Capitolo 1

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Finalmente capisco mio padre.
Mi guardo intorno e vedo centinaia di persone piangere davanti alla bara di mia moglie. Persone che non la conoscevano ma a cui lei ha salvato la vita.
Per tutti oggi era il funerale di Ladybug, nessuno sapeva chi c'era dietro la maschera.
Pochi sapevano che anche Marinette era morta oggi, e le cose dovevano restare così.
Sento una leggera pressione alla mano e abbassando lo sguardo vedo mia figlia che cerca di non piangere mentre mi stringe la mano.
Capisco mio padre ma non sono lui.
Non posso essere lui per il bene di Emma.
Sono completamente impassibile, e non passa inosservato.
Dopo alcune ore interminabili torno a casa con mia figlia. Mi hanno offerto in tanti il loro aiuto, ma io non avevo bisogno di nessuno. Io avevo bisogno di lei.

10 anni dopo
Sono 10 anni che mia madre è morta, sono 10 anni che mio padre è il padre migliore che potessi avere. Non l'ho mai visto piangere in 16 anni di vita, lo vedo sorridere tutto il tempo, però lo vedo. Vedo quanto gli manca mia madre, manca anche a me.
Da quando è morta sono cambiate tante cose, per esempio ci siamo trasferiti a New York.
"Tesoro sbrigati che fai tardi a scuola" sento mio padre che mi chiama dal piano di sotto e lo raggiungo.
"Papà, posso farti una domanda?" gli chiedo mentre mi siedo per fare colazione.
"Certo principessa" dice mentre gira i pancake.
"Cos'è un miraculous?" termino la domanda e vedo mio padre bloccarsi completamente "oggi su ogni social é la "giornata dei miraculous", bhe in realtà lo è oggi da 10 anni, non me ne é mai importato nulla perché qua a New York nessun supereroe ha queste cose strane"
Passa qualche secondo e mio padre ancora non risponde.
"Quando tu e mamma abitavate in Francia, si dice che Parigi era protetta da supereroi che avevano appunto questi miraculous e che 10 anni fa hanno finalmente sconfitto ogni minaccia, Zara ha sentito che in occasione del decimo anniversario della loro vittoria faremo qualcosa a scuola in memoria o qualcosa del genere credo"
"Mi sembra... interessante" dice alla fine mio padre dopo qualche secondo di pausa "Quando abitavo a Parigi ne avevo sentito parlare, ma niente in particolare"
"Capisco" mi sembra tutto molto strano "Beh io allora vado a scuola, ci vediamo dopo papà, ti voglio bene "

"Dovete scegliere una coppia di supereroi e farne una presentazione" dice la professoressa "ovviamente chiunque scelga ladybug e chatnoir farà più lavoro degli altri, qualcuno si offre?"
Nessuno risponde e allora alzo la mano "Perfetto Agreste, ricordo a tutti che avete 3 settimane di tempo". Mentre la professoressa assegna le altre copie penso che io non so nemmeno cosa siano ladybug e chatnoir.
"Sei fuori di testa, hai presente quante cose dovrai scrivere? Con pigella e tigre viola scrivo due robe e 10 assicurato" mi dice Zara mentre usciamo dall'aula alla fine della lezione.
"Cosa sono ladybug e chatnoir?" le chiedo con la testa immersa nelle nuvole. La mia amica si blocca immediatamente "Amica mia, mi dici questo tu che vivevi a Parigi?"
Ed ha ragione, non ha alcun senso che io non ne sappia nulla, se hanno vinto 10 anni fa io avevo 6 anni belli e compiuti. Non ricordo nulla.

"Papà hai mai sentito parlare di ladybug e chatnoir?" chiedo a mio padre mentre apparecchio la tavola "devo fare una presentazione su di loro ma io non li conosco."
"Non c'è molto da sapere, sono solo due cretini che si atteggiavano da supereroi pensando di salvare tutti quando non sono nemmeno stati in grado di salvarsi tra di loro. O meglio chatnoir non è stato in grado di salvare ladybug, per quanto ne so lei era sempre stata perfetta." dice stringendo il manico della padella da dove sta cucinando "si perfetta ma incosciente, ha sempre creduto di poter fare tutto da sola anche a soli 14 anni. completamente irresponsabile"
"Non volevo farti arrabbiare" le mie parole lo fanno girare dalla mia parte "no tesoro, non mi hai fatto arrabbiare, la verità è che io non so niente, questa è solo roba che gira ovunque da anni ormai. non posso aiutarti, mi dispiace"
Mente. Lo so perfettamente. Glielo leggo negli occhi che mi sta mentendo spudoratamente. Sa molto più di quello che dice, ma non indagherò vista la sua reazione ad una domanda stupida. Decido quindi di ricambiare in modo forzato il sorriso forzato che mi sta facendo.

Tutto completamente sbagliato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora