Storie Spicy _ A che età smetti di scoprire il Se*so??

La prima volta di Gaia

Erano passati ormai molti mesi da quando avevo lasciato Loris e non ne potevo più.
Ero stanca di storie d'amore dove farsi male era l'unico risultato,
certo,
c'era di buono il sesso quotidiano,
ma oltre a quello questa storia non mi aveva dato altro sennon sofferenze e delusioni.

Ecco perché quando Elena mi aveva parlato del sito di incontri per scopare a cui si era iscritta qualcosa dentro di me si era acceso.
Niente legami né impegni vari
conosci qualcuno che ti piace,
osservi le sue foto, i suoi nudi esposti come una galleria di foto erotiche tra cui pescare,
vi scrivete, vi vedete
e concludete,
fine.

Niente di più niente di meno di ciò che mi serviva al momento per distrarmi dalla noia della nuova routine a casa dei miei.

Già essere dovuta tornare da loro dopo la rottura mi aveva abbastanza seccato,
ma l'astinenza,
quel bollore sanguigneo sotto pelle e tra le cosce a cui non potevo dare sfogo, quello no,
non mi aveva solo seccato, mi stava distruggendo...
Si perché quando si è giovani ed attivi sessualmente il corpo brama il contatto, la carne,
al punto tale che a volte assaporare una bistecca al sangue dopo mesi in cui non senti dentro di te un altro sesso può quasi farti bagnare,
costringendoti a stringere le cosce e a mandar giù il boccone lentamente
per paura di potertici strozzare.

Quella sera ero pronta come non mai
ed una febbre sovraeccitante aveva preso il controllo di ogni molecola della mia persona...
Finalmente dopo sole due chiacchiere ed una videochiamata stavo per raggiungere Mirko e Tea,
una coppia aperta di ragazzi di circa la mia età (31/29)
che mi aspettavano nella stanza di un albergo a pochi minuti di auto da dove una volta abitavo con Loris.

A 23 anni non si ha paura di buttarsi, anzi,
il rischio di questo incontro bizzarro, il non sapere per filo e per segno come sarebbe andata la serata, la luce blu dell'insegna "MonnaMour" del hotel con una brillante Rosa Rossa...
Tutta l'intera situazione aveva portato le mie cosce a scaldarsi,
il cuore a battere ad un ritmo esagerato,
il seno ad intorpidirsi
ed il calore che scendeva tra le mie gambe a bagnare le mutandine prima ancora del tempo.

Entrai,
lasciai i documenti,
scrissi ad Elena nome del posto e numero di stanza,
fosse mai che stessi per incontrare due maniaci (nonostante nel sito ci fossero le recenzioni delle persone incontrate prima di te che garantivano la riservatezza, la pulizia dei ragazzi e soprattutto le prestazioni).

Non ero particolarmente vestita quella sera, indossavo un paio di mutandine rosso vino di pizzo, un vestitino nero aderente che copriva poco sotto il sedere e dalla scollatura abbondante...
Niente reggiseno, le mie tette dovevano essere libere di respirare e,
strusciando contro il tessuto
si irrigidivano donandomi piccole scariche che contribuivano a rendermi piuttosto eccitata.
Avevo un bel tacco aperto, alto, tanto sapevo che le scarpe le avrei indossate per poco.
Bussai alla camera n.3 e subito mi aprí una ragazza bellissima, alta, dall'incarnato di porcellana e dai lunghi capelli rossi, lisci come la seta;
aveva gli occhi verdi ed indossava una camicetta da notte rosa, in lino, che la faceva apparire quasi come fosse già nuda per via di quella pelle cosi chiara che brillava nella penombra...le curve morbide, un seno tondo, perfetto...
Mi sorrise e mi invitò ad entrare.
Mirko era dietro di lei,
indossava un paio di jeans neri ed attillati,
le spalle ed il petto nudi parevano scolpiti, illuminati dalla luce di qualche fioca candela che avevano posizionato nella stanza per dare giusto un po' di luce, non troppa.
Anche lui slanciato, occhi scuri e profondi, capelli neri,
lisci, raccolti in una coda tirata... erano entrambi talmente belli che mi sentí arrossire.

"Dal vivo sei più bella che in foto"
mi disse Mirko non appena mi vide,
nel mentre
Tea mi stava già accarezzando lentamente il collo, alle mie spalle,
procurandomi brividi lunghi fino al sedere.
Arrossì ancora.
La mia fi*a era già tutta bagnata.