We're strong.

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Ero all'aereoporto per aspettare Cara, la mia migliore amica, era sull'aereo, non la vedevo dal duemilaetredici, esattamente due anni fa, lei si è dovuta trasferire a Madrid per lavoro dei suoi ma mi aveva promesso che quando avrebbe compiuto diciott'anni sarebbe tornata, precisamente ieri, ha preso il primo aereo per tornare da me, a Londra. La chiami.
«Denise?»
«Cara dove sei?»
«Sono dietro di te.»
Terminai la chiamata mi girai e vidi i suoi capelli biondi scuro scompigliati, ci abbracciamo fortissimo.
C«Dei cosa mi racconti?» mi chiese mentre mi metteva un braccio dietro il collo
D «Tante cose, quando te ne sei andata Lana e Rudy stavano insieme ora non più e non puoi capire, Rudy ci ha provato con Anne la "nuova" migliore amica di Lana, e lei si è baciata Freddy, il ragazzo di Anne.»
C«Quel cesso?»
D «E bene si però si è fatto carino. Tu invece che mi racconti?»
C «So che mi ammezzerai per non avertelo detto ma preferivo dirtelo di persona.» mi pose la sua mano e vidi un piccolo anello di fidanzamento.
D «Cara Rey cos'è quest'anello?!»
C «È il mio ragazzo, Oliver, è simpaticissimo, ti piacerà.»
D«Sono più grande di te di ben undici mesi e non ho ancora il ragazzo invece tu hai un'anello di fidanzamento?»
Nel mentre che io e Cara facevamo le stupide un ragazzo mi venne addosso
D «Oddio!Scusami tanto.» per un attimo mi squadro da capo a piedi poi disse
X «Niente.» e se andò.
C «Era carino eh.»
D «Cara sei fidanzata.»
C «Beh io lo stavo dicendo per te.» alzò lo sguardo al cielo.
D «Cara non vado addosso ad un ragazzo e me ne innamoro, si ammetto che era carino.»
Presi la macchina e ci avviammo per andare a casa mia, Cara resterà da me per un po', la mia era una delle tipiche case di Londra nè troppo grande nè troppo piccola, è quello che mi posso permettere per un lavoro part-time. La camera degli ospiti, ovvero da adesso in poi di Cara, è al piano superiore una graziosa cameretta bianca con in fondo alcune impronte delle mani di tutti i colori a formare una specie di prato, la mia invece è a tinta unita di un'azzurrino chiaro, con qualche foto e cornici di me con la mia famiglia o con Cara.
D «Cara io devo andare all'università tu invece che fai?»
C «Vengo all'università con te devo continuare gli studi.»
D «Okay, vieni.»
Presimo la macchina e ci avviammo alla "State University".
D «Io oggi ho storia, biologia, calcolo e geologia tu cosa vuoi fare?» controllò il foglietto delle lezioni e rispose
C «Biologia e calcolo.»
D «Okay tu hai ancora un paio di ore libere, tieni questa sono le chiavi della macchina ti consiglio di andare a disfare le valigie e andare a fare compere, io adesso vado nell'aula ventisette, geologia qualunque cosa tu ti serva io sono lì.»
C «Capito Mamma» in tanto gli squillo il telefono sul display intravedi il nome "Oliver"
C «È Oli io vado ci vediamo dopo ciao Denise.»
Mi avviai per andare nell'aula ventisette, entrai con due minuti in ritardo ma meno male che c'era il professore Friedich che non nota mai l'ora in cui arrivi ma basta che ci sei, l'aula era semipiena mi misi ad uno una fila di banchi vicino a Rossel
R «pagina cinquecentoquaranta.» Mentre Ross mi diceva la pagina in cui stavamo un ragazzo si sedette vicino a me mi chiese
X «Pagina?»
D «cinquecentoquaranta»
X «Grazie, sono Micheal piacere.»
D «Denise.»
M«Ti ho visto in corridoio con Cara.»
D«Cara? Come fai a conoscerla?»
M«È la ragazza di mio cugino, Oliver.»
D«Uh non lo sapevo.» dissi mentre mi sistemavo la ciocca che mi era scesa davanti ai miei occhi e sorrisi.
M «Cosa farai per le vacanze?»
D«Starò con Cara tu?»
M «Madrid.» gli squillo il telefono sul display vidi il nome "Sophia"
D «La tua ragazza?»
M «Si.»
Sophia era una bella ragazza e soprattutto superava ogni aspettativa.
P.F «La lezione è finita ragazzi,potete andare.»
D «Io vado ciao Micheal!»
M «Denise?»
D «Si?»
S«Micheal!»
M «Hei»
Mi avvia per andare nell'aula cinquantaquattro per storia, arrivai precisa a lezione e la Professoressa Gredys annuncio
P.G «Bene ragazzi alzi la mano chi di voi fa calcolo oggi.» con le mani alzate c'ero io, Micheal che mi aveva seguita ma si era messo in fondo, Rossel con cui seguo tutti i corsi, Lana, Anne, Rudy e Freddy.
P.G «Very good, io e il professore Ultimuno, ovvero mio marito, avevamo pensato si andare a fare una specie di camposcuola alla grande Expo 2015 di Milano chi vorrebbe aderire deve compilare quest'autorizzazione e portare cinquecento sterline. La lezione è finita, il prof di calcolo, ve lo voleva dire lui ma io l'ho detto alla mia classe» ammaccai un sorriso e uscì dalla stanza
M «Pigeon tu ci vai?»
C «Pigeon?»
M «Ciao Cara, Pigeon è un nomignolo che ho dato a Denise.»
D «Si okay, adesso ho calcolo cosa vuoi da me?»
M «Faremo la strada insieme allora tu ci vai al Expo?»
D «Penso di si.»
C «Expo? Vedo anche io?»
D «La professoressa di storia e il professore di calcolo ci hanno invitato a fare un viaggio all'Expo e parteciperanno solo chi farà lezione di calcolo bisogna dare cinquecento sterline, tieni ho preso un'autorizzazione anche per te.»
Entrammo nell'aula e io e Cara ci sedemmo al penultimo banco seguite da Micheal, come sempre.
P.U. «Ragazzi penso che avrà fatto la lezione di storia già saprà tutto» annuimmo «bene allora partiremo l'Expo dovrete dare cinquecento sterline alla professoressa Gredys e consegnarli anche questa autorizzazione compilata ovviamente potete sia venire che non, partiremo tra una settimana so che è troppo tardi per dirvelo ma ci dispiace so che siete responsabili quindi farete tutto per domani.»
C «Denise ti darò io le cinquecento sterline, mi ospiti a casa tua e per i miei genitori sei come una figlia quindi non ci sarà alcun problema.»
D «Sicura?»
C «Al cento per cento!» disse sorridendo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 14, 2015 ⏰

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