A te che non ti ami

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La mia malattia mi stava facendo piano piano dimenticare tutte le gioie provate, la felicità che mi circondava anche se era un momento buio.
Lo è ancora non fraintendermi ma adesso ho un po' di tattiche per aggirarlo. ho con me la mia famiglia che ha sempre creduto in me.
Era il 2021, l'anno dopo il covid, ero in prima media e dire che è stato l'anno più brutto di tutti è dire poco.
Alla fine dell'anno scolastico mi ricordo ancora che avevo pianto tutte le mie lacrime. per colpa di quei bulletti che mi facevano sentire sbagliata, incompresa e di sicuro anche per un fattore su cui ancora devo conoscere la sua non nota provenienza.
Per questi motivi ho incominciato a non vedermi bene, a ripudiare il mio riflesso, a pesarmi assiduamente, a non voler più vedere la persona che stava piano piano crollando.
Mi ero ammalata, sì malata di Anoressia Nervosa.
Ho finito l'estate con non poche difficoltà ma la seconda media è stata difficile perchè le mie condizioni cliniche non mi permettevano di studiare, di ridere, di concentrarmi, di camminare.
Incominciai a voler sempre più che il mio peso si abbassasse e che il mio cuore cessasse di battere.
in cuor mio a quell'età così poco matura non sapevo che così facendo avrei perso quello a cui più tenevo: la mia vita.
Ero sul filo del rasoio quando i miei battiti sfiorarono i 36 battiti era arrivato il momento di smettere di pensare per poi lasciarsi andare.
Non avevo più nessuno a tendermi la mano perchè non ho avuto scelta se non quella di allontanare le persone a me amiche perchè non avevo le forze di fare niente nemmeno di stare in piedi. figuriamoci di frequentare amicizie.
Mi dispiace di averle trascurate ma non potevo fare altrimenti.
Continuai a fare avanti e indietro da ospedale ad ospedale ma per mio sfortuna non c'erano posti letto ma piano piano stavo svanendo, piano piano sono arrivata ancora a quei miseri chili. non mi reggevo più in piedi, non ero più io.
Volevo chiedere alla vecchia Sara scusa per tutto quello che ha dovuto passare ma era necessario per poi stare meglio.
Lettori non fraintendetemi adesso sto meglio ma non sono ancora guarita da questa brutta malattia.
Piano piano ho preso chili su chili per colpa dei farmaci che prendevo per non fare cavolate che lascio immaginare a voi.
Continuavo a fare avanti e indietro tra ospedali fin quando sono stata ricoverata in un ospedale psichiatrico che definire "manicomio" è una parola troppo poco realistica. Era veramente un posto che non auguro a nessuno perchè stare reclusi in un posto dal quale si vuole solo scappare è una vera tortura.
Volevo dirvi con questa mia storia di continuare a lottare, continuare ad amarsi, continuare a brillare e soprattutto ad essere in pace con sé stessi.
Tu puoi brillare, devi solo trovare la via.
Magari hai bisogno del tuo Sole perchè senza questo la Luna non potrebbe mai brillare.
Impara a sbagliare, impara ad accettarlo.
impara ad amarti, impara a non voler essere sempre e per sempre triste.
Io credo in te 🖤🌅

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