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"Ciò che un uomo può inventare, un altro può scoprire" Sherlock Holmes
S T E P H A N I E
I miei pensieri sono fissi su Emily.
Dopo ieri sera non si è piú vista in giro, non è nemmeno tornata a scuola con noi. Il pensiero che le sia successo qualcosa non mi abbandona mai.
Che le è successo?
Mi abbandono nervosamente contro l'armadietto senza smettere di torturarmi una ciocca ribelle dei miei capelli.
Se le è accaduto qualcosa io mi sentirei in colpa, e molto. Avrei dovuto restare vicino a lei, ed invece mi sono ubriacata per non pensare a Dexter. È stata una mossa da stupida. Già da tempo ho avuto problemi con droghe e alcol, non posso ricominciare.
Non devo.
Alzo la testa tra i vari studenti in corridoio, sono tantissimi cazzo, non la troverò mai. Ci sono poche chiome rosse non è difficile individuarla eppure non la vedo.
Dei, il cuore comincia a battere forte minacciando di uscirai dal petto.
«Sta calma Steph, sará andata a dormire da qualche amica»prova a tra tranquillizzarmi Roy non appena mi raggiunge.
«Non ha parlato con nessuno oltre a noi, da chi vuoi che sia? Le è accaduto qualcosa ne sono certa...» inizio ad immaginare gli scenari peggiori.
«Steph sei troppo paranoica, se parti con questa negativitá di sola prima mattina finirai per concludere la giornata strisciando» ridacchia. Il suo sarcasmo non mi aiuta, lo incenerisco con un'occhiata.
«Lei non se ne sarebbe mai andata senza avvertire, è troppo strano» inizio a camminare avanti e indietro nervosamente, gli occhi di Roy mi seguono ad ogni spostamento.
«E se si fosse...» «Dei!Smettila Steph, cosí fai preoccupare anche me!» mi rimprovera.
«Scusa tanto se mi preoccupo per la mia amica!» urlo.
Roy si avvicina e mi posa una mano sulla spalla. «Senti...» esordisce in un sussurro.
«Proviamo a chiamarla e vedere se risponde, intanto andiamo in sala relax, ci prendiamo un caffè e chiacchieriamo, normalmente» la voce di Roy è cosí calma che mi fa rilassare le spalle. Faccio due respiri profondi e rilascio laria accumulata.
