Il Destino di Nira - L'ultima Fiamma

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*Capitolo 1: Il Risveglio del Fuoco*

Nira aveva sempre sentito di non appartenere a quel villaggio. Le foreste che circondavano la sua casa le sembravano più familiari delle persone con cui era cresciuta. Ogni foglia, ogni albero, ogni soffio di vento sembrava parlare una lingua che solo lei poteva comprendere, una lingua antica e dimenticata. Ma nessuno le aveva mai spiegato il motivo di quella connessione, né perché sentisse dentro di sé un fuoco ardente, un potere che le bruciava le vene, come una fiamma in attesa di essere liberata.

Era cresciuta in silenzio, osservando, imparando da sola le cose che gli altri sembravano ignorare. La magia, dicevano, era una leggenda, qualcosa di cui parlavano solo i vecchi durante le lunghe notti invernali. Ma Nira sapeva che non era vero. Aveva visto accadere cose che nessun altro riusciva a spiegare. Le notti erano piene di sussurri e ombre che solo lei poteva percepire. E poi c'era quel sogno ricorrente: un castello in rovina, avvolto in fiamme blu, e una voce che la chiamava dal buio, implorandola di trovare il suo vero destino.

Un giorno, mentre si trovava vicino al grande fiume che attraversava il bosco, accadde qualcosa di straordinario. Mentre l'acqua scorreva rapida, una creatura emerse dalle profondità: un drago. Ma non era un drago qualunque. Era immenso, con squame che brillavano di un blu scintillante e occhi dorati che sembravano contenere millenni di saggezza.

"Ti aspettavo, Nira," disse la creatura con una voce profonda e risonante. "Il tuo tempo è arrivato."

Lei rimase paralizzata dalla sorpresa e dal terrore. Come faceva quella creatura a conoscerla? Cosa voleva da lei? Il drago si avvicinò lentamente, ma il suo sguardo non era minaccioso. Sembrava piuttosto triste, come se portasse un peso invisibile.

"Tu sei l'ultima Fiamma," continuò. "Sei l'erede di un potere antico, perduto nei secoli. Solo tu puoi riportare equilibrio in questo mondo in frantumi. Ma devi scegliere: accettare il tuo destino o fuggire da esso."

Nira sentiva il cuore batterle forte nel petto. Aveva sempre saputo che qualcosa di speciale ardeva dentro di lei, ma mai avrebbe immaginato di essere parte di una profezia. Il drago si allontanò di qualche passo, lasciando che le sue parole fluttuassero nell'aria.

"Se sceglierai la via del fuoco, non ci sarà ritorno," disse. "Dovrai affrontare nemici che neanche i più grandi guerrieri oserebbero sfidare. Ma se riuscirai, sarai ricordata come colei che ha salvato il regno."

L'aria attorno a lei si fece più densa, come se la foresta stessa stesse trattenendo il respiro. Nira chiuse gli occhi, cercando di calmare il tumulto che sentiva dentro. Le parole del drago rimbombavano nella sua mente: *l'ultima Fiamma.* Quel potere che sentiva crescere dentro di lei, il fuoco che le scorreva nel sangue, non era una maledizione. Era il suo dono. Il suo destino.

Quando riaprì gli occhi, sapeva già cosa avrebbe fatto.

"Io scelgo il fuoco," sussurrò.

*Capitolo 2: L'Inizio dell'Avventura*

Dal giorno dell'incontro con il drago, Nira non fu più la stessa. Ogni cosa nel suo villaggio sembrava insignificante rispetto alla missione che l'aspettava. Decise di lasciare tutto: la sua casa, la sua famiglia adottiva, e partì all'alba, con solo uno zaino leggero e un pugnale antico, trovato anni prima in una delle grotte sacre della montagna.

Camminava per giorni attraverso le terre desolate, fino a quando raggiunse le rovine del castello che aveva visto nei suoi sogni. Era esattamente come lo ricordava: mura annerite dal fuoco, torri cadute, e quella sensazione opprimente di un passato dimenticato. Qui, sapeva, avrebbe trovato le risposte. O la sua fine.

All'interno delle rovine, l'aria era gelida, e il silenzio era spezzato solo dai suoi passi. Ma quando raggiunse la sala principale, vide una figura alta, avvolta in un mantello nero, con un cappuccio che nascondeva il volto.

"Sei finalmente arrivata, piccola fiamma," disse una voce profonda, familiare. La figura si voltò, e Nira riconobbe la stessa creatura che le appariva nei suoi sogni: un antico mago, dall'aspetto spettrale, il cui corpo sembrava fatto di ombra e luce.

"Chi sei?" domandò Nira, stringendo il pugnale.

"Il tuo mentore," rispose lui, facendo un cenno che sembrava sciogliere le pareti stesse attorno a loro, rivelando una visione del passato. "Sono stato il guardiano di questo castello, e il maestro della Fiamma prima di te. Ora, tocca a te portare avanti il nostro compito. Ma il viaggio non sarà facile. Ti aspettano tradimenti, prove e, infine, l'incontro con colui che ti ha preceduta. Il Signore delle Ombre."

Nira si sentì sopraffatta dalle parole del mago. Il Signore delle Ombre era una leggenda. Una figura oscura che aveva distrutto interi regni con il suo potere. Ma se era davvero destinata a fermarlo, avrebbe dovuto allenarsi e imparare a padroneggiare il fuoco che le ardeva dentro.

Per mesi, Nira si allenò sotto la guida del mago. Imparò a controllare la Fiamma, a evocare la sua potenza con un semplice pensiero. Ma ogni volta che provava a padroneggiarla completamente, qualcosa la tratteneva. Un'ombra dentro di lei, un dubbio, un'insicurezza che non riusciva a scrollarsi di dosso.

*Capitolo 3: La Prova Finale*

Il giorno della grande battaglia arrivò più velocemente di quanto Nira avesse immaginato. Davanti a lei, oltre le colline, vide l'armata delle Ombre avvicinarsi, guidata dal loro signore oscuro. Il cielo era nero come la pece, e l'aria era piena di una tensione elettrica.

Ma Nira non era sola. Attorno a lei, gli abitanti dei regni avevano risposto alla sua chiamata. Guerrieri, maghi e creature magiche di ogni tipo si erano riuniti sotto la sua bandiera, pronti a combattere.

Il Signore delle Ombre avanzò verso di lei, alto e imponente, avvolto in un mantello di tenebre che sembrava assorbire la luce stessa.

"Sei venuta a morire, ultima Fiamma?" disse, la sua voce piena di disprezzo.

Ma Nira non vacillò. Stringendo il suo pugnale e chiamando la Fiamma dentro di sé, sentì il fuoco crescere, più forte che mai. E in quel momento capì: la Fiamma non era solo un'arma. Era speranza, luce, vita.

"Non oggi," rispose, e con un grido, liberò tutto il suo potere.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 23 ⏰

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