《Dai, Lou, non è possibile che tua zia non abbia neanche una foto con sua sorella!》disse Matt.
《Non so che dirti, abbiamo guardato in tutti gli album!》dissi io addentando il mio panino. Dopo scuola eravamo tornati da me pensando alla prossima mossa al momento sconosciuta. Nell'attesa feci dei panini che stavamo mangiando seduti all'isola della cucina.
I miei pensieri vennero interrotti dalla porta di casa che si aprì rivelando la sua figura. Lui indossava un paio di pantaloncini neri fino al ginocchio, una felpa nera ed un cappellino della Nike nero. Era sudato, evidentemente aveva fatto la sua solita corsetta. Entrò senza dir nulla. Non mi degnò di mezzo sguardo, come al solito da qualche tempo a questa parte.
Si avvicinò al frigo.
《Tuo cugino è un figo pazzesco!!》sussurrò Matt.
Io ripresi a mangiare il mio panino.
《Comunque, tornando a noi... può anche essere che non parlino da anni, che abbiano chiuso i rapporti da tempo... ma tua zia deve pur avere le foto di quando erano piccole!!》disse Matt.
Il frigo si chiuse. Non mi faceva impazzire che lui ascoltasse, ma fanculo le paronie e poi è stato lui a mettermi la pulce nell'orecchio!!!
《Matt non so che dirti!! Abbiamo cercato ovunque e non abbiamo trovato neanche una foto!!》dissi sconsolata.
《Non avete cercato nel posto giusto!》disse lui mentre preparava il suo solito frullato proteico.
Avrei voluto dire qualcosa, ma non mi avrebbe risposto.
《Cosa intendi?》chiese Matt.
Voglio sempre più bene al mio amico!!
《I ricordi più importanti meritano un posto speciale》aggiunse. Mi era mancata la sua voce.
《Lou dove potrebbe tenere i suoi ricordi più belli tua zia?? Ha uno studio? O forse un armadio da qualche parte...》
《Forse in camera...》dissi. Un colpo di tosse alle mie spalle fu come una conferma, o forse ero solo paranoica.
《Cercherò di capirlo, controllero! Ma dobbiamo pensare ad un possibile piano B》dissi.
《Bhe, tu sei nata qui, in questa città...》
《Sì, Matt, quindi??》
《Quindi in ospedale ci dovrà pur essere da qualche parte un certificato o un documento che attesti che lei ti ha partorito... e magari hanno delle informazioni su di lei, un cellulare, una residenza...》disse Matt.
《Peccato ci sia una cosettina chiamata privacy! E poi cosa dovrei fare?! Presentarmi all'ospedale chiedendo se quasi 19 anni fa una certa Myriam ha avuto una bambina???》dissi.
《È una buona idea Matt, ma irrealizzabile!!》aggiunsi sconsolata.
Alcuni passi risvegliarono i miei sensi... scomparve su per le scale con il suo frullato.
《Troppo taciturno per i miei gusti, ma pur sempre figo! 》disse Matt.
《Ora devo andare amica mia, pensa a dove potrebbero essere altre foto! Ci vediamo domani !》disse.
《Ok, grazie di tutto Matt!》dissi.
Avevo bisogno di riposarmi. Andai in camera, tolsi la felpa rimanendo con i leggins ed una canotta nera e mi stesi a letto. Guardai il cellulare, nessuna traccia di Ibra. Mi mancava, ma avrei aspettato.《Louise! Louise!》
《Mamma, mamma》
《Togliti mocciosa!》
Caddi, mi faceva male un braccio.
Qualcuno urlava.
《Mamma! Mamma!》
《Vieni qui!!! Non urlare!!》
《Noooooo!! Nooooooo! Aiutooooooooo》《Bastaaaa!!!!! Aiutoooooo!!》urlai forte svegliandomi di colpo.
《Calmati》
《Non toccarmi!!!! Lasciamiiiiiiii!!!!》urlai scalciando.
《Va tutto bene! Era solo un incubo!!》
Due braccia mi strinsero forte ed io mi abbandonai a quel calore.
Le sue braccia mi fecero sdraiare senza mollarmi per un secondo.
Ero scombussolata, il mio respiro era accelerato, come il mio battito. Una lacrima scivolò sulla mia guancia. Cominciai a piangere. Un pianto silenzioso.
La persona alle mie spalle mi teneva stretta. Mi rannicchiai. Mi calmai e caddi in un sonno profondo.
Quando i miei occhi si aprirono era ormai buio. Avevo dormito diverse ore. Avevo fatto un incubo, tanti flash confusi. Poi due braccia che mi avevano calmato! Non ci capivo più nulla! Mi alzai. Controllai il cellulare. Niente. Spalancai la finestra, avevo bisogno di aria nuova, fresca. Qualcosa attirò la mia attenzione. Sulla scrivania notai un quaderno, o forse un libro, dalla copertina nera un po' rovinata.
Mi avvicinai, guardai meglio.
Un brivido.
Era un album.
Provai ad aprirlo, una foto di mia zia e un'altra ragazza mi fece chiudere la copertina.
Era ciò che stavo cercando.
Come era arrivato lì???
Chi...???
No! Non è possibile!! Non può essere stato lui , forse era stata Margherita. Andai nella sua camera, non era ancora rientrata. Tornai in camera. Stavo per impazzire. Avevo bisogno di un po' d'acqua. Scesi in cucina. Mi bloccai sulla soglia. Le gambe mi tremarono. Jenny era piegata sull'isola della cucina che gemeva. Dietro di lei c'era lui . Dopo giorni incrociai nuovamente i suoi occhi. Mi guardava. Le viscere si rivoltarono. Perché mi faceva quell'effetto??? Mi guardava. Accennò un sorriso. Mi stava provocando. Questa volta non sarei rimasta lì. Me ne andai. Tornai in camera.
Lo odiavo!!
No, non lo odiavo!!
Ma mi faceva incazzare il suo modo di fare!!!
Non mi parlava, ma mi aiutava, come la sera della sbornia, poi mi guarda, mi sorride mentre scopa quella gallina di Jenny!! Che nervoso!!!! E in tutto questo il mio ragazzo, ammesso che lo fosse ancora, era sparito.
Basta! Mi dovevo calmare! Avevo un album da sfogliare.
Rimasi minuti, forse ore seduta sul letto con l'album sulle mie gambe. Avrei potuto scoprire qualcosa, o forse no... dovevo solo aprirlo e... non ce la facevo!! Scrissi un messaggio a Matt e a Margherita, avevo bisogno di loro! Poi scesi, li avrei aspettati nel portico. Dei due non c'era traccia in cucina, meglio così!
Poco dopo arrivò Margherita, era con Romeo che le diede un bacio prima che lei scendesse. Lui mi fece un cenno con la mano, poi se ne andò.
《Lou come stai?? Cos'è successo???》chiese allarmata.
《Scusami, non volevo disturbare la tua serata, ma oggi ho dormito qualche ore e al mio risveglio ho trovato questo sulla mia scrivania! È un album!》dissi.
《Ma chi...?!?... Ale, ovvio!》disse lei.
《Ovvio??? Non capisco!!》
《Lou tutti noi ti vogliamo un gran bene... lui un po' di più! È sempre stato così! Ha sempre avuto un'attenzione particolare per te... forse ti ha sentito parlare delle foto... il mio fratellone nasconde un cuore d'oro dietro quell'aria da stronzo patentato》disse lei.
Le sue parole mi uccisero un po'. Era tutto un casino!!
《Eccomi! Che succede?? Ho fatto il prima possibile!!》disse Matt.
《Lou ha trovato un album... 》disse Marghe.
《E non sono ancora riuscita ad aprirlo!》dissi.
《Lo faremo insieme!》disse Matt sedendosi alla mia sinistra. Mia cugina prese posto alla mia destra.
Feci un respiro e cominciai a sfogliare. Le fotografie erano vecchie, un po' ingiallite, ma comunque nitide.
Erano foto di famiglia.
《Questi sono i miei nonni! I genitori di mia mamma!》disse Margherita.
Erano ben vestiti, vicino ad una casa, poi altre al mare.
《Se non ricordo male avevano una casetta al mare, mia mamma me ne parlava spesso》continuò Marghe.
Io non li avevo mai visti. Mia zia Mirta aveva continuato ad avere rapporti con loro e aveva coinvolto Margherita, ma non me.
《Sono stata lasciata fuori, perché???》dissi.
《Mi dispiace》disse mia cugina.
《Qui ci sono due bambine insieme a loro, le sue due figlie》disse Matt.
Una delle due bambine era mia mamma, un colpo al cuore, ma era troppo piccola per vedere bene il suo volto.
Ce ne erano delle altre, ma era voltata, o la foto non era nitida. Continuammo a sfogliare, ripercorrendo la sua vita.
《Le piace il giallo come a te!》disse Matt.
Effettivamente indossava spesso qualcosa di giallo, come i suoi capelli castano chiaro tendente al biondo, niente a che vedere con i miei.
《Qui sono più grandi, sembra essere di pochi anni fa!》disse Marghe.
《Tu l'hai più vista??》le chiese Matt.
《No e non mi ha mai voluto dire niente!》rispose Marghe.
Effettivamente la foto era recente, lo notavo da mia zia che, nella foto, si vedeva bene. Myriam, invece, era voltata. Continuai a sfogliare... poi il mio cuore si fermò per un istante. La vidi. Matt strinse la mia mano. Era un primo piano. Si vedevano i suoi capelli color miele, i suoi occhi nocciola... lasua bocca carnosa... la sua pelle praticamente perfetta, priva di qualsiasi imperfezione.
《Lou questo non vuol dire niente!! Forse era truccata o...》disse Marghe.
《Significa che mi ha mentito... Myriam non ha le lentiggini... perché mentire???》dissi alzando lo sguardo.
《Basta! Per questa sera non voglio vedere altro!!》aggiunsi.
Matt e Margherita mi abbracciarono.
《Andremo a fondo in questa storia Lou, te lo prometto!!》sussurrò Matt al mio orecchio senza farsi sentire da Marghe, era pur sempre la sua mamma, la sua famiglia!
《Grazie ragazzi!! Credo che andrò a letto! Vi voglio bene!》dissi loro.
《Anche noi ti vogliamo bene》
Matt andò via e Marghe nella sua camera. Restai qualche istante sul portico, prima di tornare nella mia camera.I giorni successivi furono relativamente tranquilli e arrivammo velocemente al sabato. Ibra non era venuto a scuola. Romeo disse che il padre era dovuto partire urgentemente per il Marocco e lui doveva pensare al market e alla famiglia. Doveva essere super indaffarato... ma almeno un messaggio lo poteva mandare!!! Mi mancava!!! Tanto!!!! Romeo mi aveva detto di stare tranquilla che si sarebbe risolto tutto. Non lo so. Matt mi era stato particolarmente vicino, Margherita, fortunatamente, trascorreva molto tempo con Romeo. Non volevo si preoccupasse per me. L'album era rimasto chiuso in un cassetto. Una notifica sul cellulare mise fine ai miei mille pensieri.
"Scusami Louise, sono stati giorni molto complicati, ti va di vederci questa sera?? Mi manchi🖤"
"Ciao Ibra, spero niente di grave! Anche tu mi manchi! Ok per questa sera!"
"Perfetto! Ti passo a prendere sulle 20! Ora devo andare! A dopo Lulu! 🖤"
Mi era mancato quel suo nomignolo. Mi mancava lui.
Avevo voglia di abbracciarlo, di baciarlo, avevo voglia di lui.
Una nuova notifica."Lou questa sera non rientro, dormo da Angela, un'amica. Domani mi viene a prendere Romi e andiamo a pranzo insieme! Riposati cugina! Ti voglio bene! Marghe ❤️"
"Ok, fai attenzione e divertiti❤️"
Mancava ancora un po' alle 20, ma volevo essere bella per Ibra, iniziai col fare un lungo bagno rigenerante.
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PROMESSA - luce
RomanceUn passo dopo l'altro, i suoi piedi che toccavano il nudo asfalto e ad ogni passo sembravano bruciare, ogni passo era come fuoco che sentiva espandersi in ogni sua fibra... nonostante la pioggia scrosciante. Lo sguardo alto, dritto davanti a sé come...