INCOMPRENSIONI

4 2 0
                                    

LOUISE
Il giorno seguente il risveglio fu alquanto complesso. Avevo un dannato mal di testa e puzzavo di vomito.
Feci una doccia utilizzando una quantità industriale di bagnoschiuma alla vaniglia e lavai i denti almeno tre volte. Indossai una comoda tuta grigia composta da pantaloni lunghi e felpa corta in vita, sotto una canotta nera aderente. Avevo bisogno di caffè, così mi avviai verso la cucina. Prima però andai in sala per togliere le lattine e sistemare. Il divano era pulito. Le lattine non c'erano più. Non capivo! Non ricordavo di aver messo in ordine! Andai in cucina. Margherita era seduta al grande tavolo di legno e sembrava... triste!
《Buongiorno Marghe!》dissi , per poi andare a prendere il primo di una lunga serie di caffè. Lei non rispose.
Con l'amata tazzina le andai vicino.
《Buongiorno!》dissi nuovamente.
Alzò lo sguardo. Sì, era triste.
《Che succede??》chiesi.
《Succede che sono una cretina!》disse con tono sommesso.
《Che intendi? È andato male il secondo appuntamento??》chiesi, per poi bere un sorso di caffè.
《Mi sono illusa di piacergli... invece...no!》rispose.
《Non capisco, spiegami...》dissi io. Il suo essere enigmatica non andava d'accordo con il mio essere in post sbornia!
《Sembrava andare tutto bene, ci siamo baciati e lui era gentile, dolce... mi ha parlato di lui, della sua passione per il pugilato e io gli ho chiesto di portarmi nella sua palestra, ci tenevo a vedere un posto per lui importante!》disse.
《Ok, cosa è successo dopo??》chiesi.
《Siamo arrivati, c'erano un paio di ragazzi e mi ha presentato come un'amica...》disse.
《Beh, Marghe, non state insieme quindi tecnicamente è giusto, ma capisco che possa dar fastidio 》le dissi.
《Ma non è questo! Mi ha fatto fare il giro della palestra, mi ha perfino fatto provare un paio di guantoni...》
《E quindi qual è il problema?? Non capisco!》dissi.
《Poi siamo passati dallo spogliatoio e lì c'era Jasmine!》disse lei.
《Chi è Jasmine???》chiesi.
《Mi ha detto che è una sorta di segretaria, gli dà una mano in palestra e quando non lavora si allena! Lou, era appena uscita dalla doccia, indossava solo un asciugamano!》
《Perché ti ha portata nello spogliatoio femminile??》domandai.
《Non era lo spogliatoio femminile! Pare sia l'unica donna della palestra e usa quello maschile! In pratica te la puoi trovare nuda sotto la doccia... e questo mi dà fastidio, anche perché è una gran figa!!》disse.
《Effettivamente non è il massimo... non mi pare molto corretto... ma puoi dirglielo, magari Romeo può fare qualcosa a riguardo》dissi.
《Ma non è neanche questo...》continuò lei.
《Beh, questo non mi pare poco!》dissi con grande franchezza.
《Quello che mi ha dato più fastidio è il modo in cui lui ha guardato lei... con desiderio, passione... non come guarda me!! E poi sembravano molto in confidenza... ho avuto l'impressione che si conoscessero molto bene! Non so che pensare!》disse lei.
《E cos'hai fatto??》le chiesi.
《Nulla! Ho fatto finta di niente! Abbiamo mangiato cibo da asporto, ci siamo baciati...》rispose.
《Avresti potuto parlarne con lui, chiarire subito la questione invece di far finta di nulla, magari adesso non saresti qui a torturarti con paranoie e pensieri che magari sono solo fantasie!》le dissi.
《Forse hai ragione! Dovrei essere più... cazzuta!!》disse.
Scoppiai in una risata! Era troppo tenera!
《Più che altro non devi avere paura di dire ciò che pensi, di esternare paure, pensieri... devi sentirti libera, sempre!!》dissi.
《È vero, parlerò con Romeo!! Grazie Marghe, non so come farei senza di te!!》mi disse, poi mi abbracciò forte!
《Allora, com'è andato il tuo appuntamento??》mi chiese.
《Molto bene... mi ha chiesto di essere la sua ragazza!》
《Ma come????? E me lo dici così?????》urlò.
《Se vuoi ti faccio un disegno!!!!》dissi ridendo.
《Scema!!!!! E tu cos'hai risposto????》
《Che avrei valutato l'offerta!!》dissi. Mi guardò malissimo!!!
《Sto scherzando!! Ho detto di sì!!》
《Oh, mio, Dio... è fantastico!!! Sono super felice per te!!! Potremmo uscire in quattro???》disse euforica.
《Certo! Magari prima chiarisci con Romeo》le dissi.
《È vero! Lo vado a chiamare!》disse per poi salire in camera.
Mi preparai il secondo caffè godendomi il meraviglioso silenzio. Il mio cellulare squillò. Pace terminata. Non guardai chi fosse.
《Pronto》
《Amica mia questa notte ho avuto un'idea riguardo alla nostra missione!!》
《Missione?》
《Sì, Sherlock Holmes, ricordi??》
Stava parlando dell'indagine sul mio passato.
《Ok, sì, scusa, le tante birre di ieri sera mi hanno rincoglionita! Dimmi!》
《Myriam è la sorella di tua zia quindi immagino abbiano delle foto insieme!! Dobbiamo trovare alcune foto e verificare la questione delle lentiggini!! Potrebbe essere un punto di partenza!!》
《Effettivamente, è una buona idea!》
《Se vuoi passo adesso e ci guardiamo oppure più tardi!!》
《Ti faccio sapere a breve, dovrei vedere Ibra, ma non ricordo quando!》
《Ok, bevi tanta acqua, prendi un'aspirina e chiama il tuo principe, poi fammi sapere! Ciao!》
《Ok, ciao!》
L'idea delle foto non era male, non era certamente risolutiva, ma era comunque un inizio.
In quel momento arrivò una notifica, un messaggio.
"Esci 🖤"
Era Ibra... cosa... aspetta! Non può essere!
Uscii di casa. Era lì. Appoggiato alla sua auto.
《Cosa ci fai qui?》chiesi avvicinandomi.
Mi tirò a sé.
《Mi mancava la mia ragazza! Ma se è un brutto momento...》disse.
《No, è il momento perfetto!》dissi, per poi baciarlo.
《Sto andando al laghetto... ti va di venire con me?》chiese.
《Certo che mi va! Tempo di cambiarmi...》
《Stai benissimo così》disse.
《Ok, prendo il giubbotto, la borsa e arrivo!》
Entrai in casa, presi il necessario e avvisai Marghe.
Poi tornai fuori e partimmo.
《Quindi ti sono mancata??》chiesi provocandolo un po'.
《Io ti sono mancato?》mi domandò lui.
《Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda!! 》dissi. Lui rise.
《Ibra tu frequenti la palestra di Romeo?》chiesi.
Volevo capire chi fosse quella ragazza.
《Sì, quando riesco vado ad allenarmi lì 》rispose.
《Chi è Jasmine??》domandai in modo diretto.
Lui rimase un attimo in silenzio.
《È una collaboratrice di Romeo, si occupa delle iscrizioni, delle pulizie...》rispose.
《Ed è vero che quando si allena fa la doccia insieme agli uomini??》chiesi.
《Perché mi chiedi di Jasmine??》mi domandò lui, evitando di rispondere il che era già una risposta.
《Romeo ha portato Marghe nella sua palestra, lei era nello spogliatoio maschile, mezza nuda... in più ha avuto l'impressione che fossero in confidenza... e c'è rimasta male! Tu ne sai qualcosa?》gli dissi.
《Io praticamente non la conosco e quando capita che usi il nostro spogliatoio io faccio la doccia a casa! Ho rispetto per le donne e soprattutto per te! Romeo e lei si conoscono sicuramente meglio, hanno un rapporto professionale, di lavoro, quindi credo sia normale che abbiano confidenza! Ma tua cugina può stare tranquilla!》disse lui.
《Speriamo! 》
《Siamo arrivati!》disse lui.
Parcheggiò, poi prese una sorta di cestino e alcune coperte.
《Ma, cosa...?!》lo guardai perplessa.
《Vieni...》mi prese per mano e mi portò sulla sponda opposta. Arrivammo vicino ad un albero enorme, bellissimo. Il venticello autunnale faceva volare le foglie dei suoi rami.
《Wow...》dissi.
《Ti piace?》chiese, stendendo una coperta sul prato.
《È bellissimo!!》dissi.
《Solo il meglio per la mia dolce e sexy Lulu 》disse lui.
Ci sedemmo sulla coperta.
《Ho preparato dei panini e dell'acqua, non abbiamo alcool in casa né al market》
《L'acqua va benissimo!》dissi.
Mangiammo tra una chiacchiera e l'altra.
Attivò una piccola cassa che riproduceva musica.
Poi si sdraiò ed io feci la stessa cosa ma a pancia sotto, vicino a lui, prima però tolsi la giacca, era un novembre tiepido.
Lui si voltò su un fianco. Mi accarezzò la schiena da sopra la felpa. Chiusi gli occhi, ero rilassata. Poi la sua mano scivolò sotto la mia felpa, dal fondo della schiena risalì fino al collo che massaggiò. Cavolo se era bravo!
《Non hai messo il reggiseno?》chiese, mentre la sua mano scendeva.
《No...》dissi, continuando a tenere gli occhi chiusi.
《Interessante...》disse lui.
Inserì la sua mano sotto alla canotta accarezzando la mia schiena nuda. Brividi di piacere mi travolsero. Solo sfiorandomi prendevo fuoco.
《Sei bellissima Lulu》sussurrò lui.
La sua mano scese fino al fondo della schiena... per poi scendere, la sua mano scivolò sotto ai miei pantaloni. Arrivò ai miei slip. Li superò e toccò con estrema dolcezza il mio fondoschiena, lo strinse per un momento.
《Mmmmm...》mugolai.
Tolse la sua mano, si mise a sedere.
《Baciami Louise!》disse con la sua dannata voce profonda e sensuale.
Mi alzai e mi misi a cavalcioni su di lui. Lo baciai come non ci fosse un domani. Le sue mani strinsero il mio fondoschiena, spingendolo verso di lui. I nostri bacini entrarono in contatto.
Ci staccammo. Mi baciò il collo.
《Sei così sexy... e sei solo mia! Vero Lulu ?》sussurrò.
《Sì, sono tua... solo solo tua! E tu sei mio!》dissi io.
《Completamente tuo!》aggiunse lui.
Mi guardò. Prese i lembi della felpa e me la tolse.
《Voglio guardare la mia bellissima ragazza!》
Ero completamente andata. Persa.
Guardò il mio volto, accarezzandolo dolcemente, poi il collo... fino al solco dei miei seni. Mi guardò, poi lui si tolse la felpa e la t-shirt. Era sexy da stare male. Si coprì le spalle con una coperta, per poi coprire anche me con i due lembi. Per me c'erano solo quei suoi fottuti occhi color della notte. Accarezzai il suo petto. Lui portò le sue mani ad accarezzarmi il seno.
《Sei uno spettacolo Lulu!》sussurrò palpando con più intensità il mio seno. Poi fece scivolare le sue mani in fondo alla canotta e, lentamente, cominciò ad alzarla. Ci guardavamo. Alzai le braccia e mi tolse la canotta. Ero nuda. Mi abbracciò stretta, coprendoci con la coperta.
《Pelle contro pelle》disse lui.
《È bellissimo!》dissi io.
Le mie mani erano tra i suoi capelli. Le sue mani si insinuarono tra di noi. Strinse i miei seni.
《Mmmmmm...》mugolai facendo cadere indietro la mia testa.
《Fatti guardare dolce Lulu》mi disse.
Dio, era così sexy!!
Allontanai un po' il busto appoggiando il mio peso sulle braccia tese dietro la mia schiena, volevo mi guardasse, volevo mi toccasse.
Lui mi guardò.
《Sei... così sexy!》disse.
Le sue mani palparono il mio seno, lo massaggiarono... poi con le dita girò intorno ai miei capezzoli. Poi li stimolò con le dita. Inarcai un po' la schiena, la mia bocca si aprì e ne uscì un gemito.
《Siii, piccola Lulu, lasciati andare...》
Cominciai a muovere il bacino contro il suo, avevamo i pantaloni ma potevo sentire la sua eccitazione.
Tirò leggermente i capezzoli. Gemetti di nuovo e continuai a muovere sensualmente il bacino su di lui.
《Mi fai impazzire... 》disse lui.
《Tu di più...》aggiunsi io.
Strinse, tirò con decisione i capezzoli, poi spinse la mia schiena verso di lui e baciò i miei seni, per poi prendere in bocca il capezzolo. Leccava, stuzzicava con la lingua e succhiava. Le sue mani andarono sul mio fondoschiena e spingevano verso di lui. La mia schiena era dritta per permettergli di baciarmi, la mia testa all'indietro e continuavo a muovermi sempre più veloce su di lui. Ci volevamo come dei pazzi. Era fantastico! Non avevo mai provato nulla di simile!!
《Lulu sto cercando di controllarmi, ma non è semplice》disse.
《Non farlo! Lasciati andare!!》dissi io muovendomi sempre di più.
《Aspetta! Lulu fermati! Aspetta!》
《Cosa???? Che succede????》chiesi io fermandomi con non poca fatica.
《Non voglio avere fretta, voglio fare le cose con calma, nel modo giusto... c'è tempo per questo!》disse lui.
Stava scherzando!! Sicuramente!!
Era serio, mi guardava come se... lo stessi forzando a fare qualcosa che non voleva!!
《Non ti va? Non mi vuoi? Non ti piaccio?》domandai in piena confusione.
Non capivo quale fosse il problema!!
《Ti voglio e mi piaci da impazzire... ma ci siamo appena messi insieme, abbiamo tutto il tempo! Non voglio correre e rischiare di rovinare tutto》disse lui provando a baciarmi.
Girai il volto, poi mi alzai, recuperai i miei vestiti e li indossai. Questa cosa non aveva senso! Mi sentivo una cretina!!
《Louise...》mi chiamò.
《Ora è meglio tornare a casa, devo finire alcuni compiti》dissi per poi avviarmi all'auto.
Lui recuperò tutto e mi raggiunse.
《Possiamo parlare??》mi chiese.
《Ibra vorrei tornare a casa》risposi.
《Ok》disse, per poi mettere in moto e partire.
Il viaggio fu silenzioso.
Arrivati davanti casa, fermò l'auto.
《Ci vediamo a scuola》dissi per poi voltarmi.
《Lu fai attenzione》disse.
Cosa intendeva? Lo guardai.
《Lui non mi piace!》disse indicando il portico.
Ale era lì, seduto con un libro in mano e un paio di cuffie per estraniarsi dal mondo, lo faceva sempre quando leggeva.
《Che intendi?》chiesi.
《Tempo fa è venuto al market, era con un suo amico e Jenny, la nostra compagna di classe... non mi piace come tratta le persone, soprattutto le donne!》disse.
Era passato al market?? Perché?? Cosa voleva da lui?? Cos'ha visto?? Perché mi dice questo??
《Non preoccuparti, dopotutto... è mio cugino!》dissi, per poi uscire.
《Louise...》provò a chiamarmi lui. Non mi voltai ed entrai in casa. Basta, volevo stare un po' da sola. Bevvi dell'acqua appoggiata all'isola della cucina.
《Stai con lui?》la sua voce mi arrivò dritta.
《Sì, è il mio ragazzo!》dissi senza pensarci troppo, né voltarmi.
Aspettai, ma niente.
Mi voltai.
Non c'era più.
Scrissi a Matt che avevo mal di testa, ne avremo parlato a scuola. Poi spensi il cellulare e andai in camera. Avevo bisogno di una pausa dal mondo.

IBRAHIM
Ero triste, deluso, frustrato, incazzato! Penserà che non la desideri, che non mi piace abbastanza, ma non è così. Sono stato un cretino, ma non voglio affrettare le cose, non voglio pensi di voler stare con lei solo per scoparla. Ho rovinato un bel momento, spero di non aver rovinato il rapporto. Provai a chiamarla, ma aveva spento il cellulare. Avevo bisogno di sfogarmi o sarei impazzito. Andai in palestra.
Romeo stava facendo delle chiacchiere con alcuni ragazzi. Entrai e andai nel suo ufficio dove avrei trovato il necessario che non avevo dietro.
《Ciao amico!》urlò. Tirai dritto.
Il mio cellulare suonò. Risposi sperando fosse lei.
《Ibrahim dove sei?》
Era mio padre. Cavolo mi aveva chiesto di passare al market.
《Padre, scusami, ho avuto un imprevisto e non riesco a passare》dissi.
《Ibrahim hai preso un impegno!》disse lui, deluso.
《Lo so e sai che ho sempre mantenuto i miei impegni ma adesso non riesco, mi dispiace! Devo andare, ciao! 》chiusi la chiamata. Avrei dovuto affrontarlo a casa, ma ci avrei pensato dopo.
《Ehi, amico, ti ho salutato!》disse Romeo entrando nell'ufficio.
《Tutto bene amico?》mi chiese.
《No, non va tutto bene! Mi sono dimenticato di andare al market e mio padre è incazzato, ho mezzo litigato con Louise e in tutto questo ti ho dovuto coprire e questo mi dà un fastidio assurdo! Sappi che non lo farò mai più!》dissi.
《Giornata pesante! Sei nel posto giusto! Perché mi hai coperto?》chiese.
《Perché Marghe è andata in paranoia perché ha visto Jasmine mezza nuda nello spogliatoio e ha notato una certa confidenza!》
《Con la biondina ho già parlato e chiarito!》disse.
《Perché illudere una brava ragazza??》chiesi.
《Non sto illudendo nessuno! Non sto insieme alla biondina, siamo usciti un paio di volte! Se è quando deciderò di impegnarmi con lei, smetterò con tutto il resto a cui, però, non rinuncio adesso!》disse lui.
《La stai prendendo in giro e non è giusto! È una brava ragazza e non è stupida, capirà...》continuai io.
《Basta! Ora pensiamo a te! Ti aspetto sul ring!》disse per poi uscire dall'ufficio.
Ero distrutto. Ci avevo dato dentro. Non riuscivo però a non pensare a Louise. Dovevo chiarire, non volevo perderla. Non avendo un cambio, avrei fatto la doccia a casa.
Entrai in casa sperando di passare inosservato. Chiusi la porta, mi avviai verso la mia camera.
《Ibrahim》mio padre era seduto in cucina, mi aspettava.
《Siediti Ibrahim》aggiunse.
Mi avvicinai e presi posto davanti a lui.
《Hai preso un impegno, ma non l'hai mantenuto... per andare in palestra!》disse squadrandomi.
Il mio aspetto sudato non era difficile da interpretare.
《Mi dispiace, padre, non capiterà più!》dissi.
《Ibrahim tu hai un obiettivo che ultimamente credo tu abbia dimenticato! Frequenti una palestra di dubbia moralità, trascuri i compiti ed esci spesso chissà con chi! 》
《I miei voti sono ottimi, aiuto e supporto Hana e la mamma, cerco di dare una mano al market... sono responsabile, maturo, serio... se qualche volta vado ad allenarmi o esco con gli amici non c'è niente di male... sono pur sempre un ragazzo!》dissi.
《Tu sei un uomo con delle responsabilità, dei doveri... non dimenticarlo! Non deludere la tua famiglia!》disse lui.
《Non voglio farlo e non lo farò! Vado a fare una doccia e a studiare》dissi alzandomi e avviandomi verso la mia camera.
Lui disse qualcosa che però non compresi.
《Ibrahim》mia mamma era davanti alla porta della mia camera.
《Madre...》
《Tesoro lui è severo e duro con te, ma ti vuole bene! E io sono tanto orgogliosa di te!》mi disse, mi baciò sulla guancia e andò in cucina.
Entrai in camera e mi lasciai cadere sul letto.
Avrei voluto solo essere un normalissimo ragazzo di quasi 19 anni.
Avrei voluto fosse tutto più semplice.
Presi la foto che portavo sempre con me... quegli occhi mi calmavano, mi davano pace... erano, per me, speranza.

PROMESSA - luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora