Capitolo uno

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Capitolo Uno
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"Ho paura di non riuscire ad ambientarmi, Ni" Ammise Louis ansioso.

"Lou, devi stare tranquillo, andremo all'università, studieremo, andremo ai party, come tutti i ragazzi della nostra età." Disse Niall sicuro di sé.

Questo era il loro primo anno, erano riusciti, e non sapevano neanche come, ad entrare all'Università del Nevada. Apriva molte porte per il futuro ed erano eccitatissimi ad iniziare questa nuova esperienza.

Anche se Louis un po' meno del suo migliore amico. Non era mai stato a lungo via da casa, era davvero un mammone, e per lui, si che era una novità.

Tornò a guardare fuori dal finestrino, quando vide l'insegna dell'Università apparire. L'ansia cominciò a crescere, sentì le gambe tremolare e il respiro si mozzò. "Oh mio dio, Niall siamo arrivati, siamo arrivati!" Riuscì a dire a corto di fiato.

"Louis, sono sicuro che sarà l'anno più bello della nostra vita!" Gridò Niall euforico.

"Ragazzi calmatevi." La madre di Niall disse sorridendo. Louis, infatti aveva preferito venire qui con lei, perché l'idea di fare una scenata alla partenza della madre - soprattutto davanti a tutti gli altri studenti - gli dava i brividi. Si sarebbe sicuramente giocato l'anno e la reputazione. Per questo aveva deciso di sfogarsi a casa sua, piangendo come un bambino aggrappato a Jay.

La madre di Niall si diresse verso il parcheggio e fermò la macchina.
"Ragazzi vi devo accompagnare dentro?" Chiese premurosa.

"Ugh, io non credo che-" Borbottò Louis non volendo ferire i suoi sentimenti.

"Non siamo bambini, che figura ci faremmo?" Lo interruppe Niall, molto più diretto e menefreghista di lui.

I due ragazzi si diressero velocemente verso il retro della macchina per poter prendere le loro valigie, una a testa.
Tanto Louis avrebbe utilizzato sempre le stesse cose; una maglietta a maniche corte dell'adidas, un po' di canottiere e felpe, beanie, i suoi pantaloni stretti neri e le sue immancabili vans.
Era tutto quello di cui aveva bisogno durante l'anno.

Mentre Niall salutava sua madre, Louis ne approfittò per mandare un messaggio alla sua dicendole che il viaggio era andato bene ed era arrivato a destinazione sano e salvo - e si diressero verso l'entrata principale.

Già da fuori si poteva notare quanto il posto era effettivamente grande e affollato.
Il cortile principale era infatti pieno di ragazzi, alcuni impegnati a chiacchierare con gli amici e altri completamente smarriti e alla ricerca di informazioni. Matricole. Louis sorrise, più che altro a se stesso, sperando di non sembrare smarrito anche lui agli occhi dei più grandi.

Alcuni ragazzi seduti ad un tavolo attirarono la sua attenzione. Indossavano tutti delle magliette con alcune lettere greche. Confraternite, pensò Louis.

"Perché i ragazzi delle confraternite devono essere sempre così fighi?" Louis chiese continuando a osservarli di nascosto, completamente perso.

"Abbiamo gusti diversi" Niall rispose, sorridendo verso un gruppo di ragazze che attraversavano il corridoio.

Louis era sempre stato molto aperto sulla sua omosessualità, non l'aveva mai nascosta a nessuno. E nessuno sembrava curarsene. Durante l'estate si era informato e aveva saputo che quell'università era molto aperta, senza pregiudizi o discriminazioni, ed era stato contento di ciò.

Si incamminarono verso l'entrata principale del college, raggiungendo con un po' di fatica la segreteria.

Dietro la lunga scrivania si trovava una donna sulla quarantina, che stava dando probabilmente informazioni ad altri studenti.

Brotherhood ✩ l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora