Liceo

43 5 2
                                    


La vetrata dell'ufficio del professore, si affacciava alla veduta del paesaggio solare e afoso di quei giorni. Mancava quasi un mese alla fine del primo anno, le lezioni si svolgevano placide come i movimenti degli studenti che vagavano strisciando i piedi a terra o cincischiando fuori al cortile, stesi sul prato, sotto il sole estivo. Per evitare scottature e di dover grattare via strati di pelle morta, avevano provveduto a usare varie lozioni per godersi il sole senza controindicazioni.

Le partite di Lacrosse non si svolgevano più, il campo era vuoto e si poteva vedere qualcuno allenarsi correndo intorno al campo, tanto per passare il tempo ma sotto l'occhio vigile dell'insegnante responsabile.

Stiles stava seduto di fronte a un Adrian Harris corrucciato. Dopo aver passato il suo primo peggiore anno alle superiori, dopo aver perso il suo migliore amico, nonché fratello, dopo aver rotto definitivamente i buoni rapporti con il padre, si era dovuto ritrovare in quella stramaledetta piccola stanza con il professore. L'aula aveva l'aria calda e così afosa che la sua fronte aveva iniziato a condensare. Le guance rosse e il sudore che scendeva lungo il suo viso, andavano a percorrere e designare il suo profilo. Leccava qualche gocciolina salata di sudore che scendeva sulle labbra andandole a inumidire.

Sentiva la gola secca, la sua salivazione aumentava e ingoiava quella in eccesso, il proprio pomo si muoveva lento come la penna nera e sfumata di marrone a sfera del professor Harris, che scribacchia sul registro scolastico la nota disciplinare. Stiles ne aveva avute abbastanza di note e punizioni, sempre per colpa di quello scorbutico e acido di Hale che sedeva poco distante da lui. Gli rivolse il proprio sguardo, era seduto con un'espressione piena di rabbia e fastidio, le labbra arricciate in una smorfia infantile, le braccia poggiate lungo i braccioli della sedia, le gambe distese e sui talloni faceva dondolare i piedi. Il viso pallido era deturpato da un livido viola sullo zigomo sinistro, un segno del pugno di Stiles, un qualcosa che lo fece sorridere soddisfatto e un ghigno di piacere si disegnò sul viso del castano che tornò, dopo poco, a guardare di fronte a sé. Il dolore che provava per il pugno ricevuto di ricambio del moro e del calcio tirato sullo stinco, non era nulla, rispetto al godimento e alla soddisfazione di aver deturpato quel viso tanto bello e al tempo stesso ripugnante.

Il professore alzò lo sguardo su entrambi, stanco e irritato di dover riprendere nuovamente entrambi. Il professor Harris ed altri, li avevano visti azzuffarsi troppe volte per i corridoi, durante e dopo le lezioni o durante le partite e negli spogliatoi. Era come se quei due non avessero nessuna intenzione di evitare di mettersi le mani addosso, eppure avevano pensato malignamente che avrebbero potuto fratturarsi a vicenda con qualche pessimo e pericoloso scherzo così che avrebbero risolto molto prima la questione, con la dipartita di uno dei due. Sospirò, iniziando poi a muovere le dita sulla superficie del tavolo, facendole tamburellare in un lento ritmo cadenzato.

« Non credo che voi due abbiate la capacità di evitare guai e di evitare una definitiva espulsione » disse strascicando con la voce nasale e acidognola, facendo risvegliare dal gongolio di piacere Stiles, riportandolo alla sua attenzione. Scrutava entrambi con sguardo annoiate e stanco, sistemandosi gli occhiali sul ponte del naso iniziò a elencare le loro punizioni. Per un mese avrebbero sistemato l'aula di chimica e rassettato gli spogliatoi dopo ogni lezione di educazione fisica. Questo avrebbe compreso dover pulire ogni cosa, anche i disastri che avrebbero potuto lasciare i loro compagni.

Derek Hale si drizzò sulla schiena, poggiò i piedi saldi a terra, le mani strette sui braccioli. Aprì la bocca incredulo e con gli occhi sbarrati iniziò a protestare « Ma professore, un mese? Insomma, potrebbe gravare sul mio rendimento e... » ma non servì a nulla quel lupo scorbutico e acido, come lo definiva Stiles, fu interrotto dal ghigno infastidito del professore che rispose: « Quale rendimento, signor Hale? Veda invece di prenderla come un'occasione di migliorare i suoi voti.» il moro sembrò cambiare completamente, offeso e vergognandosi di quella accusa, incastrò la testa tra le spalle.

From Hate to LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora