Trilli||Jeremiah Fisher

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<<Trilli c'è sempre stata per Peter, eppure Peter ha scelto Wendy>>

Violet era sempre stata al fianco di Jeremiah, sin da quando prendevano il raffreddore gli stessi giorni quando erano piccoli: c'era sempre stata per ogni suo traguardo e per ogni sua difficoltà.
Lo aveva visto scoprire il cancro di Susannah, la sera del Ballo delle Debuttanti, e mentre tutti erano a divertirsi lei era lì, insieme a lui su quella sdraio, lasciando che sfogasse tutte le sue lacrime sul suo petto mentre cercava di calmarlo.
Era lì quando, dopo poco da quella notizia terribile, Belly gli spezzò il cuore dicendogli che non aveva mai smesso di provare qualcosa per suo fratello Conrad. Avrebbe voluto gridargli che per lei, invece, lui era sempre stata la prima scelta, che lo amava da quando avevano dieci anni: eppure rimase in silenzio a raccogliere le sue lacrime, ancora una volta.
Quando arrivò la notizia della morte di Susannah, il suo primo pensiero fu preparare una borsa veloce e correre da lui, consapevole quanto male potesse fare una perdita del genere: guidò sotto il diluvio, mentre le lacrime scendevano dai suoi occhi, e quando arrivò da lui l'unica cosa che seppe fare fu abbracciarlo.
Eppure, ogni volta che poteva, Jeremiah la lasciava da parte per dedicarsi a Belly.

<<Let, che ti succede?>> la fermò Conrad, mentre si aggiravano per il CountryClub in cerca di un posto dove dormire
<<Niente, Connie, stai tranquillo>> sospirò lei <<Non devi pensare a me mentre succede tutto questo casino>>

La sorella di Susannah, la zia Julia, aveva messo in vendita la casa a Counsins: Conrad era subito partito per cercare di risolvere tutto da solo, ma Jeremiah lo aveva scoperto ed era subito partito insieme a Belly.
Solo dopo aver scoperto dove fosse loro sorella, Steven e Violet li raggiunsero.

<<Mi importa sempre di te, a prescindere da ciò che accade>> le ricordò lui <<È per mio fratello, vero?>>
<<È solo che... perché proprio Belly?>> si fermò sul posto <<Sono sempre stata lì con lui, nei bei momenti ma sopratutto in quelli brutti: mi faccio a pezzi per riuscire a fargli capire quanto tengo a lui. Eppure è bastato un pomeriggio in macchina a farli tornare quelli di prima, lasciando me nell'oblio>>
<<Lo sai che ti vuole bene anche lui>> provò a consolarla Conrad, vedendo i suoi occhi iniziare a farsi lucidi
<<Non quanto io tengo a lui: lui sceglierà sempre prima lei di me>> realizzò lei <<E la cosa che mi fa più rabbia è che non capisco: non capisco come essere il tipo di ragazza perfetta che è lei, non capisco come renderlo felice come fa lei>> scoppiò a piangere, mentre il ragazzo la accoglieva tra le sue braccia

Rimasero lì per più di mezz'ora, mentre il cuore della bionda si spezzava per la centesima volta a causa del comportamento di Jeremiah, mentre continuava a domandarsi cosa fare per poter essere come lei.

<<Vi ho trovati>> proprio Jeremiah li interruppe, ma si bloccò quando vide le braccia di suo fratello abbracciare il corpo scosso della sua migliore amica <<V... che succede?>>
<<Nulla>> riuscì a sussurrare lei, asciugando le lacrime sulle sue guance <<Andiamo, abbiamo trovato questi per coprirci>> prese gli asciugamani che avevano trovato poco prima, per poi iniziare ad uscire senza guardare in faccia nessuno dei due
<<Sei un coglione>> confessò Conrad a su fratello
<<Che ho fatto?>> chiese il più giovane
<<La stai distruggendo, mentre lei prova a tenere in piedi i tuoi pezzi>> gli fece notare, per poi lasciarlo lì a riflettere su ciò che gli aveva appena detto.

Quella sera non parlarono più, ogni volta che Jeremiah tentava di avvicinarsi a lei, Violet trovava una scusa per allontanarsi e non parlare con lui.

<<State di nuovo litigando per lei>> rise Violet, ubriaca, guardando i due fratelli discutere durante la festa di addio alla casa che avevano organizzato
<<Violet stanne fuori>> le ordinò Jeremiah
<<Certo, tagliami fuori, tanto sei bravo a farlo>> sbuffò lei <<Tanto è lei la tua unica preoccupazione, giusto?>> continuò, alzando di poco la voce
<<Che stai dicendo?>> sospirò Jeremiah
<<La verità>> urlò ancora, sentendo le lacrime arrivare ai suoi occhi <<Sei qui a litigare di nuovo per lei, dopo tutto quello che ti ha fatto, solo perché ti è bastato un pomeriggio per far tornare tutto alla normalità con lei, e non ti rendi conto di cosa succede attorno a te>> buttò fuori

Non lasciò neanche che lui aprisse bocca, si allontanò correndo verso la spiaggia: l'unico luogo dove avrebbe sempre trovato un po' di tranquillità.
Si sedette sulla sabbia, lasciando che questa le sporcasse il vestito bianco che aveva indossato per l'occasione, e si lasciò calmare dal rumore delle onde.

<<V...>> sentì Jeremiah sedersi accanto a lei
<<Vorrei solo che mi amassi la metà di quanto ami lei>> confessò la giovane <<Vorrei che guardassi me con gli occhi innamorati con cui riesci a guardare lei nonostante tutto>>
<<Tu sei più importante di lei, V>>
<<Non prendermi in giro>> sospirò Violet <<Tua mamma diceva sempre che io e Belly eravamo destinate a te e a Conrad: mi diceva sempre quanto sognava i nostri matrimoni>>
<<Belly e Conrad sono destinati>> ammise lui <<Per quanto Belly possa avvicinarsi a me, una parte di lei sarà sempre legata a lui>>
<<Ero... sono io ad essere destinata a te, J>> confessò lei <<Solo che tu non sei destinato a me: il tuo cuore appartiene a Belly>>
<<Mi dispiace, V>>
<<In un'altra vita forse saremo destinati l'uno all'altra, J>> le lacrime ormai rigavano nuovamente il suo volto, mentre lasciava che la causa di esse la accogliesse fra le sue braccia.

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