Scusami in anticipo, perché la poesia che viaggia dentro di me non ha ancora raggiunto la mia mano. Perché le regole dell'apparenza vivono ancora dentro un corpo ormai consumato dai sogni?
È la città, sicuramente è la città. Evadere è l'unica soluzione per essere il soggetto del mio dipinto. Quand'è che la mia mano smetterà di parlare e comincerà a cantare canzoni d'amore? Lo voglio, è questo che voglio. Voglio poter essere la tua giornata.
Ti prego, non fraintendere le parole che le mie mani fissano sul tuo corpo. Non è amore, è vero amore. È l'amore per quello che ci circonda. È l'amore che il caro vecchio amico Pascoli scrisse al Fanciullino.
Non amo l'apparenza fisica ma quella psichica del tuo essere.
Vorrei chiederti molte cose e passare con te tutti gli alberi che vivono in noi.
La timidezza. Sì, credo sia la timidezza, la paura di tutte quelle persone dietro l'angolo. Stanno lì, ferme a fissarti. Fissano tutto di te: come ti vesti, i tuoi movimenti. Fissano pure le persone con cui, di sabato, perdi coscienza, e quelle che il venerdì corrono dietro un pallone di metallo colpito dentro una scatola di bugie.
La verità è che non riesco. Vorrei, ma non riesco.
La società, sì, credo sia la società. Abituati per vent'anni ad ascoltare le parole di un finto dipinto. Nessun vero colore ha mai toccato quella tela. Tutti lì, fermi ad ascoltare con gli occhi e non con l'unico vero mezzo che Lui ci ha donato.
Io non ho mai ascoltato, e forse è per questo che non riesco a parlare delle nuvole o della porta del mio vicino di casa.
Vorrei poterti incontrare, non per caso, ma grazie all'invito di una tua poesia. Vorrei parlare con te del perché le farfalle devono vivere solo una settimana.
Non so cosa sono ora e cosa sono stato, ma so cosa sarò.
Sarò l'arte che erutta dalla punta più alta della mia testa e scende lenta fino ai piedi. Mi fonderò con la terra ferma, che ferma non è. Sarò albero che ogni anno dà al mondo i suoi frutti. Frutti che progettano. Frutti che dipingono. Frutti che modellano. Frutti che cantano. Frutti che scrivono. Frutti che danzano. Frutti che riprendono la realtà di un regista. Grazie per essere Canudo.
Io e Te, un giorno, saremo albero Infinito.
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RaccoLti
PoetryRaccoLti è una raccolta personale di poesie che ho scritto nel corso degli anni e che continua a crescere e evolversi. Per me, la poesia è un richiamo profondo, un'esigenza che emerge quando è il momento di dare voce a pensieri e sentimenti che altr...