Buon compleanno Dabi

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Davanti alla libreria solitamente vuota, si accalcò una piccola folla di ragazzine.

Non dovrebbe sorprendere, considerando che all'interno c'era il secondo eroe del Giappone, l'eroe alato Hawks, impegnato in una sessione di autografi.

Come suo solito il ragazzo sorrideva mentre le fan si sporgevano per ricevere la sua preziosa firma. Ormai si era abituato a questi eventi, erano parte della carriera. Quando finalmente lo lasciarono andare, l'uccellino volò via per non essere rincorso da qualche fan troppo molesto, il suo quirk era parecchio utile in quelle situazioni. Veleggiò nell'aria per qualche isolato, atterrando poi su un tetto di un palazzo.

Guardandosi intorno si rese conto di essere arrivato nei pressi dell'agenzia di Endeavor, forse era il caso di andargli a fare un saluto, stranamente quel giorno non aveva ricevuto sue notizie. Sempre volando, si diresse alla finestra del suo ufficio. Non credeva veramente di trovarlo lì, di solito era sempre impegnato in qualche missione, ebbe invece fortuna.

Osservò l'uomo, era seduto alla scrivania e non stava facendo assolutamente nulla, forse stava sonnecchiando, aveva perfino gli occhi chiusi.

Noncurante del rispetto e della privacy, bussò alla finestra. Per la sorpresa, l'uomo accese le sue fiamme, alzandone la temperatura vedendo alla finestra Hawks. Gli aprì la finestra, lasciandolo entrare, anche se in quel momento avrebbe preferito farlo arrosto.

"Ti ho disturbato?" chiese Hawks, con il suo solito sorrisetto in volto.

L'uomo non rispose, era riuscito a spegnere le fiamme, ma sembrava ancora nervoso per la visita inaspettata.

"Cosa vuoi? Perché non sparisci?" sbuffò l'uomo.

Hawks gli rispose che era solo preoccupato per non aver avuto sue notizie e che aveva pensato di passarlo a trovare, allora l'uomo gli ripeté il suo invito ad andarsene.

Eppure qualcosa non quadrava nel suo comportamento, pensò Hawks, non sembrava il solito.

Vide che aveva il cercapersone spento, era lì che lo informavano sulle missioni da svolgere durante il giorno. Per come Hawks lo conosceva, Endeavor era un lavoratore instancabile, gli sembrava strano che avesse voluto prendersi una pausa, proprio adesso che la situazione era così delicata a causa della lega dei criminali.

"Non è proprio giornata per le tue sciocchezze" continuò Endeavor, strofinandosi la fronte come per un principio di mal di testa.

Ormai però si conoscevano, e sapeva che Hawks non sarebbe sparito solo perché glielo aveva intimato (o minacciato). Non avrebbe osato dire che erano amici, ma di certo non era un semplice collega.

Si avvicino ad un armadietto e tirò fuori una bottiglia di liquore con due bicchieri, versandone uno per sé e l'altro per l'uccellino, senza nemmeno chiedergli se lo volesse.

Senza prendere il bicchiere, Hawks si accomodò sulla poltrona e si fece serio "qualcosa non va?" chiese all'uomo, gli dispiaceva vederlo star male.

Sapeva bene che non era affatto un santo, ma sapeva che ne era consapevole e che adesso stava cercando di fare il suo meglio per rimediare.

"Non proprio" mormorò Endeavor, a disagio, come sempre quando cercava di aprirsi a qualcuno. Sorseggiò il liquore, come per darsi coraggio "Fuyumi sostiene che oggi dovremmo andare al cimitero... Dato che sarebbe stato il suo compleanno".

Evitò lo sguardo di Hawks, aveva già raccontato al ragazzo del suo primo figlio, sembrava parecchio interessato al riguardo, forse perché se non fosse morto avrebbero avuto la stessa età, magari sarebbero potuti andare d'accordo, essere amici, pensò triste.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 05 ⏰

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