capitolo 1

605 35 27
                                    

e bene si, era arrivato, pensavo che questo giorno non sarebbe mai arrivato, e invece si eccolo qui, il giorno del trasloco.
io sono nash grier, primo di quattro, eh già non sono mica figlio unico, seeh, magari, mia madre non poteva sigillarsi quella vagina, ma no.. In famiglia siamo sei, mio padre Chad, mia madre elizabeth e poi ci sono i miei tre fratelli, will il più grande che ha lasciato casa ed ora convive con sua moglie, hayes e skylynn la più piccola, la mia principessina, è segretamente innamorata da me ma lei pensa che io non lo sappia lol.
beh che dire, siamo la solita famiglia americana felice anche se in questo momento stiamo traslocando, ci stiamo trasferendo a Nashville..dove andrò in un altra scuola e farò altre amicizie..questa cosa mi preoccupa ma sono costretto ad andare con i miei..

"NASH MUOVITI"

sobbalzai velocemente dallo spavento sentendo la voce stridula di mia madre è così decisi di scendere al piano di sotto, dove ormai era tutto pronto, ci stavamo trasferendo..

fuori casa mia c'era una sfilza di persone che volevano salutarci, c'erano gli amici di hayes, quelli di mio padre e le amiche di mia madre..eravamo restati senza amici solo io e skylynn, ma infondo non mi importava, tanti avrei conosciuto nuove persone, sarebbe stato anche meglio.

"va bene signori, dobbiamo lasciarvi, MA QUESTO NON È UN ADDIO, Anzi..È UN ARRIVEDERCI io e mia moglie verremo qui a trovarvi tutti.."

ed eccolo li, mio padre era pronto per il suo "saluto al popolo" si era preparato questo discorso da giorni ormai, ma nessuno lo stava ascoltando

una volta che mio padre aveva finito quello spettacolo ridicolo decise di salire in macchina dove da mezz'ora eravamo chiusi io e i miei fratelli.

"gli mancheremo, me lo sento"
disse mio padre con tono deciso come se fosse "per lui" davvero la verità.

devo dire che da un lato mi dispiaceva abbandonare quel posto ma da un altro lato non mi dispiaceva affatto, i miei amici come quelli di mio padre erano persone a convenienza, ci avevano sempre utilizzato per i soldi, o per i loro interessi, quindi non mi interessava affatto lasciare quella città piena di ricordi

eravamo chiusi in macchina da ore, mio padre guidava serenamente, mia madre parlava a telefono mentre hayes faceva il depresso con le cuffiette, l'unica davvero felice era skylynn che sembrava essere finita in coma, stava dormendo ormai da più di tre ore, un fenomeno.

dopo sei ore di viaggio lunghe e piene arrivammo finalmente a NASHVILLE, appena vidi il cartello i miei occhi si illuminarono e una volta entrati nella vera città vedevo dal mio finestrino gente passeggiare liberi per strada, senza che nessuno li disturbasse..per ora mi sembrava un bel posto quello..

"RAGAZZI SCENDETEE"
di nuovo la voce di mia madre che urlava, aiuto.

mi affacciai al finestrino e notai che mio padre si era fermato con la macchina davanti una grande villa, era diversa dalla nostra ex casa..e mi piaceva, sembrava una delle ville più belle e grandi del quartiere, era davvero bellissima

dopo poco mio padre ci fece scendere dalla macchina e subito dopo vidi uscire dalla casa della servitù che veniva e portava i nostri bagagli all'interno della villa..che cosa bella.

eravamo tutti indaffarati, mia madre urlava contro la servitù dando ordini di dove portare la roba, hayes e skylynn erano andati ad esplorare la casa mentre mio padre era occupato a fare amicizia con i nostri vicini

"NASH, NAASH VIENI QUI"

mi girai di colpo e vidi che mio padre mi stava chiamando così decisi di avvicinarmi a lui che stava parlando con un nostro vicino e di fianco a lui c'era un ragazzo con un sorissino da ebete stampato in volto

"nash lui è mike il nostro vicino, e lui è matthew, frequenta la tua stessa scuola cercate di fare amicizia su.."

sorrisi a mia volta svogliatamente a mike e matthew e subito dopo annuì con il capo cercando di dare una buona impressione

"si nash, domani mattina puoi venire a scuola con me, l'autobus passa per qui alle otto e mezza, mentre le lezioni iniziano alle nove, se vuoi puoi trovarmi qui."
disse il ragazzo con un tono di voce dolce ed amichevole

"oh..certo, ci sarò di sicuro.."

Bene..avevo già fatto amicizia, non male come inizio no? adesso avevo già un amico, che non mi piaceva ma era pur sempre un amico..

dopo una lunga chiacchierata io e mio padre decidemmo di entrare in casa, la servitù aveva finito di sistemare tutto e mancavano solamente io e papà in casa.

"allora nash..come ti sembra questa casa?"

"È davvero bella papà, dico sul serio..ci hai lavorato tanto questa era il tuo sogno ed ora lo hai avverato peccato che forse avresti dovuto affettarti a farla..e non farci nascere in un posto e crescerci in un altro..io ormai sono grande e ho capito come gira il mondo..ma hayes..ci sta male..ha dovuto lasciare tutti gli amici e sarà dura per lui ricominciare lo sai.."

mio padre rimase spiazzato dalle mie parole ma infondo era la verità..gliela avevo sbattuta praticamente in faccia e dopo quel discorso decisi di salirmene in camera..ero leggermente arrabbiato e molto stanco.

crollai sul letto e mi addormentai.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 11, 2015 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

ONLY CASH. (magcon)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora