Mi sveglio tra le coperte, apro gli occhi e contemplo il soffitto in legno. Accanto alla mia spalla è premuta la sua schiena, sento il calore del suo corpo. Lei è davvero qui accanto a me. Ormai non riesco più a dormire. Mi concentro sul suo respiro rassicurante, sull'atmosfera un tempo fredda e rigida, ora resa morbida e confortevole dalla sua presenza.
Facendo molta attenzione a non destarla mi alzo su una spalla e la osservo mentre dorme, mi sfugge un lieve sospiro generato da uno sgomento terribilmente potente al solo pensiero di quanto ne sono innamorato. I lunghi capelli del colore delle foglie d'autunno poggiati sul cuscino come una cascata impetuosa e indomabile, il viso tempestato di lentiggini come tante piccole note musicali di passione in una pagina di poesia. La fronte che chiama a gran voce le mie labbra ad una firma affettuosa, quel naso che amo veder arricciare quando ride sposato alle sue di labbra, sottili e intense come una ciliegia matura. Il suo sorriso, un tulipano elegante, raggiante dell'energia di un girasole. Decorate dalle coperte percepisco le sue forme, così incredibilmente perfette e sinuose e tremo al desiderio di poterle ammirare ancora. Il mio cuore si strugge mentre bramo ancora il suo sguardo, tagliente e perforante come una freccia temibile che trapassa la più impenetrabile delle armature senza il minimo sforzo. Così delicata e pura.
Mi alzo silenziosamente dal letto. Guardo il blocco schermo del telefono, sono le 07:00. Fuori dal cottage che abbiamo affittato, oltre le tende di lino, il sole bianco come il latte e tenero come una carezza sta cominciando a farsi strada tra le fronde della taiga. Vado a farmi una rapida doccia per non disturbarla con il rumore.
Quando torno ancora dorme. Accendo una fiammella danzante come una ballerina di moderno e preparo del caffè. Mentre sale nella moka esco fuori dal cottage e raccolgo alcune delle foglie sul portico, insieme a qualche pigna e ad un piccolo ramoscello; le porto in bagno e le lavo a fondo stando molto attento a non rovinarle. Le dispongo ordinatamente nel vassoio che le lascio accanto al letto, a decorare il cappuccino che le ho appena preparato, accompagnato da un croissant ripieno e da qualche brownie al cioccolato che le piacciono tanto. La guardo e sospiro perdendomi nel suo volto.
È così bella.
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Parole Perdute
RandomUna raccolta di flussi di coscienza sparsi nel tempo, parole perdute fra mondi immaginari ed emozioni legate a ricordi e luoghi.