[IN PAUSA] 🧭ᴛᴜᴛᴛᴀ ᴄᴏʟᴘᴀ ᴅɪ ᴜɴ ʟɪɢʜᴛꜱᴛɪᴄᴋ🧭 // Felix x reader

Capitolo 25

quel giorno eravamo in cucina e io stavo pregando Felix di farmi assaggiare quello che stava preparando ma lui non voleva perché era una sorpresa, così io l'ho distratto dandogli un bacio e mi sono fregata un pezzo di cioccolata che stava sul tagliere.

lui per punirmi mi ha sculacciato. che stronzo.

alla fine ho scoperto che stava preparando la torta per il compleanno di Changbin... che cosa carina. Binnie è stato contentissimo.

invece un'altra volta...

stavi ancora sul letto. era passata una mezz'oretta e bbokari stava ancora tra le tue braccia.

'toc toc'.

senti bussare alla porta. lasci bbokari sul piumone, ti alzi di scatto con un sorriso sulle labbra e corri ad aprire. 

eri ancora con addosso solo la maglietta, ma non ti importava.

apri la porta e Chan ti sorride. 

per un millisecondo rimani delusa perché credevi di trovare Felix davanti a te.

lo sguardo stanco torna automaticamente sul tuo viso.

"Chris... ciao".

Chan entra nella camera e tu chiudi la porta dietro di lui.

il ragazzo si siede sul letto, stiracchiandosi il collo che emette vari 'crack'. si tiene su appoggiando le mani dietro di sé, con le braccia tese.

fa un respiro profondo.

tu stavi in piedi davanti a lui, incapace di muovere un solo muscolo. 

la sua espressione era impassibile, non un'emozione traspariva.

la tua d'altro canto era impaurita, e se non fosse per il ricordo di te che mangiavi la cioccolata di Felix che ancora occupava vivo la tua mente, saresti scoppiata a piangere.

"dove sono gli altri? dov'è San?" chiedi.

"sono ancora di sotto. tra poco andranno a dormire. San è tornato all'agenzia, doveva fare rapporto cosicché la compagnia possa coprire i danni morali. non preoccuparti, per oggi ne hai avuto abbastanza e probabilmente ne avrai ancora".

un brivido ti percorre la colonna vertebrale, dalla nuca fino al fondo schiena.

"t/n..." ti rivolge uno sguardo comprensivo. "siediti, per favore".

tu ti siedi accanto a lui, tentata di posarti invece sulle sue cosce.

fece un'altro respiro profondo.

"devi essere forte. non è stata colpa tua. non è stata colpa di nessuno".

il ricordo della cioccolata venne occupato da quello di Felix che ti spingeva in avanti facendosi investire dalla macchina.

"t/n, Felix ha avuto un trauma cranico". 

dice, mordendosi il labbro inferiore e tirandosi su posando le mani sulle sue ginocchia.

quella frase entra dentro di te, gelida, si insinua in ogni parte di te e distrugge ogni angolo del tuo essere. 

vieni trafitta al cuore da quelle semplici ma dolorose parole.

è stata solo colpa mia.

d'altro canto non volevi neanche crederci, da un secondo all'altro Felix sarebbe entrato dalla porta della stanza portando un piatto e una forchetta con sopra dei brownies caldi che aveva preparato apposta per te cosicché tu avresti potuto mangiarli come dolce dopo cena.