PROLOGO

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DIECI ANNI PRIMA 

"Ne vuoi una ?" mi chiese un ragazzo davanti a me riferendosi alle fragole che vendeva , si sarà accorto che le stavo fissando da una decina di minuti?.....sentii un leggero calore alle guance segno che stavano cominciando a prendere colore , forse per l'imbarazzo , o forse solo per il fatto che mi stava fissando intensamente con degli occhi azzurri che ti davano l'impressione di essere caduta nel profondo dell'oceano lasciandoti senza fiato , ricambiai lo sguardo e gli annuii per accettare la sua offerta , non ero una persona molto aperta con le persone ma quel frutto a forma triangolare e di colore rosso costellato di piccoli puntini gialli era quel qualcosa che non mi sarei persa per qualunque cosa al mondo ,lui si mise i guanti neri e guardò la sua merce , e dopo alcuni secondi allungò la mano e prese un paio di fragole e me le porse con un sorriso stampato in viso , accettai portandone senza esitazione una in bocca ,ne presi un morso, erano buone , dolci al punto giusto , sorrisi e la finii in un altro boccone ..... "buone vero?" mi chiese lui e io annuii per la seconda volta , "sono buonissime " dissi e vidi un sorriso apparirgli in faccia , "quanto ti devo ?" chiesi ,

"Te le offro io".......

"No, davvero posso pagarle" affermai ma lui scosse la testa per negare.

."Okay posso ripagarti con un caffè, ma non oggi , non ho abbastanza tempo "

"la settimana prossima , mi trovi sempre cui , stesso posto , stessa ora " mi rispose lui accettando la mia offerta , lo guardai sorridendo , " Luna " mi presentai porgendoli la mano , lui la strinse piano , era calda e morbida , non sembrava la mano di un ragazzo che raccoglieva frutta e faceva quel lavoro , " Ash " disse per poi lasciare la presa , mi guardò ancora e poi si avvicinò a me ,

"ti do una cosa che ti farà ricordare la tua promessa" disse prendendo una rosa da sopra il tavolo vicino alle fragole , me la porse , era rossa, la accettai guardandola dolcemente ..... " grazie" lo ringraziai osservando ancora la rosa che avevo in mano , era la prima volta che un ragazzo mi dava qualcosa , sentii le farfalle allo stomaco per la prima volta , e capii la sensazione che le protagoniste nei libri che leggevo descrivevano , lo salutai con un cenno della mano e mi girai andandomene con un sorriso stampato in viso e con la sensazione che quella settimana sarebbe stata lunga e noiosa .

Entrai in casa e andai dritta in camera mettendo quella rosa in un vaso sopra il tavolo guardandola lentamente e perdendomi nei miei sogni , ma tutti i sogni hanno una fine e la fine di questo sogno era il rumore di un piatto lanciato per terra accompagnato dai passi di mio padre che si avvicinavano sempre di più verso la mia stanza facendo rompere le farfalle che sentivo nello stomaco, le rompevano una per una, lasciando che quella sensazione di felicità si trasformi in paura , paura pura , mio padre apri la porta di camera mia e si avvicinò arrivando a qualche passo da me , mi guardò negli occhi , mi sentii tremare , come se ogni goccia del mio sangue fosse stata prosciugata , mi sentii gelare , morire e risuscitare ogni secondo che passava , lui posò una mano sulla mia guancia e la accarezzò lentamente , " dove sei stata Luna ?" mi chiese con un tono quasi gentile , " ti avevo detto di avere solo un quarto d'ora , non hai paura delle conseguenze ?" chiese , come se non sapesse che la paura che provavo nei suoi confronti era così grande che riusciva a soffocarmi ogni singolo minuto in quella casa , sorrise e io capii che mi avrebbe fatto male , tanto male ..... " scusa " dissi sperando che quella semplice parola sarebbe riuscita a salvarmi , almeno quella volta , ma la sua risposta non tardò ad arrivare , la sua mano si fece strada tra i miei capelli per poi prendere la presa su di essi , non fiatai la paura era più grande del dolore " sai i tuoi capelli lunghi mi facilitano sempre la presa " disse e mi trascinò dai capelli buttandomi a terra per poi andare a chiudere la porta e tornare per cominciare a calciarmi senza esitare , è davvero così facile fare male ad una persona , essere genitori ti da la possibilità di fare tutto questo? , sentivo la sua forza nello stomaco , continuai a prendere i suoi colpi e quelle farfalle nello stomaco si trasformarono in puro sangue che vomitai per terra , lui prese il vaso con la rosa da sopra il tavolo cercai di fermarlo con la mano senza riuscirci , me lo lanciò addosso rompendolo sulla mia testa , sentii del calore umido suoi miei capelli , sentii come se tutte le forze che avevo se ne stessero andando piano piano , caddi per terra sbattendo la testa sul pavimento , la vista cominciò ad appannarsi piano piano e mentre lui continuava a colpirmi svenni avendo come ultima cosa vista la sua rosa rossa sopra il mio sangue rosso acceso , e dopo pochi secondi tutto diventò nero .

guilty as sinWhere stories live. Discover now