prologo.

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10 anni prima

«Paris non correre! Aspetta!»
Le urla dei miei genitori diventano sempre più lontane mentre inseguo la bestia che mi ha strappato Bessy dalle mani.

Non riesco a dormire senza la mia Bessy ok?

Non lo vedo più, é andato a destra o a sinistra?

Improvvisamente le urla sono sempre più vicine fino a quando le due braccia possenti di mio padre mi immobilizzano.
«Tesoro non é il cane del vicino, é un lupo, é pericoloso!»

Mi giro lentamente verso mio padre.

«Non ho paura dei lupi.»

E con un gesto rapido mi libero dalla presa e comincio a correre come una pazza, andando a destra, perché in una delle favole della buonanotte che mi legge papà tutte le sere, la principessa resta bloccata nel labirinto, e la morale della storia é stata di scegliere sempre la destra.

Ora non sono in un labirinto, però mi fido della principessa.

Gli alberi sono maestosi e tutti innevati, il livello della neve sul pavimento é aumentato, infatti i miei stivaletti rosa con i fiocchettini affondano dentro di essa come se mi trovassi nelle sabbie mobili.

Mi faccio strada tra gli alberi spostando dei rami che mi intralciano la visuale, alcuni perdono della neve che mi finisce in testa.

Mi affaccio dietro l'ultimo albero e riconosco il lago nero, dove vengo a pattinare con Sirius, il mio papà e con mio fratello Reggie.

Il lago é perfettamente ghiacciato, é così liscio che sembra uno specchio appena lustrato.

«Paris se non torni indietro mangerai broccoli fino ai tuoi 20 anni! »
Ecco la voce di mia madre, Becca.

Ridacchio, in realtà mi piacciono i broccoli, però faccio finta che non sia così, in maniera tale che quando mi lamento di non volerne più, mamma me ne da un altra porzione, però, più porzioni mangio, più gelato c'è alla fine.

E infatti io ho sempre 3 palline di gelato in più rispetto  a mio fratello.

Un rumore mi distrae, ecco il lupo!
É appena uscito da un insieme di cespugli innevati, con Bessy tra i denti.

Oh no.. sta camminando sul lago ghiacciato!

E se il ghiaccio si rompesse? perderei Bessy..
Non posso!
Odio le ninna nanne di mio padre.. non riuscirei a dormire, é parecchio stonato.

Inizio a correre verso il lago e prima di andare verso il lupo prendo dal mio zainetto i pattini, altrettanto rosa.

Ripongo gli stivaletti nello zaino e lo lascio a riva del lago.

Vado verso il lupo, non ho paura, sono come dei grandi cani, solo che non hanno freddo.

Il mio vecchio cane, Damon, era come un lupo, però non lo portavamo mai qui nella foresta, perché era proprio un freddoloso!

Purtroppo é andato via, mamma ha detto che aveva fatto le valigie ed era tornato dalla sua famiglia perché la sorella aveva bisogno di lui.

Però ora vive in un villaggio con tutti i suoi amici cagnolini.
La mamma dice sempre che mi porterà a trovarlo, però ha sempre qualche inconveniente col suo lavoro al ministero della magia.

Però spero che un giorno mi riporterà dal mio amico Damon.

Mi avvicino sempre di più al lupo e rallento appena lo vedo indietreggiare.
Mi accovaccio e gli sorrido, porgendogli la mia mano.

Lui ringhia e io ritraggo la mano, forse crede che voglia rubargli Bessy.

«Non voglio farti del male..»
Sussurro e mi avvicino, provando ad accarezzargli il capo, ma lui ringhia nuovamente e si ritrae.

Poi ricordo di avere un cracker in tasca, perché mio fratello non lo voleva, e allora gliel'ho rubato.

Glielo appoggio per terra e lui alza il capo verso di me.
Ha degli occhi bellissimi, azzurri, freddi come il ghiaccio, e mi guarda prima di fiondarsi sul cracker, mollando finalmente Bessy.

«Grazie!»

«Paris! allontanati immediatamente, finirai per morire!»
Eccoli qui, tutti e 3 a riva del lago.

Mi alzo e saluto il lupo che però mi afferra il giubbotto con i denti, facendomi scivolare.
Ma non c'è cattiveria nei suoi occhi, vuole che resti con lui, non vuole che me ne vada.

Mia madre urla spaventatissima e inizia a correre.
Arriva verso di me e mi afferra.

«Via bestiaccia! »
E sferra un calcio così forte al lupo da farlo cadere sul ghiaccio, rompendolo.

«Ferma mamma non é come credi! »
Mi scendono le lacrime mentre mamma mi trascina fuori dal lago e io mi dimeno.

« Mamma, annegherà! »

«Meglio.»

Non posso lasciarlo lì..
Mordo la mano di mia madre  causandole un urlo e mi libero, correndo sul ghiaccio ormai pieno di crepe e mi tuffo nel buco che aveva causato mia madre.

«Paris! stupida bambina, Non verremo a prenderti di nuovo!»
Urla mia mamma.

Vedo il lupo che tenta di aggrapparsi al ghiaccio intatto per tirarsi su, che però crolla non reggendo il suo peso.

Nuoto verso di lui, ma é  complicato dato che ho i pattini, lo afferro, ma lui spaventato mi graffia, facendo un buco nel giubbotto e nel maglione sotto, quindi causandomi un taglio sul fianco.

Ha paura, lo capisco.

«Voglio tirarti fuori di qui! fidati di me! »

Lo afferro un altra volta e lo tiro su e lui riesce a risalire sul ghiaccio.

«C'è l'ho fatta! »

Guardo in basso per tirarmi su ma vedo il sangue mischiarsi con l'acqua, questa vista mi fa perdere l'equilibrio.

Affondo nell'acqua ghiacciata per via dei pattini troppo pesanti e la ferita che mi indebolisce sempre più.

«Papà! Mamma!»
Urlo sott'acqua.

I miei occhi si chiudono lentamente mentre il
fiato e la forza per risalire diminuiscono sempre
di più.

                         _______________

«Paris! eccoti.. ci hai fatto prendere uno spavento.. Non verrai mai più qui al lago! »
Mi rimprovera mia madre.

Sono d'accordo, non voglio mai e dico mai più tornare qui.
Tremo così tanto che credo mi immobilizzerò dal freddo.

Papà mi regge tra le sue braccia mentre andiamo via dal lago, la ferita è chiusa da una cicatrice grazie a un incantesimo di mio padre e l'unica cosa che riesco a dirgli é: «Grazie per avermi tirata fuori di lì. »

Lui ridacchia.
« Non ringraziare me..»
E si volta indietro dove vedo il lupo che ci segue fuori dal lago.

«Buon compleanno, Paris.»

Meddle about ~Mattheo Marvolo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora