5. ...la Regina dei Topi

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«So che forse me ne pentirò» disse Alice masticando il delizioso biscotto.

La pastafrolla le si sciolse in bocca in un tripudio di burro e cioccolato. Era così buono e lei era così affamata che non ci pensò su e lo divorò in pochi bocconi. In fondo stava per morire per mano di un branco di topi guerrieri.

Chiuse gli occhi, in attesa. Sperava che quel biscotto le avrebbe davvero salvato la vita.

«Ma non succede niente?» chiese Kyle alzando il muso.

«Ehi!» Alice si guardò in alto, in cerca della misteriosa voce che ora era scomparsa.

«Che cosa dovrebbe succedere?»

Si chiese se l'avesse soltanto immaginata.

Posò lo zaino a terra per far uscire Kyle.

«Mettiti in salvo! Puoi arrampicarti fin lassù, usando le unghie» disse Alice indicando le fitte fronde di un albero.

Kyle teneva coda e orecchie basse.

«No, io non ti lascio. Vieni con me!»

Alice scosse la testa, i topi erano quasi arrivati.

«Non ce la farò mai a salire abbastanza in alto.»

Prese Kyle in braccio e gli diede un bacio sulla testa. Lo sollevò fino a metterlo al sicuro su un ramo.

«Ora sali, più in alto che puoi. Io corro nell'altra direzione per distrarli. Resisterò più che posso.»

Kyle scosse la testa e saltò di nuovo giù, ai piedi di Alice.

«Io non ti lascio!»

Si voltò coraggiosamente verso i topi che stavano arrivando come uno spaventoso magma. Il loro Re avanzava minaccioso tra loro. Sembrava la piena di un fiume che poteva travolgere intere città.

Kyle salì su una roccia, la coda ritta, il pelo gonfio. Scoprì i denti e immaginò di essere molto più grande di ciò che in effetti era, per farsi coraggio.

Se qualcuno poteva distrarli e seminarli, quello era lui. Alice si sarebbe sacrificata per lui, un attimo prima. Non voleva essere da meno, non era un vigliacco. E poi...non voleva che loro le facessero del male.

«Kyle!» gridò Alice alle sue spalle.

Alice stava crescendo. Letteralmente. 

Si allungò verso l'alto come una strana pianta innaffiata da scorie radioattive. Crebbe in altezza in men che non si dica, allungandosi come un elastico.

«Aiutooooo!»

Il suo grido si perse come un eco lontana, la sua testa scomparve tra le cime degli alberi e anzi, le superò. I topi si fermarono impietriti, il loro inquietane squittio cessò di colpo di fronte alle gambe giganti della povera Alice, grandi come baobab. 

Le foglie degli alberi scossi dall'Alice gigante caddero sul terreno come una pioggia autunnale, insieme ad una miriade di rami spezzati.

Kyle rimase a bocca aperta. Suo malgrado riusciva a vedere sotto la gonna di Alice da laggiù.

«Sei una fan di Sesame Street?» disse commentando i disegni di Cookie Monster sulle sue mutandine.

«Come dici?» gridò Alice abbassando la testa. Era davvero gigantesca. Distrusse diversi alberi con quel semplice movimento. Crollarono tutt'attorno creando una scossa pari a quella di un piccolo terremoto.

«Ops!»

«Attenta!» gridò Kyle spaventato. Evitò con un balzo un enorme ramo che gli cadde addosso. Alice guardò alcuni topi correre via spaventati, altri erano rimasti immobili a tremare.

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