-What does "friend" mean?
Cos'era un amico? Un traditore? Forse.
Hell Black's pov
Me ne sono andata. Quella casa di legno non la vedo più, e grazie al cielo!
Ero in bus, intenta ad andare a scuola e per poi non più ritornare. Ero così felice che mi sembrava di aver scontanto la mia pena per il carcere anche se non ho fatto nulla.
Il cielo è così bello che mi sembra irreale, eppure è vero. Il profumo di pioggia è sensazionalmente unico. Il suono delle foglie sfregarsi è così bello che prego che lo rifanno. Si sta così bene qui che non me ne andrei mai.
Mi hanno solamente aperto gli occhi. Quelle mie iridi nere pari al buio devono essere illuminate da raggi di Sole, da raggi di Luna e baciate dalla melodia della natura. Voglio che questo accade al più presto. Voglio sentirmi libera.
Con gli altri soldi che avevo tenuto nascosto a mia madre mi ero comprata solo qualche libro. Tra libri per la precisione. So che la scuola che sto per fare è complicata e voglio avere un lessico a posto quindi ho preso tra libri di letteratura classica. Non sono tutti una noia mortale, giuro!
Ho preso anche un telefono nuovo, o meglio me l'aveva regalato mio padre tanto tempo fa, ma mia mamma me l'aveva nascosto in camera sua. Fortunatamente l'ho visto, ho letto la lettera e l'ho preso. Ho già inserito tutti i dati.
Mentre leggo vedo avvicinarmi alla destinazione. Quando si ferma il bus allora scendo prendo la valigetta e vado all'entrata. Pioveva, quindi coprivo i libri con la mia maglia e con velocità corro sotto il portico dove trovo una ragazza.
<Il target dov'è?> Alza la voce per la pioggia. Prendo dalla mia tasca ciò che mi chiedeva e lei me lo mette sulla maglia. Prende il foglio con le stanze e legge il mio numero: <Stanza numero 400. La tua coinquilina ti sta aspettando, buona giornata!>
Credo che la buona giornata serva a lei che lavora praticamente sotto la pioggia.
Ringrazio e me ne vado. Seguo i cartelli che mi dicono dove sono i dormitori. Trovatili cerco la mia stanza. Era molto lontana dal centro, ma la camminata era piacevole se non fosse per i lividi che ieri mi aveva fatto lei. Sento come se mi stesse prendendo a pugni proprio adesso che busso alla porta.
Resisti, Hell. Solo un altro po'.
Vedo una bellissima ragazza dai capelli ramati e dagli occhi blu oceano aprirmi. I suoi occhi erani unici e bellissimi, mi ricordavano il mare e gli animali marini come i delifini e i cavallucci marini. Bellissimi. Sembra che lei abbia condotto una bella vita.
Siamo proprio differenti io e lei, l'unica cosa che portiamo in comune è la pelle bianca latte. Solo che lei ha le lentiggini alle guancie. È divina. È bellissima. È il Sole.
<Piacere, piacere, sono, sì, mi chiamo Hell Black e sono la tua nuova coinquilina> mi perdo nel discorso bloccandomi mentre scuoto la testa.
<Sono Heaven Hale, piacere> mi porge la sua mano e io mi tiro indietro. Pensavo mi tirasse uno schiaffo.
Entro in camera e lei mi mostra la mia stanza completa di letto a due piazze, scrivania, armadio e una stanzetta col bagno. La camera aveva due finestre e un comodino dove ci appoggio i libri.
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Love and Pain - I miei problemi
RomanceLa scuola dei sogni, quella dei ricchi la chiamavano. La scuola dai strani segreti, dagli strani giochi e anche dalle strane persone. Hell Black, protagonista femminile, si meritò l'iscrizione e si pagò la scuola con la borsa di studio. Intenta di...