Capitolo 1: Noemi o Giada?

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Sempre le solite ragazze, o se la tirano o sono inconquistabili..
Così, entrai in un gruppo e conobbi questa stupenda ragazza che si chiama Noemi.
In quei giorni degli idioti ruppero una gamba a Lara, la mia migliore amica.
Noemi mi distraeva ed era rilassante, dopo pochi giorni si iniziò a preoccupare per me e non mi voleva nemmeno far praticare il parkour perché aveva paura che io andassi alla gara con il ragazzo che aveva spezzato la gamba a Lara e così perdendola avrei dovuto affrontarli tutti e 5.
Per mia sfortuna e per il mio stupidissimo carattere non ascoltai Noemi, e così vinsi la gara, e il brutto e che mi fecero nero lo stesso, Noemi si arrabbiò e mi tenne il muso per qualche giorno.. dopo due giorni gli scrissi un poema, e lei si addolcì e mi perdonò.
Ma dato che nel gruppo c'era anche lei, purtroppo vide un lato di me che lei credeva "falso".. in realtà volevo solo divertirmi e scherzare ma lei la prese seriamente e mi accusò di fare il doppio gioco ma cercai di spiegarle che non era così e così litigammo furiosamente e non ci sentimmo mai più..
Poco prima di andarmene dal gruppo, volevo conoscere l'amministratore.. era una ragazza bellissima, piena di carisma, con un sorriso lucente e sensuale, ma ero convinto che aveva qualcosa dentro che non volevo dire a nessuno così le scrissi.
Era così dolce e divertente, il suo nome è Giada. Parlammo per quasi un'ora e poi mi disse che succedeva, io in chat la zittì e le diedi appuntamento per domani di incontrarci in spiaggia verso la sera.
Passò un giorno ed era li, mi avvicinai a lei sedendole proprio accanto.. mi spiegò che la sua vita non era proprio rose e fiori e che a pochi mesi da lui la sua amica si sarebbe trasferita in Brasile.
Gli diedi la mano e la strinsi forte, gli misi l'altra mano sulla guancia, e le mordicchiai il labbro inferiore senza baciarla, e così le dissi questo; "ci sono molte persone con cui ti puoi confidare ma tu.. ci siamo conosciuti da 1 giorno e tu mi hai detto tutto questo, sei una ragazza stupenda ma stai attenta con chi ti confidi".
La feci alzare, e dandole la mano la feci ballare come se ci fosse la mano e intanto ridevamo entrambi, a un certo punto mi prese per mano e iniziamo a passeggiare parlando di quello che avevamo passato in passato.
Era stupenda, non mancava niente in lei, ma era questo il dilemma.. ero innamorato o volevo solo proteggerla e non farla toccare da nessuno?, Non lo sapevo proprio.
Violentemente ma con dolcezza, mentre camminavamo, appoggiai la mano sul suo fianco e un'altra sul palmo della sua mano, la strattonai verso di me, e le diedi un bacio, e le lasciai così, con un bacio e con una frase; "se ti fidi di me, vieni a questo indirizzo, e se davvero ti fidi, ti lascio questo bigliettino e se verrai aprilo".
Lei era curiosa ma vi posso assicurare che non vide quello che c'era scritto nel bigliettino finché non venne da me.

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