prologo

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Adeline:
29 luglio 2022...

Anche stasera papà è uscito.
È da 3 giorni che torna a casa tardi ed ubriaco, è stato lasciato da una "signora" perché lo riteneva possessivo e ora se la prende con me, infatti l' altra sera mi stava per tirare una bottiglia di vino sulla gamba, non credo di poter andare avanti così, stavo valutando il fatto di andare da mia madre.
I miei divorziarono pochi anni dopo la mia nascita, e quando mi chiesero con chi vivere non sapevo come rispondere, e sul momento scelsi papà, però sarei andata a trovare mamma molte volte al mese, ma non avevo effettivamente vissuto con lei per più di 3 giorni.
Vive a qualche paesino dopo il mio,non è difficile arrivarci, basta prendere un bus e fare 1 oretta di viaggio, lo faccio sempre da sola quindi non sarà un problema.
Il piano è scappare solo se anche stasera darà di matto, se succederà (e credo di si) preparerò uno zaino con le cose più importanti e andrò a prendere il bus che di solito passa anche di notte, poi starò a vivere da lei per un po', ovviamente le racconterò tutto.

qualche ora dopo...

Eccolo, sento le chiavi.
O mio dio sembra un barbone, ha in mano una bottiglia di birra ancora non finita e è tutto sporco.
«Ma che cazzo vuoi tu» mentre lo dice se la prende con il ventilatore, pensava che fosse una persona? ora sono certa che è bello ubriaco.
«Ciao anche a te papà...»
«Oh ma perché sei qui non ti voglio più vedere puttana.» sta traballando, sembra una gelatina.
Cazzo mi ha preso la spalla, la sta strizzando come una spugna...anche se ci provo non lascia la presa.
Cercai di girarmi ma senza successo.
«Dove pensi di andare adesso facciamo i conti, io so che il vero motivo per cui mi hai lasciato non è perché sono come dici tu possessivo e geloso, avevi un altro?!?!» mamma mia come urla.
Aia, mi ha tirato uno schiaffo, ma che vuole.
«Papà sono io,Adeline, non Emy, poi mi hai fatto male come ti permetti...»
«Emy puttanella, ma chi credi di prendere in giro, dimmi ora il motivo per cui mi hai lasciato sennò dovrò passare alle maniere forti.» mentre lo diceva, prese un pezzo di vetro dalla tasca, probabilmente era un pezzo di bottiglia, e me lo puntò contro.
«Papà ma che stai facendo?» cazzo sto tremando.
«Io non scherzo» intanto girava fra le dita il vetro come se fosse una matita.
«Papà stai andando oltre!»
«Beh lo hai voluto tu» prese il vetro e lo impugnò come se fosse una spada.
Cazzo devo scappare, feci per girare, ma mi prese il braccio e lo graffiò, merda, devo correre in camera.
Ok sono dentro, adesso devo solo preparare lo zaino e scappare dalla finestra.
«Non puoi nasconderti li a lungo,io rimarrò qui fino a quando non esci.»
Merda devo sbrigarmi.
Ok dentro lo zaino metto: soldi, magliette, qualche paio di pantaloni, intimo, telefono e credo basta.
Perfetto ora esco.
Scenderò piano piano sul tetto e poi mi butterò sul tappeto elastico in giardino, non sembra un brutto piano.
Ok ha funzionato.
Esco dal cancello e corro verso la fermata del bus.
Mi è rimasto 1 biglietto dentro la cover del telefono, perfetto.
Adesso devo solo aspettare.

10 minuti dopo...

Eccolo.
Salgo e dò il biglietto al controllore, e mi fa sedere.

WhatsApp=

Adeline: Mamma, papà ha dato
di matto, sto arrivando da te.

Giuly:Amore ti aspetto alla fermata
poi mi racconterai tutto.

Il posto comincia ad essere più accaldato, i sedili si riempiono di persone e mi ritrovo ad essere completamente a disagio, è pieno di vecchietti, io sono l' unica che ha ancora la pella non ristretta.
«Perchè sei qui tutta sola tesoro?» mi chiese la signora accanto a me.
«Beh sto andando da mia madre»
«Ah che bello! però sta attenta quando vai in giro di notte da sola»
Ok mi sta mettendo più ansia di quanta già avevo.
Però sorrisi.

50 minuti dopo...

Mentre scendo dal bus ripenso a quello che mi aveva fatto papà.
Se guardo il braccio sinistro mi vengono i brividi, è ancora aperto, e la prima cosa che dovrò fare appena torno a casa sarà medicarlo.
Ecco mamma.
«Tesoro, che bello vederti!»
«Anche io sono felice di vederti.»
Mi guarda il braccio con tristezza, e prese una garza dalla sua borsa.
Perché ha una garza lì?
Vabbè non mi interessa.
«Tesoro dimmi se fa male»
«Cazzo si, me la stai stringendo troppo»
«Okok così va bene?»
«Si meglio, grazie mamma»
«Dai ora andiamo che è tardi, domani mi racconterai tutto.

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