Chi ha letto "matrimonio di convenienza" non può perdere questo libro. Si tratta di un dark romance ambientato a Londra nel 1800. Atmosfere cupe e soprannaturali per gli amanti del genere, ma non solo. La protagonista è Mary Stanford. Alla morte del...
Jane Stanfield fu sepolta sotto un grande albero. Mary aveva scelto quel punto, perché sapeva che in primavera i rami spogli si sarebbero ricoperti di foglie e piccole ghiande.
La cerimonia funebre si svolse all'aperto e a un certo punto iniziò a piovere. La pioggia in quella stagione finiva quasi sempre per trasformarsi in un acquazzone e piano piano la gente cominciò a defilarsi. Facevano le condoglianze e poi si affrettavano a raggiungere il pesante cancello che delimitava il piccolo cimitero. Gli ultimi ad andarsene furono i vicini di casa, restarono solo quelli che contavano davvero.
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Zia Seti, sorella della madre, che era venuta dall'Irlanda non appena aveva saputo della disgrazia, Ray con il marito Samuel Harrington ed Antony, amico di famiglia.
Mary lo conosceva da poco tempo, era un uomo diverso dagli altri, taciturno, introverso, con una malinconia nello sguardo che l'aveva subito incantata. Ma poi, aveva scoperto di avere un figlio illegittimo e le cose tra loro erano cambiate. Lui era troppo occupato ad occuparsi del nuovo arrivato e lei non era più così convinta di volerlo conoscere meglio. Però, Antony era venuto al funerale di sua madre, questo contava.
Zia Seti, mastodontica al pari di un uomo, cercava di resistere al vento che sferzava la pioggia in ogni direzione, ma ormai la terra si era trasformata in un acquitrino e le scarpe sprofondavano nel fango rendendo difficili i movimenti.
Mary chiese a Ray e al marito di accompagnare la zia a casa. Lei sarebbe tornata con il pastore Renfield più tardi.
"Non è ancora il momento di congedarmi da mia madre" disse, cercando di convincere Ray a lasciarla dov'era. "Resterò fino a che non sentirò che è il momento".
Restò da sola con Antony che le aveva espresso il suo rammarico. Il silenzio li univa più di quanto avrebbero fatto le parole. Stavano uno vicino all'altra e tutti e due guardavano la terra che ricopriva la buca. Il dolore e la tristezza che la pervadevano, erano accarezzati dalla pioggia e quella figura maschile che resisteva insieme a lei, le trasmetteva forza, calore, vicinanza.
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Comparve all'improvviso la donna vestita di nero che era stata molte ore davanti alla casa degli Stanfield. Depose una rosa rossa sulla tomba di Jane e poi si allontanò senza voltarsi.
