prologo

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Artemide

"Quando hai 16 anni e vivi nel quartiere più bello di Roma, sei fortunato. Il nostro è il migliore dei mondi possibili"

Ho sempre trovato un fondo di verità in questa frase, anche se di anni io ne ho 21.
A 16 anni avrei tanto voluto poter dire lo stesso.
Non è mai facile convivere in una realtà diversa da quella che abbiamo sempre sognato.
Non quando tutto quello che credevi avere ti crolla, lentamente, sotto gli occhi.
Ma la vita non è un sogno, e io l'ho imparato a mie spese.

Ho dovuto vivere per anni nell'abisso più totale.
Non vedevo luce.
Non sentivo rumori.
Non provavo assolutamente niente.
In me c'era il vuoto.

Ognuno di noi ha delle cicatrici che segnano parte della nostra storia. Alcune visibili, altre no.
Ma che comunque ci porteremo dietro per tutta la nostra vita.

Io ci ho provato a rinascere, lo giuro.
Ho lottato con tutta la forza che avevo in corpo.
Ma ciò che ho vissuto rimarrà per sempre impresso nella mia mente, sulla mia pelle.

A oggi sento di essere una persona diversa.
Forse migliore. Spero.

L'essere umano è spietato.
Incontrollabile. Arriva a fare cose al di sopra della sua portata.
Fino a distruggere se stesso e chi lo circonda.

Io sono Artemide, e questa è la mia storia.




dedica:
A tutte le vittime di violenze, fisiche e verbali.
A chi ha sempre sognato di vivere una vita diversa.
A chi non si è mai sentito capito.
A Luigi Strangis, che è stato la mia luce nel buio.
A tutti voi, spero che possiate trovare il vostro posto nel mondo,
per smettere di essere rumore ed iniziare ad essere musica.

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⏰ Last updated: Aug 16 ⏰

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