1. Fragili vite

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Hazel

Un passo falso e sono morta, devo fare più attenzione.

Spostandomi di angolo in angolo continuo a seguire il misterioso assassino di uomini, il principe Aaron, sono da mesi ormai che continuo a pedinarlo e a liberare le sue vittime, quindi devo stare attenta o ucciderà anche me.

Probabilmente vi starete chiedendo come faccio, io comune popolana, a sapere cose che la famiglia reale non direbbe ad anima viva, beh diciamo soltanto che sono brava ad ascoltare, ma torniamo a noi. Cazzo, sibilo a denti stretti, l'ho perso di vista, un rumore mi fa girare di scatto, o Dei per fortuna era solo un gatto, mi avvicino al bivio e guardo prima a destra e poi a sinistra, poi noto una luce lontana provenire da una casa, una porta che si apre e una sagoma, anzi due, che parlano, una si è appena affacciata l'altra è per metà dentro l'abitacolo, ti ho trovato.

Mi arrampico su delle botti di legno posizionate proprio vicino al muro che mi conduce sopra i tetti delle casette dei popolani, per fortuna sono tutte vicine e non devo fare troppi sforzi per arrivare sopra l'abitazione della sfortunata famiglia che sta notte ha preso di mira il principe. Analizzo la situazione, c'è una piccola finestra proprio sotto di me, entrerò da lì, la signora che ha aperto la porta deve essere una donna sulla cinquantina, probabilmente con più di un figlio, date le voci che provengono da dietro la finestrella, due maschi, non molto distanti d'età, la voce più acuta ripete che ha paura di scomparire proprio come tutte le persone dotate di poteri, quella leggermente più grave cerca di rassicurarlo con parole dolci, bene so già chi devo portare via, anche se non sarà semplice essendo un bambino.

Facendo meno rumore possibile lego la corda ad il caminetto dietro di me e mi calo poggiando i piedi sul muro dell'entrata, proprio sopra Leonardo e la donna, che continuano a parlare, la starà persuadendo a farlo entrare; apro la finestra, che stranamente non è chiusa a chiave, ed entro dentro la stanza dei due ragazzini, che si spaventano a morte <Chi sei?> dice il ragazzo più grande proteggendo con il suo corpo il più piccolo, sembra determinato, ma sta tremando, ovviamente a paura, però vuole comunque mostrarsi forte davanti al fratello, che scena dolce <Io sono qui per aiutarvi, non dovete avere paura> dico con la voce più gentile che riesco a fare, dovete fidarvi di me, per la vostra fragile vita <Mamma dice sempre di non parlare con gli sconosciuti> dice in un sussurro che quasi non riesco ad udire il bambino da dietro le spalle del fratello <Quell'uomo a cui ha aperto la porta vostra madre ha delle cattive intenzioni, vuole portarvi via dalla vostra casa, vi prego, voglio solo salvarvi> il più grande mi rivolge uno sguardo interrogativo <Come faccio a sapere che non mi stai mentendo?> nel mentre il minore gli tira la maglietta e gli sussurra qualcosa all'orecchio, un rumore di porta che si chiude mi fa capire che stiamo per finire il tempo <Anche io sono come lui, ho un potere, ma sono riuscita a scappare da lui> il bambino sguscia via da dietro le spalle del più grande e mi prende la mano, io lo guardo con tenerezza, poi il mio sguardo incrocia quello del più grande che fissa esterrefatto suo fratello <Victor vieni con me, per favore. Io mi fido di questa signorina, assomiglia a Sarah> il ragazzo, che ora so chiamarsi Victor, si avvicina titubante <Come dovremmo riuscire a scappare?> sollevata dal fatto che finalmente si sia fidato di me spiego come riuscirò a farli uscire <Vi prenderò sulle spalle uno alla volta e vi porterò sul tetto, poi dovrete soltanto seguirmi>.
Dopo aver portato il più piccolo scendo di nuovo per prendere l'altro fratello, prima di salire prende una foto e se la mette in tasca, suppongo che raffiguri lui e il fratello insieme ai loro genitori, anche se c'era una sagoma in più, forse si trattava di questa misteriosa Sarah <Rivedrai la tua famiglia, non preoccuparti> lui non risponde, si limita ad annuire titubante, non mi guarda mai negli occhi, non si fida molto di me.

Con un po' di fatica riesco a portare giù dalle case tutti e due i bambini, ho anche scoperto che Mike, il più piccolo, è un gran chiacchierone, mi ha raccontato tutta la storia della sua famiglia, anche le parti più tristi. Loro vivono in quella casa da generazioni, infatti viene chiamata 'Casa Baker', suo padre fa il panettiere e sua mamma lavora in una sartoria, sono conosciuti in tutto il paese e Mike ci tiene a precisare che ogni cliente che entra nella loro panetteria esce con un sorriso stampato sul volto, come se avessero appena ricevuto un pacco di caramelle (parole sue). Però da due anni la loro sorella maggiore, Sarah, è scomparsa misteriosamente, secondo Victor l'ha portata via il ragazzo che è entrato nella loro abitazione questa notte, purtroppo io so che ha ragione, lui spera anche che un giorno ritornerà, ma lei non potrà tornare, non potrà perché le è stato privato il diritto di vivere. Da quel che mi dicono era una ragazza di quindici anni appena compiuti, una scia di ragazzi la volevano per se (come dice Mike), ma lei aveva occhi solo per il suo fidanzato, Cedric, nonché suo futuro sposo. Dopo la sua scomparsa questo ragazzo non si è più fatto vedere, girano voci che sia andato a vivere da sua nonna, in una casa lontana dal paese, per cercare di superare la perdita, tutto questo è successo tre anni fa, io non ero ancora venuta a conoscenza del terribile segreto che nasconde la famiglia reale, quindi non avrei comunque potuto fare nulla, anzi quello era l'anno del mio fallito matrimonio, ma comunque un po' di tristezza mi assale.

Arriviamo a casa mia, dove abito da sola, e faccio sistemare i bambini nei due letti della camera al piano di sopra, sono esausti, Mike quasi non si regge in piedi, si sdraiano e porto delle coperte in più data la notte fresca <Avete bisogno di altro?> il piccolo apre di poco gli occhi e mi sorride senza dire niente, poi crolla come un sasso, Victor invece mi guarda con i suoi grandi occhi color nocciola, sembra preoccupato <Mi prometti che rivedrò la mia famiglia?> dice in un sussurro per non svegliare suo fratello, io gli sorrido dolcemente, comprendendo perfettamente i suoi pensieri <Domani o tra qualche giorno rivedrete tuo padre e tua madre, te lo prometto> mi avvicino a lui e gli rimbocco le coperte prendendo da sotto il letto un mio vecchio orsacchiotto, mi aiutava a dormire <Si chiama Otto, è un orsetto capace di scacciare via gli incubi. Era mio, ma puoi averlo tu> dico amorevolmente, i suoi occhi si illuminano <Grazie, signorina Hazel> abbraccia forte il pupazzo stringendolo a se, io mi dirigo verso la porta, ma la voce di Victor mi fa girare <Potreste lasciare una delle candele accese, per favore?> io annuisco senza smettere di sorridere, ha paura del buio proprio come me quando ero piccola, mi assomiglia tanto <Puoi chiamarmi Hazel e non c'è bisogno che tu mi dia del lei, dammi del tu, non sono coì vecchia!> ridacchio e lui fa lo stesso, sembra essere più tranquillo di prima <Buonanotte> dico socchiudendo la porta, lui mi saluta con la zampetta dell'orsetto <Buonanotte, anche da parte di Otto>.

Io mi dirigo verso camera mia, mi cambio e mi infilo la vestaglia di cotone che lascia scoperte le gambe dalle ginocchia in giù, facendomi venire i brividi, oggi c'è decisamente una brezza più fredda del solito, ma con le finestre chiuse si soffoca; mi infilo sotto le coperte e prendo il libro che sto leggendo, lo apro al punto dove mi sono fermata e mi perdo tra le parole, quando leggo tutto il mondo si ferma, ci sono solo io e la storia in cui vengo catapultata, mio padre dice che ho qualche problema per il solo fatto di saper leggere e di amare i libri, mia madre è colei che mi ha insegnato a leggere, dice che con la conoscenza si può fare tutto e io non potrei che essere più d'accordo. Sfortunatamente la stanchezza prende il sopravvento, mi addormento con il libro tra le mani, la candela ancora accesa e la luna che gioca a nascondino con le stelle, nascondendosi dietro le nuvole.


Angolo di un'autrice procrastinatrice

Questo è solo il primo capitolo, un'infarinatura di ciò che accadrà in seguito. Come vi è sembrata la nostra cara Hazel Quinn? Sicuramente ha una doppia vita molto particolare, non è da tutti i giorni fregare il principe e mandarlo dal Re a mani vuote. Ma soprattutto lei com'è riuscita a scoprire questo segreto della famiglia reale?

Fatemi sapere con un commento cosa ne pensate! :)

Per oggi è tutto, buona giornata, buon pomeriggio o per i notturni come me, buona notte miei amati lettori <3

-Star✩

꧁𝐃𝐨𝐮𝐛𝐥𝐞 𝐥𝐢𝐟𝐞꧂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora