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Ciao sono Viola ho 17 anni e questa è la mia fottuta storia.

***

Mi sveglio sono le 5 del mattino, alle volte mi chiedo perché cazzo non dormo fino a tardi ma ormai sono sveglia.
Mi alzo e controvoglia mi faccio una doccia, mi preparo già per la scuola tanto nella cartella non ci metto mai un cazzo.
Ormai fuori dalla doccia mi trucco e mi vesto, skinny strappati, maglietta, scarpe e via, inizia un'altra giornata di merda
Scendo in cucina e preparo un caffè per poi berlo, prendo le sigarette da sul tavolo,lo zaino, telefono e cuffie.
Esco di casa indosso le cuffie e prendo la bici, non so dove vado ma preferisco scoprirlo da sola magari l'istinto funziona.
Pedalo con la musica sparata nelle orecchie di due cantanti ancora non identificati, però è merda buona.
Arrivo in un parco, Roma è grande è vero ma non mi sono mai resa conto, anche se ci passo spesso, di questo parco periferico  ma sembra ben curato.
Mi siedo a terra appoggiata a un salice piangente mentre fumo una sigaretta, è così silenzioso qui come se nulla possa interrompere questa pace.

Pov Giorgio

sono le 4 del mattino e ancora non dormo per colpa della litigata con Allison, merda.
Decido di uscire e andare da qualche parte non mi interessa dove tanto l'istinto mi porta sempre dove vuole e io mi adeguo.
Prendo la bici e inizio a percorrere la strada fino a  fermarmi a un parco in periferia, sembra carino.
Mi siedo su una panchina, qui è silenzioso e non c'è nessuno, tranne una ragazza seduta a terra vicino a un salice piangente, ma chissene frega.

pov. Viola

È arrivato l'orario della scuola che palle, mi alzo e prendo la bici accasciata a terra e me ne vado, percorrendo il sentiero di sassolini vedo un ragazzo seduto a una panchina sembra tranquillo ma come dargli torto sto posto è pace.
Me ne vado e arrivo davanti scuola mi rollo al volo una canna aspettando lo stronzo del mio migliore amico.
Inizio a fumare, all'improvviso qualcuno mi ruba la canna.
G: sei la solita magari aspetti stronza
Io: si ti voglio bene anche io ma ridammi subito la canna, anche perché è l'ultima.
G: calma calma tieni
Io: grazie mano
G: la solita, dai Lolita andiamo in classe.
Io: così sia
Entriamo e ci accomodiamo all'ultimo banco come al solito, la prof entra e ci comunica che ci sarà un tipo nuovo in classe, bocciato un paio di volte.
Prof: ok ragazzi lui e Giorgio, bocciato due volte, entra.
Gio: bella regà, so Giorgio e niente.
Prof: siediti Ferrario.
Entra un ragazzo con una cresta in testa, skinny neri e maglietta oversize.
Si siede all'ultimo posto libero quello di fianco alla ragazza popolare, Susy, troia numero uno, povero ragazzo ascolterà quella papera per tutte le lezioni.
Il tipo alza lo sguardo e fa un cenno di saluto a Giulio, si conoscono a quanto pare.
Io: Lo conosci?
Giù: si facciamo parte dello stesso gruppo di amici.
Io: okok dai va bene
Inizia la lezione, la professoressa sta spiegando ma non mi interessa per niente la sua lezione, sento Susy parlare con il tipo nuovo ma non la degna di una risposta e nemmeno di uno sguardo, mamma mia che ridere.
Prof: Signorina Greco che ha da ridere?
io: dai prof non mi dica che non se ne per niente accorta, riprende me per una risata ma non la Marino perché sta facendo il filo a Ferrario che per giunta non se la calcola.
S: prof le giuro che non è la verità quella vipera antipatica è una bugiarda
Io:gallina spennacchiata giuro che ti faccio nera, tutto sono ma non bugiarda, ricordalo Susy
Prof: ora BASTA o state in silenzio o muovetevi a uscire dall'aula
Io: ma vaffanculo!!
Ed esco dall'aula senza un'altra parola, sta stronza.

pov. Giorgio

Sta gallina continua a parlare e a parlare non la degno di una risposta e neanche di uno sguardo, mi sta dando ai nervi cazzo.
Vedo la prof alzare lo sguardo e riprendere la ragazza vicino a Giulio, lei controbatte dicendo che la ragazza affianco a me mi fa il filo e questa le risponde  dicendo che è una vipera antipatica e anche bugiarda.
la ragazza controbatte dicendo a Susy che è una gallina spennacchiata, che non si deve permettere.
Esce mandando a fare in culo la prof e sbatte la porta.

pov Giulio

Non ci credo un'altra volta, poca puttana, prima o poi si farà espellere dalla scuola.
Aspetto la fine della lezione e la cerco, sarà in palestra o in giardino a fumare.
Vado fuori e la vedo fumare una sigaretta, con un sorriso da stronza.
Io: Lolita, ma che hai fatto
L: dai è stato divertente
Io: tu sei tutta scema, ma si lo è stato
Vedo Giorgio da solo e decido di fargli un segno per avvicinarsi a noi.
Se ne accorge e ci raggiunge, con una mano nella tasca e una che regge la sigaretta.
Io: oi Bro
Gio: ehi fratè
L: cià
Gio: tu sei una grande
L: lo so
Suona la campanella ed è segno di entrare in classe che sbatti.
Rientriamo e in classe non c'è il prof di mate ma la supplente, figo.

Pov Viola

si cazzo il prof di mate non c'è, ora liberaaaa
Prendo il telefono e metto la musica in cuffia, esco un quaderno e una matita e inizio a disegnare, adagiata su una canzone dei rapper senza volto, Mostro e LowLow.
inizio a cantare una piccola strofa della canzone.

"Io e Mostro ci droghiamo ed andiamo alle feste
Siamo come Erika e Omar, lui si traveste
Lei vuole andare in basso, fare touch down
Io fumo fino a che divento un tot down
Sei uno scemo hai portato tuo figlio a un mio concerto
È tornato, ti ha sgozzato, è andato a Studio Aperto
Poi mi sveglio sul divano tuo col cranio aperto
Tua figlia pareva una fica e invece blah
Tutti vestiti nero, in giro la gente ci guarda
Cinzia Araia, Rick Owens
In strada sono un fantasma
Tu fai troppe domande, sei un giornalista o una guardia?
Che strumento suono?
Io ti rispondo la spranga
Non mi puoi fermare
Non mi puoi fermare
Non mi puoi fermare
Non mi puoi fermare...."

Canto senza problemi a bassa voce, senza che nessuno possa ascoltarmi ma mi sento osservata, bho.

quella luce che sembrava lontanaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora