Quattordici ore. Quattordici lunghissime ore. È il tempo che ho impiegato per scappare da tutto quello che non ho mai voluto. È il tempo che ho impiegato per riorganizzare la mia vita. Ricominciare da zero. È il tempo che ho impiegato per convincermi di aver preso la decisione giusta. Non potevo più andare avanti in quel modo, non potevo più vivere in quel mondo che ho sempre odiato. Penso che un'altra ragazza al posto mio avrebbe amato vivere nel lusso e non fare niente per il resto della sua vita. Non si sarebbe opposta agli ordini dei suoi genitori, avrebbe accolto con piacere ogni loro decisione. Per il bene della famiglia avrebbe sacrificato la sua vita, l'importante era avere i soldi. Tanti soldi. Io non potrò mai essere quella ragazza.
Non potrò mai permettere a qualcuno di decidere per me. Non più. Ho sprecato un anno della mia vita, a combattere battaglie che sapevo essere perse già in partenza. Eppure, non mi sono arresa, ho lottato per i miei sogni, per il mio futuro. Fino a rimanere senza forze. Perché non è servito a nulla, se non a darmi una bella svegliata. Se fossi rimasta in quella casa un minuto di più, di me non sarebbe rimasto nulla.
Così ho agito. Non ho pensato alle conseguenze né a quello che stavo per perdere. Non ho pensato a nulla, se non a salvarmi. In pochissimo tempo ho preparato le valigie e svuotato il conto in banca, poi ho cercato un posto in cui nascondermi. O meglio, un posto per ricominciare da capo dove nessuno sappia chi sono. E la mia scelta è ricaduta su una piccola cittadina del Dakota del Sud, con poco più di millecento abitanti: Deadwood. Non ho fatto ricerche né prenotato un albergo in cui sistemarmi una volta arrivata, ho solo pensato a mettere quanta più distanza possibile tra me e Chicago. Avrei dovuto mettere a punto un piano visto che, quando arrivo dopo quattordici ore di auto, non so dove andare. Sono le dieci di sera e sono esausta.
Mi sono fermata poche volte lungo la strada, il tempo di fare benzina, darmi una rinfrescata e comprare una nuova scheda per il telefono. Non dormo da non so quante ore, quindi, al momento, non sono lucida.
Mi fermo lungo la strada, credo quella principale, e mi guardo intorno. Ci sono parecchie attività, molte sono chiuse. Tranne una sala giochi, una tavola calda e un pub, tutti in stile western.
Per mia sfortuna, non vedo alberghi o motel. Prendo il telefono dalla borsa per cercarne uno, ma scopro che la batteria è andata. Impreco. Non ho voglia di scendere a chiedere informazioni, ma non posso nemmeno restarmene qui chiusa in macchina. Non ho bisogno di attirare l'attenzione. Sconfitta, afferro la borsa e scendo dall'auto. Con le poche forze rimastemi, attraverso la strada per raggiungere il pub. Forse lì qualcuno può dirmi dove posso dormire almeno per stanotte, o fino a quando non troverò un posto tutto mio. Perché, è vero che non ho ideato un piano nei minimi dettagli, ma so che presto dovrò rimboccarmi le maniche e fare quello che non ho mai fatto in vita mia: lavorare e vivere per conto mio.
Arrivata fuori dal locale, il mio sguardo è attratto dall'enorme insegna in legno "Ross's". Da qui sento un gran baccano, musica ad alto volume di non so quale genere e gente che urla.
«Cerchi qualcuno?».
Sobbalzo nel sentire una voce femminile alla mia destra. Mi volto e vedo una ragazza dai corti capelli castani, che sta fumando una sigaretta appoggiata al muro del vicolo accanto al pub. Indossa una minigonna di jeans e un top nero, con sopra stampato il logo del locale. Lavora qui, quindi potrebbe aiutarmi.
«Sto cercando un posto» affermo, facendo un passo nella sua direzione, poi un altro.
«Che genere di posto? Uno per divertirti? O per fare soldi?».
«Eh?» mormoro confusa.
«Hai detto che cerchi un posto, ma non hai specificato di quale genere. Sei in cerca di divertimento o di soldi facili?».
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Ogni volta che ti guardo. Unthinkable
Romance✨SU AMAZON✨ Norah è una ragazza che fugge da un passato che le stava troppo stretto, che non le dava la possibilità di essere se stessa. Decide di ricominciare in una piccola cittadina a sud del Dakota. Forse non il posto ideale per una straniera pe...