Prologo

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22/02/2013, Pittsburg

Ero una bambina felice e piena di sogni, alla quale piaceva molto i fiori soprattutto le margherite.
Era un pomeriggio pieno di sole e io ero nella mia cameretta a giocare con la mia bambola preferita: Miss Sissi fino a quando la mia mamma entra nella mia stanza con gli occhi gonfi, come se avesse appena finito di sfogarsi.
Io e la mamma vivevamo da sole da circa 4 anni dopo che il mio papà ci ha lasciate per un'altra donna. Da quel momento la mia mamma non la prese molto bene difatti avevo sempre dei lividi sulle mie piccole braccia e quando andavo a scuola gli altri bambini mi chiedevano cosa fosse successo e io rispondevo tranquillamente: "Sono inciampata sul tappeto per colpa del mio gattino Billy" (Billy era inventato).
Ad ogni modo, quando entrò la mamma, entrò anche una signora giovane, sui circa 30 anni, vestita in maniera impeccabile. Si chiama Alexandra.
Questa signora mi si avvicinò e mi disse che avrei dovuto preparare uno zainetto con le mie cose più care e dei vestiti. Io, intanto, chiesi ingenuamente "perché" e lei mi disse che avremmo fatto una piccola gita dove avrei incontrato altri bambini.
Inizialmente ero molto spaventata dall'idea di andarmene in un posto nuovo, ma Alexandra mi rassicurò dicendo che la mamma era d'accordo e che potevo stare tranquilla.
La mamma, fuori in giardino, mi diede un abbraccio, e poi rientrò in casa chiudendo il portone. Dopodiché salii in un suv nero che mi avrebbe portata in questo nuovo posto a me sconosciuto.
Una volta arrivata a destinazione entrai in questa enorme "casa" con all'interno altri bambini sia grandi che piccoli, ignara dal fatto che non sarei mai più potuta uscire per i prossimi 2 anni.

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