Condoglianze a tutti

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Tra le montagne dell'Iberia,
Fredde di colore,
Vidi il sangue, quel calore,
Fuoriuscire dall'arteria
Del colpito nostro Eroe.

Ci dispiacque a tutti;
Al Re nostro,
Ai suoi Paladini.
Immagino anco a quel Mostro,
Traditore e infame,
La notte sonasse un po' piú male.

Posto innanzi il Giuditio
Pregò, pianse, si giustificò,
Tento anche di scappare.
Ma  una gallina non fugge mai,
Mai davvero,
Dal suo pollame.

E quando ci ritrovammo
Noi eroi, eroi di certo,
Assetati del sangue
E del suo scorrer lento.

La conquistammo?
No di certo!
Non riuscivamo nell'intento
Di veder quel lembo di terra

Tanto ci faceva male,
Tanto il magon risale,
Quanto tempo buttato.
Quanto...

E d'oggi , Rolando,
Che né stato dei tuoi compari?
Son tutti allo sbando(!);

Morgante l'é morto,
Per il riso, si dice.
Ed ha lasciato un figliuol nano,
Figliuol d'una strega, si dice.

Gano, il bastardo,
Se non crocifisso, almeno s'é impiccato,
Come l'Iscariota codardo,
Non ha voluto affrontar il Giurato.

Olaf é tornato a casa sua,
Nella Danimarca.
Così il fiero Ferubras,
Via dal suo monarca.

Gli altri o son Morti
O son dispersi,
E di questo regno
Rimangono i resti.

Il frate tuo, Rinaldo,
S'é allontanato,
Un lembo di terra s'é salvo,
E a vita di quello si é curato.

Io, come il nostro cesare,
Son rimasto qui.
In attesa di essere perdonato,
Quando sarò lí,
Al cospetto del Santo rinato.

E di queste parole
Che scrivo a stento
Spero nel cuore
Ti rimanga il vento
Soffiante forte
Verso l'arme tolte.

                                  Notte Orlando,
                                  Astolfo.

I due Orlando bozzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora