Philia (φιλία) è questa l'origine greca del termine amicizia riferendosi ad un legame fraterno che si stabilisce in un rapporto di affiatamento.
Il confronto con un amico o un'amica può stimolarti a riflettere su te stesso, ad avviare un processo di introspezione, a porti delle domande attraverso il confronto con l'altro.
Attraverso le avventure dell'amico si possono approfondire le proprie circostanze e avere nuovi stimoli per grandi cambiamenti.
L'amico è qualcuno che ti pone delle domane, è colui che è capace inaspettatamente di chiederti se sei felice. Si, ebbene, una cosa di così grande importanza dall'amico non viene mai data per scontata. L'amico è quella persona che anche se non vedi o non senti da anni, quando si è di nuovo insieme, tutto il tempo antecedente si annulla come se non ci si fosse mai persi di vista. L'amico conosce la tua anima nel profondo ed anche a distanza di anni quella non cambia.
Con l'amico si soffre e si superano insieme i momenti bui, ci si supporta, ci si confida, ci si sta in silenzio e si piange senza essere giudicati. A volte con l'amico si litiga e si rimane delusi ma dopo il litigio si torna più forti di prima perché il diverbio è motivo di crescita del rapporto.
Il ritrovo dell'amico può farti sorridere in una serata di complicità e di confidenze e può addirittura consentire un risveglio leggero e spensierato come quelli che non si provavano da tanto tempo.
Qualcuno semplicemente definisce l'amicizia come "la più alta forma di amore".
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"Io vi posso soltanto incoraggiare ad anteporre l'amicizia a tutte le cose umane, niente è tanto consono alla natura, niente è tanto conveniente alle situazioni favorevoli tanto a quelle avverse".
Cicerone. Laelius de Amicitia, 17.
