Ho concluso la scuola solo perché non sopportavo più mia zia Lara, hanno preso sul serio la mia decisione di vivere con loro, trattano Arya come una figlia, proprio ciò che volevo. Quando ci provano con me invece mi danno solo sui nervi, soprattutto lui. Suo marito. Alcune volte sembra geloso del mio rapporto con la piccolina. 

Un pomeriggio quando ha trovato Bruno a casa che giocava con Arya ha dato di matto, 

<non permetterò ad un pregiudicato di giocare con mia figlia> per quanto possa sembrare strano vedere un uomo alto quasi 2 metri, pieno di tatuaggi ovunque, muscoli enormi, giocare con una bambina di quasi un anno, non gli permetterò di trattare Bruno così. Quindi ci siamo fatti una bella litigata, le urla sono arrivate alle orecchie di mia zia, Arya si è messa a piangere, ma la bomba è esplosa quando ha provato a prendersi Arya.. 

<vieni con papà..> e lei si è girata verso di me.. ha alzato le sue piccole braccine.. io l’ho presa e lui se ne è andato sbattendo la porta.

Ha litigato con mia zia e poi se ne è andato a lavoro urlando qualcosa che non ho voluto ascoltare. 

Mi divido tra il “lavoro” e la mia piccola sorellina. 

L’organizzazione mi ha dato un pò di tempo per il lutto, e poi mi ha detto che dovevo fare un addestramento obbligatorio prima di partecipare a tutti gli effetti a questa vita. Intanto zio Vic, Bruno e Dario si sono occupati del resto. 

Loro cercano di insegnarmi i segreti del “mestiere”, tenendo a galla gli affari di mio padre, tenendo la pace con le altre famiglie, tenendo sotto controllo tutte le teste calde.  Faccio tutto ciò che mi dicono. Ma perlopiù fanno tutto loro.. almeno fino a quando non mi sentirò  pronto.

Gli uomini di mio padre con il tempo stanno imparando a portarmi rispetto.. Bruno mi insegna a difendermi, a usare le armi, pistole, coltelli, 

<devi essere sempre preparato a ogni evenienza> mi addestra personalmente, non mi lascia mai solo, ed io sto imparando a conoscerlo sempre di più, gli devo tanto, e mi fido più di lui che di qualsiasi altra persona. L’addestramento mi aiuta tanto a non pensare, arrivo a casa la sera tardi stanco morto. 

Arya dorme già.. mi siedo vicino alla sua culla, e resto un po a guardarla. 

Ogni giorno che passa assomiglia sempre di più a mio padre, se la vedrebbe mia madre si arrabbierebbe molto.. la immagino nella mia testa con quella sua voce squillante 

“due figli, due gravidanze, e somigliano tutti a lui” rido da solo.. cazzo quanto mi mancano. Mi lascio andare per un pò alla tristezza fino a quando non mi addormento così, qui con la mia unica famiglia. 

<Leo..> mi toccano la spalla.. e mi rendo conto che è mia zia.. 

<fammi posto..> mi sposto e si siede vicino a me.. 

<come stai? hai cenato?> 

<sto bene zia non preoccuparti di me> 

<certo che mi preoccupo anche di te.. sei mio nipote..> 

la guardo e l’abbraccio.. <lo so.. ma io sono grande..> 

<no, sei solo un ragazzino.. cosa fai durante il giorno? vuoi che ti aiuto a trovare un lavoro?> ecco che ci risiamo.. 

<lavoro durante il giorno.. lo sai già..> 

<intendevo un lavoro diverso..> 

<zia.. non funziona così.. non preoccuparti.. so ciò che faccio ok?> 

<va bene.. allora raccontami a parte il tuo lavoro, esci con i tuoi amici? hai una ragazza?> 

Io ci saròDove le storie prendono vita. Scoprilo ora