Era un giorno come tanti altri, un giorno in cui il mondo ancora ignaro di tutto, non si accorse dell'ombra che si stava formando all'orizzonte, l'ombra che avrebbe scombussolato in un paio di settimane tutte le loro vite. In un laboratorio all'avanguardia, scienziati pieni di ambizione si affaccendavano attorno a campioni di Necroscia, un insetto stecco dal corpo allungato e dalle sembianze simili a rami. I ricercatori erano intenti a svelare i segreti di questa creatura mistica, ignari che una nebbia di distruzione si stava preparando a calare su di loro. I raggi del sole filtravano attraverso le tapparelle, creando riflessi iridescenti sui contenitori di vetro, ma quel luogo, una volta luminoso e pieno di speranza, era sul punto di trasformarsi in un epicentro di paura e caos.
Il paziente zero era un ricercatore thailandese, Pawat Suriyachai, il cui sguardo brillava di entusiasmo e curiosità. La sua mente, fervida di idee innovative, si dedicava con passione a studi di entomologia, spinto dal desiderio di scoprire nuove frontiere della biologia. Tuttavia, nonostante i numerosi studi e la rinomata passione per la scoperta, Pawat stava per compiere un tragico errore. Un campione contaminato, una fiala rotta, un'improvvisa esposizione al virus. L'incidente avvenne in un attimo, un microsecondo che cambiò per sempre il destino del mondo. Il suo corpo, una volta sano e vigoroso, dopo ore si riempì di graffi e di piaghe mentre il virus si insinuava dentro di lui. Ignaro delle conseguenze, divenne l'untore di una pandemia destinata a cambiare il corso dell'umanità. Il suo grido di allerta si spense nel silenzio del laboratorio, mentre la realtà thailandese si piegava sotto il peso di un'inesorabile catastrofe.
Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che un insetto apparentemente innocuo agli occhi di tutti, intrappolato tra le pagine di un manuale di biologia, fosse la chiave di volta per l'apocalisse. I giornali avrebbero parlato del "bacio della morte" e i virologi avrebbero iniziato a tracciare un legame tra la Necroscia e la nuova malattia: la Necroxerosi. I sintomi si presentavano in modo insidioso, una febbre alta che avvolgeva il corpo in un caldo abbraccio, dolori muscolari che straziavano ogni fibra, un pallore che sfumava in una desolante catena di morte. Ogni giorno, le notizie sulla diffusione del virus si facevano più gravi, mentre il giovane ricercatore continuava a lottare contro la sua maledizione, inconsapevole di ciò che stava per scatenarsi. La sua vita, una volta piena di promesse e ambizioni, si trasformava in un'odissea di dolore e rimpianti.
Con il passare dei giorni, la pandemia cominciò a diffondersi come un'onda inarrestabile. I primi casi in Asia iniziarono a sollevare allarmi, ma il resto del mondo sembrava danzare sulla soglia dell'ignoto, ignorando il pericolo imminente. I notiziari trasmettevano notizie di altri eventi, distogliendo l'attenzione dalla crescente minaccia. Le città continuavano a brillare di vita, mentre l'oscurità si faceva strada lentamente, come un predatore in agguato, pronto a colpire le prede ignare. I voli internazionali continuavano a decollare, le persone si muovevano con disinvoltura, completamente all'oscuro della tempesta che si stava avvicinando.
Edmondo, mentre osservava il mondo attorno a lui, iniziava a percepire un'ansia crescente. La sua gioventù, una volta segnata da sogni di avventura e libertà, si stava trasformando in un incubo palpabile. Le sue preoccupazioni si riflettevano negli sguardi dei genitori, nelle loro occhiate furtive ai notiziari, dove la parola "contagio" iniziava a diventare un refrain inquietante. Un'ombra di preoccupazione si allungava sui loro volti, e ogni sera, a cena, si scambiavano sguardi d'intesa, come se un segreto pesante gravasse sulle loro spalle. Edmondo non poteva fare a meno di chiedersi se i suoi sogni di un futuro luminoso fossero destinati a svanire nel nulla, come fumi in un'aria pesante di ansia e incertezza.
Il laboratorio, un tempo simbolo di progresso e speranza, ora era diventato il crocevia di una catastrofe. I ricercatori, prima motivati dalla scoperta, si ritrovavano a fronteggiare le conseguenze delle loro azioni. Le informazioni circolavano in modo confuso, come eco lontane di un avvertimento che nessuno sembrava ascoltare. Ogni giorno che passava, il contagio si allargava, e la Necroxerosi iniziava a tessere la sua tela mortale, intrappolando in essa le vite di coloro che, ignari, continuavano a vivere nel mondo esterno. I primi sintomi si manifestavano in maniera subdola: una tosse leggera, un mal di testa, come se la malattia stesse sussurrando in un orecchio, promettendo una fine silenziosa e inesorabile.
In quel momento, mentre il mondo si preparava a vivere un'epoca di paura e incertezze, il destino di Edmondo si intrecciava inesorabilmente con quello di un virus che minacciava di distruggere ogni cosa. Le sue paure, come spettri, si aggiravano nel buio, pronte a prendere forma in un futuro che sembrava sempre più lontano. Le strade, una volta animate da risate e voci, cominciavano a vuotarsi, e una tensione palpabile si diffondeva nell'aria. I ragazzi della sua età, soliti riunirsi nei parchi, si ritrovavano a scrutare il cielo, cercando risposte a un mistero che sembrava impossibile da risolvere.
Edmondo si trovava sul punto di affrontare una realtà che avrebbe messo a dura prova la sua esistenza, un'avventura che nessuno avrebbe potuto prevedere, eppure che era destinata a segnarlo per sempre. La sua vita, un intreccio di speranze e timori, si preparava a essere risucchiata in un vortice di eventi che avrebbero cambiato non solo il suo destino, ma quello di un'intera generazione. Ogni battito del suo cuore risuonava come un tamburo di guerra, un richiamo all'azione in un mondo che, poco per volta, si preparava a riscrivere le regole della propria esistenza.
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Il giorno in cui morì il sole
Mystery / ThrillerCorreva l'anno 2043, piena pandemia, tutto il globo nascosto dalla luce solare a causa di un nuovo virus: la Necroxerosi ossia "Malattia della morte". Il paziente zero fu coinvolto in un errore di laboratorio mentre, assieme ai suoi colleghi, stava...