16.

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Mentre Lucas si allontana dal ospedale dopo aver cacciato Elizabeth, non può fare a meno di sentirsi male dentro per ciò che ha appena fatto. Sa che la sta proteggendo, eppure non riesce a dimenticare il dolore negli occhi di Elizabeth quando l'ha cacciata via da lui. Continua a camminare con passo lento e tormentato, tormentato dai dubbi e dal senso di colpa dentro di sé.
"Che diavolo ho combinato?”
Lucas continua a camminare attraverso le strade della città, la mente in tumulto con i pensieri e le emozioni contrastanti. Sa che ha fatto a Elizabeth ciò che era necessario per tenerla al sicuro, ma allo stesso tempo non può fare a meno di sentirsi come se stesse commettendo un enorme sbaglio.
Si rifugia in un vicolo vicino e si appoggia contro il muro, cercando di ricomporsi e di calmare i battiti del suo cuore innervosito.
Lucas guarda il cielo buio sopra di sé e si sforza di controllare la sua agitazione. Sa che deve restare calmo e lucido per proteggere Elizabeth, anche se ciò significa tenerla a distanza.
"Devo rimanere concentrato e rimanere lucido...", mormora tra sé e sé, come se cercasse un modo per convincere sé stesso che ha fatto la decisione giusta.
Continua a camminare ripensando in continuazione alla sua decisione con i sensi di colpa che lo assalgono….decise così di prendere il telefono e chiamarla
Uno squillo…due squilli….tre squilli…niente non risponde
“Cazzo sono un deficiente devo andare a casa sua”...(Dopo una mezz'ora arriva a casa di lei)
Bussa un po' di volte chiamando il suo nome
“Elizabeth sono Lucas rispondi ti prego scusa sono stato un deficiente davvero…”
Non riceve nessuna risposta dalla altra parte
"Elizabeth ti prego"
Mentre continua a bussare alla porta e a chiamare Elizabeth a gran voce, Lucas comincia a preoccuparsi. Sa che lei non lo dovrebbe ignorare e si rende conto che qualcosa potrebbe non andare per il verso giusto. Deciso, prova a spingere la porta con cautela per vedere se è aperta o no.
nonostante sia preoccupato per l'assenza di Elizabeth a rispondere alla porta, si rende conto che questa è stata chiusa a chiave dall'interno. Comincia a bussare di nuovo con più insistenza, chiamando il suo nome a gran voce ancora una volta, ma senza ottenere ancora una volta risposta.
ancora preoccupato per la mancanza di reazione di Elizabeth dietro la porta, si distrae e viene bruscamente interrotto da il suono del suo telefono. Lo estrae dalla tasca e dà un'occhiata allo schermo, vedendo che proviene un numero sconosciuto.
"Pronto? Chi è?" chiede Lucas con tono nervoso, ancora preoccupato per la mancanza di reazione di Elizabeth dall'altra parte della porta e ora anche per la chiamata misteriosa.
Lucas è colto completamente alla sprovvista quando sente la voce di Elizabeth dall'altra parte del telefono. Ascolta attentamente le sue parole e il tono di panico nella sua voce, capendo subito che c'è qualcosa di sbagliato.
"Elizabeth? Sei tu?"
Il cuore di Lucas batte forte nel petto mentre attende la sua risposta, desiderando di sentire la sua voce per rassicurarsi del fatto che sia al sicuro. Continua a fissare preoccupato la porta chiuse del suo appartamento mentre aspetta la sua replica...

Ciao ragazzi come state vi e piaciuto questo mini capitolo?
Saranno un po' tutti corti in questo periodo di scuola scusate spero vi piaccia e niente alla prossima....
Baciiii giulia

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