Capitolo 1. Una pessima festa di Halloween

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Sono passati sette giorni e Lorenzo non mi scrive da questa mattina.

È quello che penso mentre fisso la nostra chat di Photogram, seduto su una sedia, vestito da vampiro.

L'avevo detto a Jenny che non volevo esserci, ma lei ha insistito guardandomi con i suoi irresistibili occhioni verdi e mi ha convinto come sempre. La festa di Halloween è stata organizzata dai rappresentati d'Istituto che hanno scelto come location una casa in vecchio stile coloniale francese, situata un po' in disparte ai piedi dell'Etna, tra boschi e campagne. C'è voluto un po' per raggiungerla e per fortuna ci ha accompagnati Daniel, il fratello di Jenny, perché mio padre non accetterebbe mai di portarci fin quassù.

Non ero molto entusiasta all'idea di passare il giorno di Halloween in un posto del genere, ma una volta messo piede in casa mi sono ricreduto. A quanto pare, la proprietaria era una vecchia signora che ha vissuto tra queste mura fino ai suoi ultimi giorni. Sua figlia e sua nipote si sono trasferite a Palermo da una decina di anni e tramite il web gestiscono l'affitto della casa. Quest'ultima è alta tre piani, tutta costruita in legno, con tanto di veranda e soffitta. Esternamente si vede che ha bisogno di una piccola ristrutturazione, ma l'interno è tenuto molto bene, contando numerose stanze e corridoi pieni di quadri e fotografie in bianco e nero. Ci sono tappeti ovunque e le camere migliori hanno le pareti fatte di tessuto. Capisco il motivo per cui i rappresentanti di Istituto hanno scelto questo posto per ospitare la loro festa di Halloween: la presenza di materiale esoterico è incredibilmente vasto. Non so se l'anziana signora era una vera strega, ma di certo le piaceva avere a che fare con la cultura magica di un tempo. Ci sono scope appese alle pareti, librerie piene di volumi inquietanti, strani orologi, candele, pietre e talismani sparsi sui mobili. Una vetrina in salotto contiene diversi oggetti dell'orrore, tra cui barattoli dal liquido scuro indefinito, un teschio con una stella a cinque punte incisa sulla fronte, un vecchio manuale sulla stregoneria e un pugnale rituale dalla lama ricurva.

Sarebbe tutto così magico e caratteristico, se non fosse per le persone e la musica.

La trap non è il genere che si addice a queste mura e i miei compagni di classe sono venuti tutti, compresa Stella, i gemelli Matteo e Francesco, Rita la loro scupina e il resto della gang tra cui Giorgio, Luisa, Marta e Paolo. Tutte persone che odio nel profondo perché fino a due anni fa mi prendevano in giro per il mio aspetto fisico. Giorgio e io abbiamo pure fatto le medie assieme ed eravamo quasi migliori amici finché non è entrato nella cerchia ristretta di Stella. Ovviamente, c'è tutta la scuola a questa festa, ma il loro gruppetto sembra perseguitarmi. Mi squadrano come se avessi qualcosa di brutto in faccia, ma è stata Jenny a truccarmi e devo ammettere che i nostri costumi si difendono molto bene. Lei si è travestita da strega. Ha già una ciocca di capelli verdi che sbuca orgogliosa dal cappello a punta e con l'eye-liner nero e le labbra color lime è perfetta. Samuel mi fa da controspalla, ma il suo vampiro è nettamente migliore del mio, grazie alla sua altezza e alla sua pelle naturalmente chiara. Vorrei essere nei suoi panni, anche se non pare apprezzare la sua mise. E infine c'è Liam che ha deciso di essere un lupo mannaro con i fiocchi. Oltre al trucco, si è comprato due orecchie a punta, una dentiera canina e due guanti pelosi con tanto di artigli. È una specie di lupo mannaro nobile, però, perché oltre a una camicia bianca e a un gilet nero ha messo un lungo mantello rosso sopra le spalle.

«Sono vampiro diventato mannaro», ha spiegato quando siamo venuti a prenderlo.

A ogni modo, potrei avere meno preoccupazioni, se Lorenzo mi rispondesse. Stamattina gli ho augurato il buongiorno e gli ho detto che ero un po' in ansia per la festa di stasera, ma la sua risposta è stata "tranquillo, andrà tutto bene, devi solo divertirti".

Già, solo divertirmi. Intanto non mi ha più considerato per il resto del giorno. So che anche lui aveva una festa a cui partecipare, ma alla fine non mi ha confermato nulla. Magari si sta così divertendo da non pensare a me.

2 - Echi Sommersi (Titolo provvisorio)Where stories live. Discover now