Un ennesimo trasferimento

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Mi svegliai ancora in auto con mio padre che urlava :"sveglia sveglia siamo arrivati".
Ecco eravamo arrivati in un'ennesima tappa del viaggio che durava da quando la mamma è morta,perché mio padre dice di non avere ancora trovato il posto migliore per noi, anche se secondo me un posto vale l'altro.
La casa di fronte a noi era bellissima, colorata e piena di piantine sparse un po' da tutte parti.
Era la prima casa che mi piaceva che finalmente sentivo un po' mia. Ma questo non durò molto, perché all'ingresso c'era la compagna di mio padre ad accoglierci, anche se io pensavo che si erano lasciati.
Purtroppo Stefania la compagna di papà aveva una figlia Olivia che usciva con gente veramente discutibile, però a volte andavo d'accordo.
Infatti appena mi vide disse: Alma, quanto tempo. Io ricambiai dandole un abbraccio.
Successivamente andai in camera mia a riposarmi perché ero stanchissima.

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