Capitolo 1

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In una calda e soleggiata giornata di metà Maggio a Vancouver regnava il caos tra turisti provenienti da tutte le parti dell'Europa e del Medio Oriente e il solito traffico presente nella città,Sarah passava quasi inosservata. Passeggiava tranquilla per le vie del parco più vicino al suo quartiere con la sua amata bicicletta,che aveva fin da quando era piccola.

Quando si stancò si sedette con Frannie su una panchina da poco aggiunta su quella stradina.

Si fermò ad osservare il parco: non era più quello in cui Sarah aveva trascorso la sua infanzia insieme alle cugine più grandi,ma sembrava lo avessero reso più moderno. ''È proprio un peccato.'' pensò fra se e se la ragazza dai capelli rossi mentre se ne stava lì seduta,decisamente nostalgica.

Erano anni che il parco non era più frequentato come una volta,facendo eccezione per qualche donna anziana che si sedeva e chiacchierava allegramente con chiunque gli passasse accanto o qualche donna che abitava nel mio quartiere mentre portava in giro il proprio bambino ancora nel passeggino.

Quel parco ormai piuttosto vecchiotto era il posto ideale dove nascondere un oggetto del genere:la lettera che Sarah scrisse tempo fa per Connor. Connor è il ragazzo di una relazione precedente,nonché il primo amore.Era finita davvero male,ma nonostante ciò alla fine Sarah superó tutto,anche se chiunque la conoscesse sapeva che in fondo sperava ancora che ritornassero insieme,e le sue amiche cercavano di invogliarla a far sì che lo dimenticasse.

Il problema era che Connor era il ragazzo con cui Sarah perse la verginità qualche anno prima. Per Sarah,perdere la verginità doveva essere un momento importante,voleva perderla con qualcuno di speciale,ma si accorse che Connor non era quello giusto soltanto qualche giorno dopo essere stata lasciata.Eppure l'avevano avvisata su come si comportava lui con le ragazze,ma lei aveva tenuto da parte le parole delle proprie amiche per poi ammettere che avessero ragione dopo la loro rottura. Ma,in fondo,non voleva ascoltarle perché era innamorata davvero di lui e anche se non voleva ammetterlo. Il primo amore è importante,e te lo porti dietro tutta la vita,che tu voglia o no. Sarah aspettò impaziente che Frannie andasse via,e quando successe estrasse dal suo zainetto a strisce bianche e nere la lettera scritta con tanto amore e tanto odio.

Controllò se qualcuno la stava osservando in quel momento: non c'era nessuno ed era piuttosto tardi,e tra poco sarebbe dovuta tornare a casa per il pranzo. Giocò con la lettera,un po' indecisa se farlo o meno,ma alla fine chiuse gli occhi e pensò che era giusto così. Prima di lasciare la lettera in quella panchina verdastra decise di ridarci un'occhiata per qualche strana ragione che non riuscì a spiegarsi e così la rilesse.

"12 Settembre 2013, Vancouver.

Caro Connor, firmerò questa lettera con solo la mia iniziale perché non voglio che le persone capiscano chi io sia e in ogni caso sarebbe improbabile dato che la nostra relazione è sempre stata abbastanza riservata perché secondo te era meglio così. In questo momento mi trovo seduta sul prato del mio giardino a scrivere cose che non vorresti mai ti venissero dette o cose che probabilmente sai già e fai finta di niente. Ma non puoi fare finta di niente,dopo quello che c'è stato fra noi due,o forse sei solo bravo a fingere di amare qualcuno.Ti ho amato teneramente,sei stato il mio primo e indimenticabile amore e ripenso atutti i pomeriggi passati al centro a prendere un gelato nella tua gelateria preferita. Ti ho amato teneramente per i tuoi capelli corvini e per i tuoi occhi color nocciola dove riuscivo sempre a leggere ciò che pensavi. Ho perso la verginità con te,che non è poco. Volevo fosse un momento speciale ma non è stato così,e tu me lo hai rovinato. E' questo il mio unico rimpianto. A pensarci adesso mi sembra una cosa così ridicola.

Ho letto in uno dei miei libri preferiti di un autore che probabilmente nemmeno conosci che la verginità si perde solo se dell'altra persona ci si fida veramente,e sinceramente: non mi fidavo di te,ma ero innamorata persa e pensai che forse mi sarei sentita meglio quando sarebbe finito. Non è stato così Connor,non è stato affatto così.

Così adesso mi ritrovo sola in questo giardino a chiedermi come mai il destino abbia riservato per me una persona che mi avrebbe fatto soffrire così tanto. Sai cosa? Sono cresciuta. Non sono più quella bambina che conoscevi,che si faceva convincere da tutto ciò che dicevi o che tanto meno si faceva usare da un ragazzo. Eppure se dovessi tornare io rifarei lo stesso errore di perdonarti,ancora una volta.perché ne è valsa la pena. Mi facevi sentire speciale,amata,anche se non era esattamente così. E' stato un periodo davvero felice della mia vita e non posso fare altro che ringraziarti per questo,nonostante il male che tu mi abbia procurato.

Sinceramente tua,S."

PS: Non vorrei fare la vendicativa e l'insolente,ma a letto fai davvero schifo. Fossi in te cercherei di migliorare prima di vantarmene in giro.


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