi accarezzò una guancia.
《Credo sia comprensibile la tua curiosità 》disse lui.
《Invece no! Ogni volta lei e mio zio cambiano espressione, si fanno seri e cambiano discorso e io non capisco perché! Abbiamo discusso e sono uscita a prendere un po' d'aria. Mi sono seduta nel prato oltre la staccionata. Avevo bisogno di respirare》dissi.
《Mi dispiace Lulu, avrei voluto essere lì con te!》disse.
Non ero sola, c'era un altro ragazzo con me. I miei occhi divennero lucidi.
《Mi sono addormentata. All'alba, quando mi sono svegliata, ero congelata, raffreddata!》dissi, asciugando una lacrima.
《Ecco spiegata la febbre》disse.
《Vieni...》disse tirandomi a sé. Mi fece sedere sulle gambe, appoggiai la testa sulla sua spalla. Mi strinse a sè.
《Sei una giovane donna forte e coraggiosa, dolce Lulu... una bellissima guerriera!》disse.
Altre lacrime scesero lungo le mie guance.
《Lulu non sei sola! Io ci sono! Sono qui! Non vorrei essere da nessun'altra parte!》disse.
Un brivido percorse la mia schiena, quella che stava accarezzando con la sua mano.
Mi scansai.
《Scusami... io ho la febbre...》dissi.
Lui prese il mio viso tra le mani. Sfiorò le mie labbra con le sue. Percorse il perimetro della mia bocca con la sua lingua. Poi mi baciò dolcemente, lentamente. Lo volevo, lo desideravo. Lui, solo lui. Dovevo parlare con Ale. Non avrei rischiato di rovinare il bello che c'era con Ibra. Lui mi guardò ed io lo baciai come non avevo mai fatto. Mi misi a cavalcioni su di lui. Le mie mani nei suoi capelli, il mio petto attaccato al suo. Mossi leggermente il bacino. Lui mi fermò.
Ma cosa diamine?!?
《Lulu aspetta, fermati》disse.
Mi fermai, tornai a sedermi sul letto.
《Scusami, non volevo... grazie per gli appunti》dissi.
《Ehi, aspetta, non c'è bisogno di fare la permalosa! Hai frainteso!》disse.
《Permalosa?!? Non mi vuoi, cosa c'è da fraintendere?! Ora voglio riposare!》dissi.
《Lulu io ti voglio da impazzire, non immagini quanto! Ma non ora, non qui!》disse.
《Lou guardami! Per favore》continuò.
Alzai lo sguardo.
《Cosa vuoi?》chiesi.
Lui accennò un sorriso.
《Ti faccio ridere??》chiesi sarcastica.
《No, Lulu, mi piaci da impazzire... anche quando fai la permalosa!》disse.
《Ascolta, sei ammalata, siamo nella tua stanza, tua zia potrebbe entrare da un momento all'altro... abbiamo appena iniziato a conoscerci... e poi non abbiamo neanche avuto un primo appuntamento!》disse lui sorridendomi. Lo guardai.
《O forse non ti piaccio abbastanza!》dissi.
《O forse ho solo molto rispetto di te!》disse lui.
Colpita e affondata.
Sì, dovevo decisamente parlare con Ale.
《Ora devo andare, devo fare un salto al market e poi vado da Romeo ad allenarmi!》disse.
《Mi accompagni alla porta... della tua camera?》chiese.
Lo accompagnai.
《Grazie per gli appunti... e per il saluto!》dissi.
《Mi fai impazzire quando ti imbarazzi!》disse.
Mi sentivo una stupida. Non mi imbarazzavo facilmente, ma con lui era tutto nuovo, tutto diverso.
Baciai la sua guancia. Lui prese il mio volto con la sua mano, lo alzò leggermente e mi baciò in ben altro modo.
《Riprenditi velocemente! Ci vediamo a scuola dolce e permalosa Lulu!》disse lui sorridendo.
《Antipatico!!》dissi io ricambiando il suo sorriso.
Poco dopo Ibrahim uscì e quella stanza mi sembrò terribilmente vuota.
Presi i suoi appunti e tornai a letto. Il mio cellulare suonò per l'arrivo di una notifica. Era un suo messaggio.
"Ti va di uscire con me sabato sera?"
"Un vero appuntamento?" scrissi io.
"Sì, il nostro primo appuntamento!"
"Sì, mi va" scrissi.
"Ottimo! A presto, dolce e permalosa Lulu 😉🖤"
Caddi a peso morto sul letto. Chiusi gli occhi. Sorrisi. Ero felice.

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