III

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«Tesoro, cosa succede? Ti vedo disperata!»

Era passata una settimana dal suo trasferimento. Con l'iscrizione non c'erano stati altri problemi, iniziava ad ambientarsi e aveva fatto amicizia con le altre ragazze della classe, andava anche abbastanza bene a scuola e fino ad allora i professori si erano rivelati contenti del suo livello (salvo l'insegnante di matematica, com'era ovvio).
Tuttavia l'essere arrivata per ultima aveva avuto anche degli effetti negativi come il dover decidere subito a quale club iscriversi. Poiché i club erano a numero chiuso ne erano rimasti solo due disponibili: il club di giardinaggio e il club di basket.
Doveva consegnare il modulo di iscrizione al club quella mattina (avrebbe finito per odiare i moduli di iscrizione per tutta la vita dopo quel trasferimento!) e non aveva ancora saputo scegliere, sua madre doveva aver capito dal suo sguardo che qualcosa non andava.

«Devo decidere a quale club iscrivermi...»

Suo padre alzò lo sguardo dal giornale e la guardò: «Perché non il club di musica? Suonavi il piano nella vecchia scuola.»

«Mi sarebbe piaciuto, partecipa anche la mia amica Iris, ma è già al completo purtroppo. Sono rimasti solo il club di giardinaggio e quello di basket.»

«Non credevo ti piacesse il basket.» La madre le mise davanti delle frittelle con lo sciroppo d'acero.

«Mi è indifferente, nella vecchia scuola alle ragazze non era concesso praticare sport che non fossero pallavolo, nuoto o danza, quindi in questi giorni ho dato un'occhiata per curiosità e alcuni miei compagni fanno parte del club. Ad esempio Kim.» Fiordalis cercò di evitare di nominare Castiel davanti al padre. «Il club di giardinaggio è più tranquillo, partecipa anche Ken.» Sapeva che nominare Ken non sarebbe stato un problema, invece. «E sapete che amo la botanica. Quindi ero indecisa tra andare sul sicuro o provare qualcosa di nuovo.»

«Io sarei più sicuro se optassi per il club di giardinaggio.» Suo padre bevve un sorso di caffè. «C'è il rischio che tu ti faccia male partecipando al club di basket. Potrebbe finirti un pallone addosso, in più non puoi fidarti dei ragazzi che fanno sport, credono sempre di poterci provare con qualunque ragazza.»

«Philip!» La moglie gli lanciò uno sguardo di rimprovero. «Fior, tesoro, scegli ciò che ti fa più piacere. Tieni conto che fa sempre bene provare qualcosa di nuovo ma è una scelta che andrà avanti per diversi anni e c'è il rischio che tu te ne penta se non dovesse piacerti. Se il giardinaggio ti piace e può farti sentire più a tuo agio, scegli il giardinaggio, almeno io farei così.»

Fiordalis annuì e finì di mangiare: «Grazie, mamma. Ora vado.» Tolse il proprio piatto e il proprio bicchiere, li mise nel lavello e tornò in camera per recuperare lo zaino e il modulo per il club. Diede un bacio sulla guancia ad entrambi i genitori e uscì.

Passò per il parco come tutti i giorni e vide Iris e Violet poco più avanti. Tempo prima si sarebbe sentita a disagio ad avvicinarsi ma stavolta non esitò e corse per raggiungerle: «Buongiorno!»

«Buongiorno, Fiordalis.» Iris le sorrise.

Violet le rivolse un sorriso dolce: «Buongiorno...»

«Allora, hai deciso a quale club unirti?» Iris andò dritta al dunque. Ne avevano parlato nei giorni precedenti, Fior le aveva chiesto consiglio.

«Sì, credo di aver scelto ormai.»

«Mi dispiace che sia il club di arte sia pieno...» Violet abbassò lo sguardo. «Mi sarebbe piaciuto molto vederti lì...»

«Lo stesso per il club di musica.» Iris annuì. «Mi piacerebbe vederti suonare il piano, un giorno.»

«Magari un giorno.» Fiordalis arrossì, in realtà non le piaceva esibirsi in pubblico. Per quanto riguardava l'arte... beh, era una frana in qualunque delle tre Arti Maggiori: «Tu suoni il basso, giusto?»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 13 ⏰

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