𝑷𝒓𝒐𝒍𝒐𝒈𝒐

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Mesdames et messieurs de la cour, permettetemi di rispondere a una domanda che forse riecheggia nella vostra mente: cosa rende un uomo un bravo uomo?

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Mesdames et messieurs de la cour, permettetemi di rispondere a una domanda che forse riecheggia nella vostra mente: cosa rende un uomo un bravo uomo?

È un quesito tanto profondo quanto superficiale, perché la verità è molto più complessa di quanto i moralisti vogliano farci credere.

Cari membri della giuria, vi invito a fare un passo indietro e a considerare il quesito da un'altra prospettiva: chi decide dove si può apporre l'etichetta di bravo? La società con le sue regole moraliste e i suoi giudizi? Figure che predicano peccati e virtù senza mai aver assaggiato il vero sapore del potere?

Io il potere l'ho assaporato: un liquido caldo, denso, proveniente dal piatto della nostra justice aveugle, e ne sono inebriato. Ogni volta che entro in un'aula come questa, so che avrò il privilegio di gustarlo nuovamente. Se peccassi di arroganza, je vous demande pardon.

Signor Giudice, cari giurati, se per voi un bravo uomo è colui che possiede una salda morale, integrità e principi etici, allora sono l'uomo sbagliato per quest'aula. La morale mi è estranea, l'integrità non l'ho mai apprezzata, soprattutto quella d'abito ed i principi etici non figurano nel mio curriculum.

Mi dichiaro colpevole della maggior parte dei sette peccati capitali, votre honneur.

La mia reputazione non si basa su promesse vuote, ma su fatti. Quando entro in quest'aula, non vedo solo l'accusa, voi giurati o il mio cliente. Vedo punti deboli, leve da tirare, verità nascoste dietro ogni parola e ogni silenzio. Conosco cosa vi fa tremare, cosa desiderate, e cosa vi farà cedere.

Ogni parola che pronuncio è una lama affilata. Non sono qui per conquistarvi, sono qui per vincere. E quando parlo, voglio che la mia voce sia l'ultima cosa che ricorderete prima che il martelletto riecheggi nella stanza. Non spreco un solo respiro in discorsi inutili.

Nel diritto penale, la morale è un lusso che non posso permettermi. Non sono qui per giudicare ciò che è giusto o sbagliato, sono qui per far pendere la bilancia a favore del mio cliente. E se per farlo dovessi piegare le regole, ricercare ogni cavillo, sfruttare ogni singola crepa nel sistema, lo farei senza esitazione. So esattamente quanto valgo e, quando entro in questo tribunale, porto con me tutto quello che ho. Perdere non è un'opzione.

Tutto ciò mi rende indegno di essere chiamato un bravo uomo? Probabilmente sì.

Mesdames et messieurs, se non dovessi rappresentare l'uomo ideale da proporre a vostra figlia, lo capirei bene. Ma se la vostra domanda dovesse tramutare in cosa rende un avvocato un bravo penalista, potrei rispondervi senza esitazione ed essere il genero perfetto da invitare a pranzo la domenica; l'uomo perfetto che impartisce lezioni di diritto penale a vostra figlia solamente con due dita e da sotto il tavolo.

Pardonnez ma dépravation, soprattutto se in futuro dovessimo incontraci con abiti meno formali, o senza.

Chers membres de la cour, vorrei che domandaste all'avvocato dell'accusa se è disposto a fare tutto il necessario per il suo cliente, senza mai guardarsi indietro. Se la risposta dovesse essere un no, mi spiace avervi fatto perdere tempo. Nel caso in cui fosse un sì, forse avrebbe una possibilità. Ma sappiate questo: qui si gioca per vincere, ed io, cari membri e votre honneur, non gioco mai per il secondo posto.

𝑬𝒙𝒊𝒕𝒖𝒔 𝒂𝒄𝒕𝒂 𝒑𝒓𝒐𝒃𝒂𝒕, 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆.

𝑬𝒙𝒊𝒕𝒖𝒔 𝒂𝒄𝒕𝒂 𝒑𝒓𝒐𝒃𝒂𝒕, 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆

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