prologo

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Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre.
Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura".

Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro.

Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido.

Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata.

Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.

Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.

La commissione di Amici a breve ascolterà gli inediti e le cover che porterò all'ultima audizione che forse mi permetterà di accedere alla selezione finale. Ora mi trovo appoggiata con la schiena al muro a passarmi nervosamente la bottiglietta d'acqua tra le mani.

Il canto è l'unica cosa che faccio con passione e con voglia da quando sono piccola.

«Iris Brambila» mi chiama un uomo calvo sventolando un foglio in aria. Okay, è il mio momento.

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L'audizione è andata discretamente, poteva sicuramente andare meglio, ma non mi lamento. Nei prossimi giorni chiameranno chi dovrà tornare a settembre per la selezione in puntata e gli studios sono un insieme di ragazzi e ragazze che camminano qua e là.

Mentre sono intenta a seguire la folla per raggiungere l'uscita il mio cellulare squilla. Il numero di nonna lampeggia sullo schermo perciò mi affretto a rispondere per non farla preoccupare inutilmente.

«Nonna! Ciao!» esclamo. Evidentemente però per raccontarle il mio provino devo aver rallentato il passo perchè è un secondo ciò che passa prima che qualcuno mi superi con una spallata facendo cadere il mio cellulare sul pavimento. «Ma come ti permetti!» sbotto.

Lo sconosciuto mi dà le spalle, vedo soltanto due spalle ampie fasciate da una maglietta nera a mezze maniche e dei capelli scuri.
«Sto parlando con te!» continuo a gridare ed è solo a questo punto che il tizio si gira nella mia direzione inchiodandomi con due iridi color ghiaccio.

«Prego?» chiede con un sorrisetto sfacciato.
Merda. Gli occhi azzurri sono contornati da una linea di matita nera, le braccia solcate da vene prominenti e le dita smaltate di nero e inanellate. Sto sognando qualche angelo nero per caso?

Indico il cellulare ancora rivolto con lo schermo a terra, il ragazzo ride prima di chinarsi a raccoglierlo. «Ops» dice porgendomelo. Lo schermo è ridotto in mille pezzi.

I polsi fremono dalla rabbia mentre osservo il cellulare rotto che i miei nonni non possono permettersi di ricomprarmi in questo momento. «Ci avevo speso due mesi di stipendio!» grido ma il tipo sembra impassibile.

È un ultimo modello e ho passato i mesi a raccogliere i soldi per comprarmelo senza chiedere nulla ai miei nonni.

«Scusa, vorrei che me ne importasse qualcosa» risponde, sfacciato come pochi.
«Sei uno stronzo!»
«Okay. Posso andarmi a fumare una sigaretta adesso, milanese viziata?» continua mentre io lo fisso interdetta. Iris, trova un equilibrio tra il picchiarlo e l'andartene, ti prego.

«Come hai fatto a...» balbetto e lui indica i fogli che tengo stretti al petto senza farmi finire. Proprio lì dove c'è scritto che vengo da Milano.

«Che scaltro» dico, sarcastica, a braccia conserte, lui mi rivolge un'occhiataccia prima di darmi le spalle e lasciarmi in mezzo al corridoio degli studi di Amici con il cellulare distrutto in mano.

Chi sei sconosciuto dagli occhi di ghiaccio?

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spazio autrice
hello! io sono mich per o vecchi e per i nuovi e ogni anno scrivo storie sugli allievi di amici che maggiormente mi ispirano🙌🏻🙌🏻
devo fare due premesse che faccio ogni volta:
1) la storia è completamente frutto della mia fantasia perciò qualora gli avvenimenti/ comportamenti non dovessero essere veri è per questo.
2) sono accettate qualsiasi critiche o  consigli benchè siano fatti con educazione, sono qui per imparare.
detto questo spero che quest'avvenuta vi piaccia, io mo sento molto ispirata...ci sentiamo presto e vi aspetto nei commenti💗 -mich

fine line~ //trigNo amici24Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora