Essere traditi da un estraneo è irritante,
essere traditi da un amico è doloroso ma,
essere traditi dalla propria famiglia è un vero inferno.
Fujio² Kobayashi apparteneva ad una delle famiglie più influenti di Nagasaki. Era un ragazzo onesto, senza peli sulla lingua, questo suo lato gli costò molto caro.
Suo padre, il Signor Kobayashi, era un uomo molto ambizioso così, un giorno decise di stringere un accordo con la gang Kenshitora³, una delle organizzazioni criminali più pericolose in Giappone. Fujio se ne accorse e stava per dire la sua ma, prima che potesse parlare, venne spedito in un carcere ad alta sicurezza sull'isola di Hashima.
Quando il ragazzo fece il suo ingresso all'interno della prigione, gli altri detenuti iniziarono a scrutarlo, qualcuno si leccò persino le labbra... come fosse qualcosa di appetitoso.
Fortunatamente gli fu affidata una cella singola, la vita dietro le sbarre era tutt'altro che semplice, soprattutto per i nuovi arrivati.
"Sei sicuro di essere un criminale? Dal tuo aspetto non si direbbe..."
Esordì una guardia avvicinandosi alla sua cella.
"Cosa te lo fa pensare?"
Gli chiese il ragazzo alzandosi in piedi.
"Beh, credo che tu abbia incrociato gli altri detenuti. Sono tutti uomini vissuti, pieni di cicatrici e cattiveria. Il loro animo è stato ingrigito da questo posto e dai peccati che hanno commesso. Tu, invece, sembri uno di quei principi azzurri che solitamente incontri nelle fiabe."
Rispose la guardia.
"Infatti mi hanno incastrato e... non so come uscirne."
Affermò Fujio.
"Dicono tutti così..."
"Ti giuro che è la verità!"
Urlò il ragazzo aggrappandosi alle sbarre.
"Ora calmati, non c'è di bisogno di agitarsi tanto. Ti aiuterò ad andartene di qui, ad una condizione."
Lo stuzzicò la guardia.
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My Prisoner 私の囚人
RomanceNon scordare: noi camminiamo sopra l'inferno, guardando i fiori. Kobayashi Issa (1763-1828)