Le otto sfide.

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Prima di leggere

Abbiamo utilizzato immagini create con ai per rappresentare fisicamente gli esseri magici che incontra. Chiediamo scusa se lei compare sempre con capelli e abiti diversi, ma purtroppo l'ai non sempre rispettava le nostre consegne. Comunque speriamo che la lettura vi piaccia.

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Cammino sulla via del ritorno verso il castello contenta per gli acquisti fatti al mercato.

Questa mattina ero in procinto di preparare i miei impacchi, quando ad un tratto, mi sono accorta che la mia scorta di erbe mediche fosse terminata. Per questo motivo mi ero ripromessa che, dopo pranzo, sarei andata al mercato: ed eccomi qui, tutta contenta, con la mia cesta carica di erbe mediche, come salvia, lavanda, basilico, menta, aloe e papavero.

I commercianti storcevano il naso, vedendomi così entusiasta di fronte alle loro mercanzie; avrei voluto comprare anche della mandragola, ma non volevo destare ulteriori sospetti dal momento che viene definita "erba delle streghe", a causa della sua vaga forma umanoide che ha portato la fantasia degli uomini a rappresentarla come una sorta di omuncolo vegetale. Poveri stolti! Non è altro che una radice utile per guarire le loro infezioni.

Non importa... troverò un altro modo per procurarmela!

In questo momento, per come sono annebbiata dai miei pensieri, non mi accorgo di essere arrivata ad un bivio: a sinistra c'è la strada che percorro ogni giorno, ma è estremamente lunga; dall'altra c'è la foresta incantata, o almeno, è così che la chiamano.

Mi trovo di fronte a un dilemma: devo assolutamente arrivare al castello prima che faccia buio.

Non sono una ragazza superstiziosa, ma il luogo in cui abito è il nido di numerose leggende: una di queste è quella in cui si narra che le fanciulle non debbano assolutamente essere da sole nel bosco appena tramonta il sole, poiché si aggira un lupo che sazia la sua fame solo con il sangue di giovani ragazze.

Per essere ancora più precisi, secondo la leggenda, è il nostro conte a trasformarsi in lupo.

Ovviamente, io non credo a queste fandonie, tuttavia è meglio essere cauti: preferirei non fare brutti incontri!

Guardo il cielo e il sole è ancora alto, ma se imboccassi il sentiero più lungo non riuscirei mai a tornare a casa prima del tramonto; mentre se mi inoltrassi nella foresta incantata...

La foresta incantata è un altro mito che infesta i ricordi d'infanzia di molti di noi, abitanti del villaggio: si dice che sia la dimora di molte creature magiche che chiedono agli esseri umani che attraversano il loro territorio di completare delle sfide. Nel caso non riuscissero a completare le prove assegnate, la loro condanna è quella di diventare i servitori delle creature della foresta.

Ah poveri popolani! Vittime della loro ignoranza e della loro superstizione. Una foresta non è altro che una foresta e gli unici che la abitano sono dei dolci animaletti.

E dal momento che non ci sarà nessuno a farmi del male, né nella foresta né al tramonto, non vedo perché non dovrei scegliere la strada più breve per arrivare al castello.

Ho i piedi gonfi per aver lavorato tutta la giornata ai miei unguenti e per aver camminato fin lì; scegliere la strada breve non significa mica barare, giusto? E poi, adoro gli alberi, le piante, i fiori... Sono nel mio ambiente naturale! L'odore dell'erba fresca e dei fiori mi fa sentire viva.

Cammino, toccando di tanto in tanto la corteccia degli alberi che incontro sul mio cammino: gli alberi di noci, castagne e grandi querce mi fanno ombra con le chiome dei loro rami. Mentre fantastico nei miei pensieri, però, mi rendo conto di essermi persa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 05, 2024 ⏰

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Il mistero del castello di Schwarzwald: Le Otto SfideDove le storie prendono vita. Scoprilo ora