IBRAHIM
《Ibra non volevo ti preoccupassi... sono caduta...》disse.
Chi aveva fatto questo alla mia Lulu???
《Tra un paio di giorni sarò come nuova...》
Chi cazzo aveva osato???
Purtroppo conoscevo bene quei segni. Non era caduta.
Faticavo a respirare.
《Scusami, non volevo...》
《Spogliati!》dissi perentorio.
《Cosa?? Ibra... ma...》
Era così piccola, fragile.
La rabbia mi stava divorando l'anima.
《Louise, spogliati! Togli felpa e pantaloni!》dissi.
Lo fece. Si tolse gli indumenti.
Rimase in intimo.
Scrutai il suo corpo.
La sua pelle sembrava intatta.
《Voltati!》le dissi.
《Ibra... no... ti prego》disse, una lacrima rigò la sua guancia.
'Scusami piccola, non vorrei, ma devo sapere!' pensai.
《Louise, voltati!》
Lo fece.
Il livido sulla sua schiena fu come una pugnalata.
I lividi sul suo fondoschiena furono la mia morte.
Mi restava un'ultima cosa da sapere... Chi cazzo era stato?!
Mi avvicinai. L'aiutai a rivestirsi.
《Scusa.. io...》sussurrò.
Era distrutta. Io con lei.
《Chi è stato? Chi ti ha fatto questo?》chiesi.
Mi guardò negli occhi.
《Nessuno... Ibra... sono caduta》disse.
《Dimmi chi è stato!》dissi, cercando di controllare la mia rabbia.
Non rispose.
《È stato il fratello di Margherita?》chiesi.
Quel ragazzo non mi piaceva e avevo visto come trattava le donne.
《No, no... lui, no, lo ha fermato e cacciato...》disse, fermandosi di colpo.
《È stato il suo amico? Quello con il Suv nero?》chiesi.
Non rispose.
《Louise è stato lui?》chiesi guardando quegli occhi che mi stavano uccidendo.
《Ibra... ti prego...》disse piangendo.
Era stato lui.
《Louise... lui... ti ha...?》chiesi.
《No, Ibra, no... 》disse. Era distrutta. Stava soffrendo.
《Ti ha toccata?》chiesi.
Lei non rispose. Il suo pianto rispose per lei.
L'avrei trovato.
L'avrei fatto soffrire.
《Torno presto... 》dissi indietreggiando.
《No Ibra...》disse.
《Te lo prometto Louise, torno presto》dissi, prima di avviarmi deciso verso l'uscita.
《Ibraaa!!!!!!》urlò il mio nome.
Matt strinse il mio polso.
《Ibra non fare cazzate!!》disse.
《La cazzata l'ha fatta lui quando ha deciso di mettere le sue mani su Louise! Rimani con lei!》dissi, per poi uscire.
Scesi le scale di corsa, raggiunsi la mia auto. Girai le chiavi, il motore ruggì, le mie mani colpirono più volte il volante.
Presi il telefono. Chiamai Romeo."Ehi, Ibra, come va?"
"Dove sei?"
"In palestra, perché?"
"Tra 10 minuti sono lì"Riattaccai. Pigiai il piede sull'acceleratore. Il cuore batteva all'impazzata, la mente era annebbiata e le mani mi prudevano. Dopo neanche 10 minuti ero lì.
Romeo mi venne incontro. Scesi dall'auto come una furia.《Ibra che succede??》chiese il mio amico preoccupato.
《Sono incazzato!!!! Sono furioso!!!! Quello schifoso la deve pagare!!!!》urlai.
Tirai calci ad alcuni bidoni lì vicino.
《Basta amico! Fermati!》disse Romeo bloccandomi.
《Lasciami!!》urlai.
Elias, richiamato dalle voci, si avvicinò a noi.
《Dimmi cos'è successo!!》disse Romeo.
Mi fermai, lo guardai.
《L'ha toccata, l'ha picchiata... ha fatto del male a Louise... e non ero lì, con lei, non l'ho protetta!!》dissi.
Romeo cambiò espressione.
Mi abbracciò.
《Gliela faremo pagare Ibra! Te lo prometto》disse Romeo al mio orecchio.
《Vederla così mi ha ucciso!! Lo devo trovare!! La deve pagare!!》dissi.
《Sai chi è stato?》chiese.
《Sì, è l'amico del fratello di Margherita... una volta è venuto al market, ha un Suv nero!》dissi.
《Un fighetto con i soldi! Non sarà facile da trovare... anche se... forse Elias ci può aiutare! Anche lui viene dai quartieri ricchi!》disse per poi avvicinarsi al ragazzo dagli occhi blu con il quale scambiò alcune parole.
Intanto presi il cellulare, scrissi a mia sorella, le dissi di avvisare nostra madre che sarei rientrato tardi. Lei, nel caso, avrebbe parlato con nostro padre, era l'unica che riusciva a farlo ragionare.
Riposi il telefono.
《Ibra... il tipo è per caso uno di questi?》mi chiese Elias mostrandomi una foto di gruppo presa da un social.
《È lui!》dissi stringendo i pugni.
《Il re dei coglioni!》disse Elias.
《Sai dove abita?》chiese Romeo.
《No... ma la sera spesso frequenta un posto...》aggiunse Elias.
《Mi puoi dare l'indirizzo?》chiese Romeo.
《Posso accompagnarti, è un posto un po' isolato!》
《Andiamo!》dissi.
《No, Ibra... ci penso io! Rischi di avere casini e tu hai un futuro...》
《Romeo non me ne frega niente! Lui ha messo le mani addosso alla mia ragazza ed ho intenzione di ricambiare... con gli interessi!》dissi.
《Ok, avviso Jasmine e arrivo!》disse Romeo.
Tornò poco dopo con una tanica. La caricò in macchina e partimmo.
Dopo circa mezz'ora arrivammo in una sorta di grande campo. Su un lato c'era un piccolo chiosco con alcune ragazze. Altre erano appartate con alcuni uomini.
《Che posto è?》chiesi.
《Uno di quelli da evitare!》rispose Elias.
《Lui sarà in una zona più appartata, nascosta... parcheggiamo qui e andiamo a piedi》aggiunse.
《Elias come conosci questo posto??》chiese Romeo.
《È un luogo famoso tra i rampolli della città che vengono qui e con i loro soldi sporchi comprano...》
《Posso immaginare cosa! Tu sei una sorta di rampollo, perché non frequenti questo posto?》chiese Romeo.
《Perché non tutti i cosiddetti ricchi sono brutte persone! E poi io ho altri interessi...》disse Elias.
《Eccolo il suo Suv!! Ci siamo!》dissi.
《Ibra fai parlare me!》disse Romeo.
《Cosa??? Tu non hai capito... io non voglio parlare!》
《Ibra, fidati di me! Fammi parlare! Poi potrai sfogare la tua rabbia!!》disse.
Lo conoscevo, aveva qualcosa in mente.
Mi fidai di lui.
《Ok! Ma non ti assicuro niente!》replicai.
Ci avvicinammo all'auto. Una ragazza mezza nuda, visibilmente ubriaca, era appoggiata al cofano. Lui stava discutendo vivacemente con qualcuno, un ragazzo che conoscevo... il fratello di Margherita.
《Guarda, guarda, abbiamo ospiti!》disse il ragazzo su cui stavo per riversare la mia rabbia. Era ubriaco.
Ale si voltò. Guardò Romeo, Elias, poi me.
Si allontanò dal suo amico. Venne verso di noi.
Romeo strinse il mio braccio.
《Stai calmo, non siamo qui per lui!》disse.
Ale venne davanti a me.
《Mi dispiace! Sono intervenuto appena ho capito!》disse.
Strinsi le mani in due pugni.
《Con lui ho chiuso, fate quello che volete... io non sono mai stato qui!》aggiunse, per poi superarmi e sparire.
Romeo si avvicinò alla ragazza dicendole di andare via.
Poi iniziò a girare intorno all'auto.
Colpì un vetro, frantumandolo.
Poi toccò allo specchietto.
《Ehi, che cazzo fai testa di cazzo!!》urlò lui.
《Posto interessante questo! Vieni qui a divertirti...?? A spendere i soldi del paparino?!?》chiese Romeo avvicinandosi a lui.
《Sì, vengo qui a fottere le bellissime puttane! Vuoi unirti alla festa?》chiese lo stronzo.
《E dimmi... aspetta ricordami il tuo nome...》chiese Romeo.
《Peter, mi chiamo Peter... e tu chi cazzo sei?》
《Non è importante chi io sia! Allora Peter... se vieni qui a fottere... perché importunare la brave ragazze nelle loro case?》chiese Romeo.
《Cazzo stai dicendo?》disse Peter.
《E della cugina del tuo amico cosa mi dici??》continuò Romeo guardandomi. Lo conoscevo, voleva rimanessi calmo.
《Oooooh, la cugina sexy di Ale! Una puttanella niente male》disse Peter.
Elias mi sussurro un 'calmo'.
《Volevi fartela?》chiese Romeo.
《Dalla prima volta che l'ho vista! Con quelle tette e quel culo... e con quella bocca chissà che pompini...》disse.
La rabbia mi stava accecando.
Stavo per esplodere.
《E te la sei fatta?》chiese Romeo.
《No... lei si agitava come un'oca impazzita... neanche dopo averla colpita si è fermata... quella stronzetta... volevo solo scoparla ed ero così vicino...》disse Peter.
L'avrei fatto soffrire! Tanto!
《Quanto vicino...?》chiese Romeo guardandomi dispiaciuto. Non capivo dove volesse arrivare, ma mi fidavo di lui.
《Bhe lei era lì, piegata a novanta sul divano... con quel suo bel culo nudo... mi eccito al solo pensarci... toccarlo è stato paradisiaco... e le sue urla erano così eccitanti...》
《Continua...》disse Romeo girandogli intorno.
《Ho preso il mio cazzo in una mano... mi sono fatto una sega davanti a quel suo bel culo... poi gliel'ho sbattuto sulle chiappe, le sue urla mi eccitavano di brutto... ho avvicinato il mio uccello... volevo scoparla a sangue... volevo farla urlare! Ma quello stronzo del mio ex amico mi è saltato addosso, mi ha cacciato di casa! Che idiota! Potevamo divertirci insieme! Ma non è detto che non riesca a finire l'opera! Ti vuoi unire? Potrebbe essere divertente!》disse rivolgendosi a Romeo.
《No, perché io ho rispetto delle donne, coglione!!》disse Romeo colpendo la gamba di Peter facendolo cadere malamente.
《Che cazzo vuoi da me stronzo?》urlò Peter.
《Non chiederlo a me... ma a lui》disse Romeo indicandomi e facendomi un cenno.
《E tu chi cazzo sei?!》mi chiese.
《Colui che ti farà male, tanto male!!》dissi.
Mi avventai contro di lui. Gli tirai un pugno con tutta la forza che avevo. Poi un altro.
《Che cazzo vuoi??? Lasciami!!!!》urlò Peter.
Mi avvicinai alla sua faccia sanguinante.
《Tu ti sei fermato quando lei te l'ha chiesto???》chiesi.
《Sei il tipo della puttanella!》disse.
Ripresi a colpirlo. Pugni, calci.
Il suo volto era una maschera di sangue.
Non mi fermai.
Continuai a picchiare, forte, con tutto il mio dolore.
《Così lo ammazzerai, fermati!》disse Elias.
Continuai. Ero furioso. Volevo soffrisse. Volevo fargli male.
Un forte odore di benzina arrivò alle miei narici.
Alzai lo sguardo. Romeo stava rovesciando la tanica di benzina sul Suv.
Mi avvicinai a Peter steso in terra.
Il naso era rotto, un occhio chiuso... era messo male.
Ma non sarebbe mai stato abbastanza.
《Se anche solo penserai di avvicinarti di nuovo a lei io tornerò e la prossima volta ti spedirò all'inferno!!!》dissi con tutta la rabbia che avevo.
Gli assestai un ultimo calcio che gli fece sputare sangue.
《Me la pagherete! Vi denuncerò!!》urlò, lui.
《Sì, fallo coglione... sarò felice di far ascoltare le tue dolci dichiarazioni a chi di dovere!!》disse Romeo mostrandogli il cellulare.
Aveva registrato tutto.
《Brutti bastarti!!》urlò Peter.
Romeo lo colpì con un calcio che lo fece svenire.
《Andiamo!》disse Elias.
《Aspettate...》disse Romeo.
Pochi secondi dopo il Suv prese poco.
Tornammo velocemente alla nostra auto.
Pochi minuti dopo sentimmo l'esplosione.
《Voglio andare da lei! Portami a casa di Matt》dissi.
《Fermiamoci prima in palestra》disse Romeo indicando le mie mani. Erano piene di sangue. Il suo.
Arrivati in palestra andai in bagno.
Strusciai forte le mie mani.
Non avevo mai fatto nulla di simile nella mia vita.
Odio la violenza.
Ma chi è violento con le donne lo odio anche di più!
Lavai la faccia, tolsi la tuta sporca, ne indossai una di Romeo. Volevo andare da lei.
《Vado... grazie ragazzi!》dissi.
《Sei sicuro? Magari sta dormendo? E poi è tardi...》disse il mio amico.
Lo guardai con gli occhi di chi non sarebbe stato fermato neppure dalla morte.
《Sei proprio innamorato amico mio!!》aggiunse Romeo sorridendo.
《Buona fortuna!》disse Elias.
Un minuti dopo era già in strada.
Era tardi e Matt non viveva da solo.
Mi sarei inventato qualcosa.
Parcheggiai.
Arrivai al portone del palazzo, era socchiuso, entrai.
Arrivai al portoncino.
Suonai.
Una bella signora aprì. Dietro sbucò Matt.
《Buonasera signora, mi scuso infinitamente per l'ora e per il disturbo... 》
《Sei il suo ragazzo? Sei il ragazzo di Louise?》chiese lei.
《Sì ed ho un disperato bisogno di vederla, la prego...》dissi, ero pronto a supplicare.
《Entra pure...》disse lei.
Matt mi guardò con lo sguardo di chi si chiedeva cosa avessi combinato, sperando non fosse troppo grave.
《Dov'è?》chiesi.
《Là, nello studio...sii dolce con lei!》disse.
《Resta pure quanto vuoi!》aggiunse.
《Grazie e scusi ancora il disturbo...》dissi.
Aprii lentamente la porta.
Era stesa nel letto, di spalle, rannicchiata.
Entrai e chiusi la porta.
《Louise...》
《Vai via!》disse con la voce spezzata.
《Louise, scusa per prima, ma ora sono qui, come promesso! Non ti lascio Louise!》
Non rispose.
Mi avvicinai a lei.
Mi sdraiai sul letto, sopra le coperte.
L'abbracciai da dietro facendo attenzione a non farle male.
《Scusami Louise... io dovevo essere lì a proteggerti e non c'ero! Scusami!》le dissi.
《Non è colpa tua!》sussurrò.
《Voltati, guardami piccola!》dissi.
《Sono orribile! Non voglio...》
《Sei bellissima... ora più che mai! Sei il mio sole Louise! Sei la luce che rende meno buie le mie notti!》le dissi.
《Ti prego, voltati》aggiunsi.
Lo fece. Ci guardammo.
《Mi sei mancata Lulu!》dissi.
《Anche tu!》mi disse.
《Ibra...》
《Dimmi Lulu》
《Fai l'amore con me!》
《I prossimi giorni... quando sarai pronta...》
《Adesso!》
《Cosa? Louise... ora non è il caso...》
《Non riesco a togliere dalla testa il pensiero delle sue mani su di me... ho paura che se non lo facciamo ora io poi non riuscirò più a farlo... ho bisogno di sentirmi amata... ho bisogno di te... ora! Ti prego!》disse.
《Louise, non lo so... sei sicura?》chiesi accarezzandole i capelli.
《Ti prego Ibra... amami...》disse spostando la coperta.
Mi stava supplicando. Lo avrei fatto, cercando di essere il più dolce possibile.
Mi tolsi la felpa restando a petto nudo.
Poi mi avvicinai a lei.
Sollevò un po' il bacino, le tolsi i pantaloni.
Poi gli slip.
《Toglimi tutto, voglio sentire la mia pelle sulla tua》sussurrò.
Le tolsi la felpa, poi la canotta.
Tolsi i miei pantaloni e i boxer.
Mi fece spazio tra le sue gambe.
Mi stesi su di lei.
Accarezzai dolcemente la sua guancia.
Le diedi un bacio dolce sulle labbra.
《Non lasciarmi Ibra》sussurrò.
《Non lo farò mai》le dissi.
《Perché fare l'amore è una promessa...》disse lei accennando un sorriso.
Entrai dolcemente in lei.
Un gemito uscì dalla sua bocca.
Uscii e di nuovo mi spinsi dentro di lei.
《Sei così bella Louise!》le dissi.
Un altro gemito. Si stava rilassando.
Cominciai a muovermi.
《Ibra promettimi che ci dimenticheremo tutto... promettimi che io tornerò ad essere permalosa e gelosa e tu il romantico taciturno... promettimi che faremo l'amore e ogni volta sarà più bella della precedente... promettimi che proveremo ad essere felici e a sorridere dei guai che verranno... promettimi che resterai lo splendido essere umano che sei...promettimi che quando non sarò abbastanza tu mi vorrai anche di più...》disse mentre alcune lacrime rigavano il suo viso.
Mi fermai. Era incredibile come riusciva a stupirmi ogni volta, a lasciarmi senza parole.
Ripresi a muovermi dentro di lei.
《Te lo prometto, Lulu》sussurrai.
Aumentai un po' il ritmo.
Lei sorrise. Era bellissima.
Baciai il suo sorriso.
Eravamo di nuovo noi.
《Ibra... voglio venire... fammi sentire quanto mi vuoi.》disse leccandosi le labbra.
Era di nuovo lei, la mia Lulu.
Sorrisi.
Alzai il busto, piegai le gambe... portai le sue gambe sulle mie spalle. Spinsi ancora di più. Con una mano stimolai il suo centro del piacere. Portò le sue braccia sopra la testa. Inarcò la schiena, gemeva cercando di farlo a bassa voce.
《Sei bellissima Lulu... la mia Lulu》dissi.
Mi guardò. Conoscevo quello sguardo.
《Ora, piccola, vieni per il tuo uomo! Ora!》dissi.
Lei esplose. Il suo corpo si muoveva in preda agli spasmi... una visione, un'assoluta visione! Continuai, si morse il braccio per non urlare dal piacere. Sempre di più. Muovevo la mano e mi muovevo dentro di lei. Volevo farla venire ancora, volevo farla stare bene, volevo cancellare in lei i brutti pensieri. Mi fermai. Ruotai il bacino, la mia mano la stimolò ancora.
Esplose di nuovo ed io con lei... dentro di lei.
Mi sdraiai su di lei, ancora uniti.
Ci baciammo.
《Ibra...》
《Dimmi...》
《Ti amo!》
《Anch'io ti amo, mia dolce Lulu, da impazzire!》
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PROMESSA - luce
RomanceUn passo dopo l'altro, i suoi piedi che toccavano il nudo asfalto e ad ogni passo sembravano bruciare, ogni passo era come fuoco che sentiva espandersi in ogni sua fibra... nonostante la pioggia scrosciante. Lo sguardo alto, dritto davanti a sé come...