Progetto

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Progetto.

La mattina è fresca e brillante, ma dentro al conservatorio l'atmosfera è carica di nervosismo e aspettativa. Oggi è il giorno in cui la professoressa Pettinelli, insieme a tanti altri professori, annuncia il progetto di fine anno, e la sala è gremita di studenti ansiosi e curiosi. Mi siedo accanto a Angela, e nonostante le recenti conversazioni e il tentativo di avvicinamento, sento un nodo di apprensione nello stomaco.

La professoressa Pettinelli entra nella sala con passo deciso, e subito tutti si calmano. Il suo sguardo scruta tutti, conferendo un'aria di autorità e di serietà. Ogni parola che pronuncia porta con sé un senso di gravità che ci fa riflettere su quanto sia importante ciò che sta per dire.

"Buongiorno a tutti," inizia la professoressa, con un tono che non ammette repliche. "Oggi annuncerò il progetto di fine anno. Quest'anno, abbiamo deciso di fare qualcosa di speciale. Il progetto consisterà nella creazione e presentazione di un duetto che unisce due stili musicali diversi. Ovviamente la vostra performance, il lavoro e l'impegno influiscono sul voto finale per voi ragazzi dell'ultimo anno, sia chiaro."

Un mormorio di sorpresa attraversa la sala. Alcuni studenti sembrano entusiasti, altri incerti. Io, però, sento un peso sul petto. Il mio cuore accelera mentre mi preparavo a scoprire chi sarebbe stato il mio partner per questo progetto cruciale.

"Per garantire la varietà e la sfida," continua la professoressa, "abbiamo formato noi le coppie tra studenti con stili musicali opposti."

Sento il sangue gelarsi nelle vene mentre realizzo che sto per scoprire con chi mi toccherà lavorare. La professoressa Pettinelli inizia a nominare le coppie e, quando arriva il mio nome, un senso di ansia mi avvolge.

"Sarah Toscano e Angela Ciancio, siete insieme come duetto, musica e testo interamente creato da voi, siete liberissime di scegliere anche gli strumenti adatti a voi."

Il mio stomaco si contorce. Angela mi guarda, i suoi occhi riflettono sorpresa e disappunto. Anche io mi sforzo di mantenere un'espressione neutra, ma la mia mente è in preda al panico. Non posso credere che ci abbiano messi insieme. La tensione tra noi è palpabile.

"Non posso credere che ci abbiano messi insieme, quante probabilità c'erano?" sussurra Angela, con uno sguardo di incredulità.

"Neanch'io," rispondo, cercando di nascondere il mio stesso sconforto. "Penso che sarà un disastro totale."

La professoressa Pettinelli annuncia la conclusione della riunione, e gli studenti iniziano a disperdersi. Angela ed io restiamo sedute, ognuna persa nei propri pensieri. Il pensiero di dover lavorare insieme su un progetto di questa importanza mi preoccupa enormemente.

"Non so come faremo," dice Angela, alzandosi e guardandomi con un'espressione mista di frustrazione e preoccupazione. "Questo progetto potrebbe compromettere la carriera. Il cantautorato è una parte fondamentale di chi sono. Non posso permettere che un duetto mal riuscito danneggi la mia immagine."

Le sue parole mi colpiscono. Capisco la sua preoccupazione, ma anche il mio problema è serio.

"E per me?" rispondo, cercando di mantenere la calma. "Dovrò sacrificare la mia creatività per adattarmi al tuo stile? Non posso semplicemente ignorare che questo progetto è una grande opportunità per me."

Angela sbuffa, il suo volto è un misto di ansia e frustrazione. "Non è solo una questione di opportunità. È una questione di integrità artistica. Se dovessimo unire i nostri stili senza un vero piano, potremmo finire per fare qualcosa di mediocre."

Il suo commento mi fa sentire ancora più ansiosa. "Non sto dicendo che non sia importante fare un buon lavoro. Ma non posso ignorare che questo progetto potrebbe mettere a rischio la mia espressione artistica."

Angela sembra riflettere su queste parole, poi scuote la testa. "Non è che non voglio lavorare con te, ma è che non vedo come potremmo fare qualcosa di valido con due stili così diversi. Magari se ci fossero delle linee guida più chiare, sarebbe diverso."

"L'obiettivo è chiaro, è stato fatto apposta, stili diversi...E poi io cosa dovrei fare?" chiedo, sentendo la mia frustrazione salire. "Aspettare che ci venga data una soluzione già pronta? Dobbiamo trovare un compromesso, e non possiamo semplicemente lamentarci."

Angela apre la bocca per rispondere, ma poi si ferma e sospira profondamente. "D'accordo, sembra che non andremo da nessuna parte con questo atteggiamento. Forse dovremmo parlarne più a fondo."

"Certo," rispondo seccamente. "Ma dobbiamo essere oneste l'una con l'altra e trovare una soluzione. Non possiamo permetterci di fallire."

Le tensioni tra di noi sono evidenti e, mentre ci dirigiamo verso l'uscita, la nostra discussione rimane in sospeso. Il pensiero di dover collaborare con Angela mi lascia un senso di incertezza, e il progetto che doveva essere una sfida stimolante è ora fonte di preoccupazione.

Nei giorni successivi, il nostro lavoro sul progetto è caratterizzato da continue discussioni e scontri. Ogni volta che ci incontriamo, la tensione sembra aumentare. I nostri tentativi di trovare un equilibrio tra i nostri stili musicali sembrano sempre più faticosi. Ogni proposta che faccio viene accolta con scetticismo da Angela, e ogni idea che lei propone viene vista con sospetto da me.

Un pomeriggio, ci troviamo nel nostro studio di registrazione, circondate da spartiti e strumenti musicali. L'atmosfera è tesa, e la nostra discussione è particolarmente accesa.

"Non posso credere che non riusciamo a trovare una soluzione effettiva," dice Angela, la sua voce è tesa. "Ogni volta che proviamo a combinare i nostri stili, sembra che stiamo cercando di forzare qualcosa che non funziona."

"Non è che non stia cercando di fare del mio meglio," rispondo, cercando di mantenere la calma. "Ma se non troviamo un punto d'incontro, il progetto rischia di fallire. Non possiamo continuare a scontrarci così."

Angela scuote la testa. "E non posso semplicemente sacrificare la mia integrità artistica per adattarmi a un progetto che sembra condannato a fallire. Non posso, davvero!"

Mi sento sopraffatta e frustrata. La situazione sembra senza speranza e il nostro progetto, che inizialmente avrebbe dovuto essere un'opportunità, è diventato una fonte di conflitto e ansia.

"Non sto cercando di compromettere il tuo lavoro," dico, cercando di mantenere un tono pacato. "Ma dobbiamo trovare un modo per fare funzionare questo progetto senza che entrambi ci sentiamo sacrificati."

La discussione prosegue senza una vera risoluzione. Ogni proposta che facciamo sembra portare a nuovi disaccordi, e la nostra incapacità di trovare un compromesso ci lascia con una sensazione di frustrazione e impotenza.

Quando lasciamo lo studio, entrambe siamo esauste e deluse. Il progetto di duetto, che avrebbe dovuto essere un'opportunità per crescere e collaborare, sembra ora un pesante fardello. La nostra mancanza di comprensione reciproca e di direzione artistica ci lascia con il pensiero che, forse, non siamo pronte a superare questa sfida insieme.

La saluto velocemente pur di scappare da questa situazione, e la lascio in balia dei suoi amici che la stavano già aspettando in macchina.

Mentre cammino verso casa, rifletto su quanto lontano siamo arrivate e su quanto sia difficile collaborare con qualcuno che ha uno stile così diverso dal mio. Nonostante i nostri sforzi, il progetto rimane irrisolto, e la nostra capacità di trovare un compromesso è ancora incerta. La tensione tra Angela e me è palpabile e, mentre il tempo continua a scorrere, ci resta solo l'incertezza di come riusciremo a completare questo progetto che ci sembra sempre più difficile da affrontare..

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