Sto, come mio solito, stendendo le varie lenzuola della famiglia su una fine cordicina di un paio di metri. È attaccata, poco stabilmente, con dei chiodi di ferro arrugginiti dalla parete di casa mia a quella del vicino.
Ciò che dovete sapere è che nella bassa Hive Town riecheggia povertà mista a complicità.
Qua tutto è grigio: il sole splende raramente, ci accontentiamo di nuvole a pecorelle quando va bene, e quando va male ci tocca il diluvio.
Il tempo non è tanto diverso dalle persone: sembriamo quasi morti che camminano, e no, non sto esagerando. Dico questo perché letteralmente se mai ci vedeste dal vivo la prima cosa che vi passerebbe per la testa sarebbe: ma che hanno passato?Ed io, Grace Aaron, sono qui per farvi immergere nel mio mondo e per raccontarvi la mia storia. Premetto che non sarà tutto rosa e fiori, meglio dire che sarà tutto "nero e appassito", ma per scoprire il motivo, dobbiamo fare un passo alla volta.
E come non cominciare al meglio se non dalla mia vita?
Quel che vi basta sapere di me è che sono una ragazza di soli diciassette anni, che porta sulle spalle il peso di una vita trascurata ed infelice. Gli occhi tanto belli quanto azzurri che una volta avevo si sono sbiaditi, purtroppo, son diventati di un blu niagara, e ciò da quando... Beh, da quando la vita di tutti noi di Hive town, sia bassa che alta, è stata completamente distrutta per via di un errore umano.
Forse il tratto che più mi piace del mio aspetto e che, dopo tutto questo tempo, non è mai cambiato, oltre agli occhi, alla pelle sempre più chiara e alla mia altezza che quasi arriva al metro e settanta, sono i miei capelli: lunghi, morbidi, di un biondo acceso, estremamente fini e pieni di vita.Risiedo da un paio di anni a questa parte in una piccola casa, nel mio altrettanto microcoscopico quartiere, dove tutte le abitazioni sono di metratura inferiore ai sessanta metri quadri. L'unica fortuna che abbiamo è poter avere lo spazio necessario per portare avanti un orticello che ci dona cibo e la possibilità di continuare a campare tutti i giorni. Nel nostro quartiere, ribadisco, la povertà è tanta, e senza questo piccolo pezzo di terra, molti sarebbero già morti. Difatti i prezzi per poter mangiare sono esagerati e non tutti possono permetterselo, soprattutto se sono famiglie di quattro o anche cinque persone, proprio come la mia.
Ebbene in questo bilocale, se così si può definire, viviamo io, mia mamma Lauren, mio papà Jess, il mio fratellino di appena nove anni di nome Leone, ma che tutti chiamano Leo e, per ultima, ma non per meno importanza, la mia sorellina Susy.Subito dopo che la città venne spazzata via in un soffio di sofferenza ed immenso dolore, noi della "bassa Hive Town", in realtà, vivevamo una vita splendida: tutti erano amici di tutti, non c'erano distinzioni per via della propria ricchezza, ogni bambino usciva di casa da solo, perché di pericoli non ce n'erano, ognuno aiutava il prossimo e i campi erano rigogliosi di fiori, animali e chi più ne ha, più ne metta. Se penso ad un'immagine di quella che prima era tutta Hive Town, penso soltanto a dei raggi del sole che baciano i prati al tramonto, alle mucche e alle capre che pascolano nelle enormi distese di prato, ancora bagnato dalla rugiada della mattina, che riempivano le colline della mia città donando lucentezza e freschezza; penso a come stavo bene io, con le mie amiche... che ora mi hanno abbandonato andando a vivere lontane da me e spendendo al massimo le loro fortune ma, non fraintendetemi, non glie ne faccio una colpa, se mai io fossi stata nella loro situazione e avessi visto come sto vivendo io adesso, avrei fatto la loro stessa scelta. L'unica cosa che però avrei evitato di fare è quella di avermi giudicata come un inferiore e avermi tagliata fuori dalle loro vite per non aver più avuto una casa decente, tra l'altro neanche per una mia scelta.
Tutti noi, che ora facciamo parte di questa misera e abbandonata frazione, siamo stati cacciati dalle nostre case; tutto perso soltanto per far spazio ai grandi progetti e alle grandi industrie della alta Hive Town, create per poter tornare alla normalità che, tra parentesi, non è ancora stata raggiunta.
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Hive
RomanceIn un mondo dove una terribile nube si è portata via quasi un'intera cittadina e con lei le emozioni di tutti i suoi abitanti, una ragazza di nome Grace, brama dentro di sé una speranza, in cui crede fermamente nel profondo che prima o poi le cose c...